Lombardia, ecco gli assenteisti record delle commissioni regionali: c’è chi ha collezionato 0 presenze su 30 sedute
- Postato il 18 agosto 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Zero presenze su 30 sedute, una su 17, 2 su 28. Se le presenze in Consiglio regionale sono le più appariscenti e dunque più controllabili, nelle commissioni è più facile trovare casi del genere. Siamo in Lombardia e dai dati forniti dal Consiglio regionale sul trimestre aprile-giugno, l’ultimo pieno prima delle ferie, si scoprono parecchie anomalie bipartisan. Premessa: ciascun consigliere è componente di più commissioni, dunque può capitare che ci sia qualche sovrapposizione che lo costringe alle assenze. Ci sono però eletti che fanno da controprova, mantenendo tassi molto alti e un numero di assenze fisiologico nonostante seguano diverse commissioni, segno che l’impegno non è proibitivo.
Qualche esempio. Tra i nomi più noti del Consiglio c’è l’ex sindaco dem di Brescia Emilio Delbono, i cui dati non brillano: 16 su 30 nella Infrastrutture, 1 su 17 negli Affari istituzionali, o su 5 nella commissione speciale sull’Autonomia e 2 su 11 nella speciale Pnrr. Idem Vittorio Feltri, decano del giornalismo e contributo intellettuale alle liste di FdI. In commissione Sanità ha partecipato 2 volte su 38, nella Montagna 0 su 7. Ce n’è per tutti i partiti. Nella Lega spicca Alessandra Cappellari, che mantiene un dignitoso 13 su 17 nella Affari istituzionali ma fa un 10 su 27 nella Agricoltura e addirittura uno 0 su 30 nella Infrastrutture. Per i 5S male Paola Pizzighini, anche se con la scusante di dividersi tra sette consessi. In nessuno però i numeri sono sopra la metà: 16 su 35 nella Attività produttive, 8 su 19 nella Cultura, 2 su 38 nella Sanità, 0 su 15 nella Bilancio, 2 su 26 nella Casa, 2 su 8 nella Sicurezza sui luoghi di lavoro e niente da fare nell’unica seduta di giunta delle elezioni.
E ancora: in Forza Italia Claudia Carzeri non brilla né nella Sanità (24 su 38) né nelle altre: 3 su 7 nella Valorizzazione dei Territori, 11 su 26 nella Casa e 4 su 27 nella Agricoltura. Ci sono poi altri casi singolari. Alessandra Cominelli (Pd) ignora completamente la Agricoltura, con 0 su 27. Massimo Vizzardi (ex Azione, ora Misto) fa 2 su 35 nella Sanità e 3 su 31 nella Attività produttive.
Numeri che sarebbero nella media, se non ci fossero consiglieri più virtuosi che dimostrano che non sia impossibile presentarsi in tutte le commissioni a cui si è iscritti. Tra i “promossi” vale la pena citare la dem Paola Bocci (17 su 19 nella Cultura, 25 su 26 nella Casa, 24 su 35 nella Attività produttive, 5 su 5 nella Tutela dei diritti dei detenuti) e il collega Pd Gianmario Fragomeli, praticamente sempre presente in 4 commissioni. Quasi perfetto anche Diego Invernici di FdI (33 su 35 in Attività produttive, 25 su 26 nella Casa, 7 su 7 nella Montagna), così come Paola Pollini del M5S che pure ha sei commissioni da seguire (24 su 27, 22 su 27, 12 su 12, 3 su 5, 4 su 7 e la pecca dello 0 su 5 solo nella Autonomia). Buoni i numeri della leghista Silvana Snider, anche lei divisa tra sei diverse riunioni. Segno che l’agenda del consigliere regionale, tutto sommato, è ancora gestibile senza bisogno di sparizioni.
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