Lo strano caso di Davide Calabria, svincolato invisibile nell'estate da ex capitano scaricato da Milan e Bologna

  • Postato il 8 agosto 2025
  • Di Virgilio.it
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Non c’è una società che abbia avanzato, nei confronti di Davide Calabria, una proposta minima a rischio anche contenuto per chi, come lui, ha conosciuto i fasti della Serie A. Fino a otto mesi fa era il capitano del Milan, a Bologna ha fatto il suo senza però ottenere il medesimo trattamento riservato a Tommaso Pobega il quale ha ritrovato maglia e conferma sul campo.

Lo strano di Davide Calabria sta avendo risvolti impensabili, e il prezzo da pagare oggi, al no che il Bologna ha segnato come opzione per l’ex capitano del Milan, è esoso in una solitudine che prosegue inarrestabile.

Davide Calabria svincolato di lusso

Davide Calabria è un giocatore di quelli che si immagina ancorato a uno stadio, vincolato a una maglia senza alcuna riserva con le dichiarazione d’amore e di intenti a corollario molto promettenti. Invece, dopo aver conquistato la fascia da capitano, si ritrova nella seconda metà della stagione a Bologna.

Una bandiera in prestito non è così frequente, né dovrebbe suggerire nulla di differente rispetto a quesiti come perché non sia stato rinnovato il suo contratto con il Milan e, poi, sul mancato riscatto.

Capitano a tempo determinato, così è stato nel suo caso. Accantonato senza alcuna remora e, pare, senza alcun rimpianto.

Allenamenti nel silenzio del mercato

Calabria – sul finire della sessione estiva di calciomercato – si ritrova ancora svincolato, senza contratto in altri termini più espliciti: si allena da solo, segue un suo programma ma il suo nome non compare quasi mai. Come se fosse scomparso dai radar nel giro di un Mondiale per club, di una giornata tra riscatti e aggiustamenti che non lo hanno mai visto protagonista.

Non è svincolato alla maniera di Balotelli, non lo è alla maniera di Florenzi che pure ha condiviso con lui lo spogliatoio ma con una preparazione a questa fase di interregno differente, ragionata.

I fatti riportano di un epilogo intessuto da gli incroci meno prospettabili. Senza contratto e senza maglia per un giocatore che, come lui, fino a quando non hanno girato le sliding doors della sua carriera pareva protagonista assoluto di un racconto che, però, pare abbia un finale opposto ai presupposti. Lo storytelling, insomma, pare abbia riservato un finale a tinte fosche a chi, invece, era all’apice solo una manciata di mesi fa. Era inverno, ora siamo in estate piena.

Alle origini dello strappo con il Milan

Cambiano le stagioni e con esse, le attese si modificano invertendo i ruoli. Certo, il suo rapporto con l’ex tecnico Sergio Conceicao non era mai decollato, ma che cosa può contare oggi che sulla panchina siede Max Allegri e la dirigenza mostra volti nuovi?

Invece è stato un turbinio di avvenimenti, dalla Supercoppa in avanti quando posava con Theo di fianco: una storia sovrascritta da quella attuale. La cessione, il concerto di Lazza al centro della vicenda, il trasferimento al Bologna che lo ha risanato nei numeri, nelle presenze e con la Coppa Italia nella storica notte di Roma, con una prepotenza simbolica impari. Una favola trap dalla conclusione poco lieta.

Calabria con Theo, lontano dal Milan

Il futuro di Calabria

Nei tre mesi in Emilia, Davide ha totalizzato 13 presenze, di cui 8 da titolare e 5 da 90′ pieni, una Coppa Italia rispetto al suo Milan che ha guidato da capitano e a cui deve successi, emozioni e anche una certa indubbia frustrazione per quanto avvenuto. Da oggi, e non più domani, i suoi sorrisi deve spedirli a un indirizzo nuovo.

Non una società italiana ha avanzato con concretezza una qualche forma di offerta per il difensore, osannato in un passato che sembrava glorioso, esaltante. I nomi delle squadre che si palesano, di tanto in tanto, per Davide sono pochi e solo all’estero come se fosse ormai invisibile: Lille e anche Panathinaikos quelle più concrete.

Ma nulla è ancora effettivo per l’ex promessa rossonera, lasciato ancora in un angolo in attesa di un segnale.

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Virgilio.it

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