L’olandese Arensman ha vinto in solitaria la tappa pirenaica di Superbagneres. Secondo Pogacar che allo sprint ha battuto Vingegaard

  • Postato il 19 luglio 2025
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L’olandese Tymen Arensman, 26 anni, alfiere del team inglese Ineos Grenadiers, corazziere di 1.92, ha vinto la tappa iconica di Superbagneres in solitaria dopo una fuga cominciata in discesa del penultimo GPM. Pogacar ha vinto lo sprint con Vingegaard per il secondo posto: lo sloveno ha guadagnato così 6 secondi complessivi sul grande rivale. Si è ritirato Evenepoel sulla prima difficile ascesa di giornata.

Il giorno del TourMalet

Tappa n.14 con la salita iconica del Tourmalet (2.115 m) nella regione dei Pirenei francesi. Uno dei più celebri passi dei Pirenei centrali francesi nella regione. Partenza da Pau, passaggio a Lourdes, poi il Tourmalet al km 89; quindi altri due GPM e arrivo a Superbagneres: una rampa di 12.4 km al 7, 5% con punte del 12%. Tappa durissima con 4.950 metri di dislivello e una lunghezza di 182,6 km. Un tappone temuto che ha mantenuto le promesse di frazione selettiva e micidiale. Il Tourmalet è stato affrontato dal versante di Luz Saint Sauver, un tracciato di 19 km al 7,4% ed un dislivello di 1.216 metri. Qui Bartali nel 1938, Coppi nel 1949 e 1952, quindi Chiappucci nel 1991, Alberto Elli nel 1998 e 1999 e successivamente Pellizzotti nel 2009, hanno lascato un segno profondo scollinando in solitaria e in gloria.

Gara pirenaica

Partenza alle 12.56, primi 70 km pianeggianti, Jonathan Milan vince lo Sprint intermedio (20 punti), quindi l’ascesa del mitico Tourmalet senza Evenepoel e Skijelmose (ritirati!). Primo in vetta il francese Lenny Martinez, 22enne di Cannes. Discesa tra pioggia, freddo e nebbia. Segue la salita del Col d’Aspin (1.499 metri, seconda categoria). Primo ancora in solitaria Marinez (5 punti).

Archiviati 120 km e 2.510 metri di dislivello. Discesa insidiosa, preludio all’attacco del Col  de Peyresourde (1.569 metri, prima categoria); Martinez è raggiunto in discesa da Kuss e Paret-Peintre. Ultimi 40 km. Restano da scalare due vette in poco più di 30 km. La prima la vince con una fantastica accelerazione Arensman (10 punti). Ancora una discesa a ADRENALINICO 80 km/h fino all’imbocco della rampa conclusiva con arrivo a 1.804 metri. Traguardo nel cuore della famosa stazione sciistica.

Finale adrenalinico

Ultimi 13 km. Arensman sempre in fuga. Pogacar è a tre minuti con Vingegaard e Lipowitz scortato dai suoi pretoriani: Adam Yates e Narvaez. Arensman ci crede, ha un buon passo. Regge il ritmo. Si alza sui pedali. A 3 km dal traguardo Vingegaard cerca di liberarsi dello sloveno. Inutilmente. Però i due mattatori staccano tutti e si mettono all’inseguimento di Arensman. Troppo tardi. E a 200 metri dalla linea di arrivo Pogacar brucia in volata Vingegaard. Tutto con disarmante facilità.

Ordine di arrivo

1. Arensman in 4h53’35”, 2. Pogacar (+1’08), 3. Vingegaard (+1.12), 4. Gall (+1.19), 5. Lipowitz (+1.25), 6. Onley (+2.09), 7. Ben Healy (+2.46), 8. Roglic (+2.46), 9. Johannessen (+2.59), 10. Vauquelin (+3.08).

Classifica generale

1. Pogacar, 2. Vingegaard (+4.13), 3. Lipowitz (+7.53), 4. Onley (+9.18), 5. Vauquelin (+10.21), 6. Roglic (+10.34), 7. Gall (+12.00), 8.Johannessen (+12.33), 9. Healy (+18.41), 10. Rodriguez (+22.57).

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Blitz

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