Lo spot di Natale di Coca-Cola realizzato con l’intelligenza artificiale come nel 2024: è ancora polemica
- Postato il 6 novembre 2025
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- Di Blitz
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IA 2.0 in casa Coca-Cola. La multinazionale ha di recente pubblicato il suo celebre spot natalizio intitolato “Holidays are coming”, e anche quest’anno, come già accaduto nel 2024, ogni singola immagine è stata affidata all’intelligenza artificiale generativa. La scelta di puntare sull’IA aveva già suscitato non poche polemiche a causa della mancanza di “calore” e della presenza di alcuni volti umani giudicati fin troppo “inquietanti”. Per lo spot di Natale di quest’anno, Coca-Cola, pur ricorrendo ancora una volta all’IA, ha deciso di sostituire i protagonisti umani con gli animali, ma il risultato, in fin dei conti, è sempre lo stesso.
Coca-Cola e intelligenza artificiale: è (ancora) polemica
Camion, neve, orsi polari e una certa atmosfera: ogni cosa, a volerla guardare superficialmente, pare essere al proprio posto. Eppure, più si va avanti con la visione dello spot e più si ha l’impressione che l’IA, pur utilizzata con mestiere e professionalità, divori ogni cosa, immagine dopo immagine, animale dopo animale. Perché sì, di animali ce ne sono molti, forse troppi: nello spot compaiono ricci, scoiattoli, panda, cicogne, foche e perfino un bradipo appeso a un albero. Alla fine dello spot compare anche qualche essere umano, questa volta, però, ripreso da lontano (per fortuna). “Rinnegando” la presenza umana, Coca-Cola ha deciso di puntare dunque sul regno animale, che a voler essere pignoli, ma neanche troppo, pecca di una certa incoerenza, con un rimbalzo continuo dal realismo (o quello che viene spacciato come tale) al cartone animato tutto coccole e occhioni dolci.
Come già accaduto nel 2024, anche per lo spot natalizio di quest’anno Coca-Cola ha deciso di collaborare con due studi di intelligenza artificiale, ovvero Silverside e Secret Level. Pur senza sbilanciarsi pubblicamente sui costi dello spot, la multinazionale ha tenuto a sottolineare che al progetto hanno lavorato circa 100 persone, un numero di lavoratori molto simile a quello dei precedenti spot, quelli più tradizionali. Tra i collaboratori figurano anche cinque “esperti di intelligenza artificiale” di Silverside, che hanno contribuito a perfezionare oltre 70mila videoclip generati dall’IA.
Com’era prevedibile, nelle ore successive alla pubblicazione dello spot il web è stato sommerso da centinaia di commenti, un po’ tutti negativi. Ancora una volta, alcuni utenti hanno definito la campagna “priva di vita” e “senza anima”, paragonandola scherzosamente al “post di una mamma su Facebook”, mentre altri hanno notato alcuni errori tipici dell’IA, come la presenza di insegne scritte in una lingua inesistente. Eppure, Coca-Cola pare abbia ormai trovato la quadra per i suoi spot, e al momento, piaccia o non piaccia, sembra non voler proprio rinunciare a tutta una serie di opportunità offerte dell’IA.
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