Lo scudo dai creditori non basta alle Asp

  • Postato il 23 aprile 2025
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Lo scudo dai creditori non basta alle Asp

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Asp calabresi e creditori. A Reggio pagato un debito perché l’Azienda non si è opposta al Tar


Sembrava una partita chiusa, ma la “circolarizzazione” del debito pregresso delle aziende sanitarie calabresi, non ha schermato del tutto dalle pretese dei fornitori.


E questo per un “vizio” vecchio, quello di non presentarsi in Tribunale. Caso che adesso sta costando solo 43mila euro all’Asp di Reggio Calabria ma che potrebbe essere un problema per tutti.

ASP CALABRESI E IL “VIZIO” DI NON PRESENTARSI IN TRIBUNALE


Il punto è quella procedura di raccolta dei crediti maturati dai fornitori nei confronti delle aziende. L’avviso della Regione del 2021 specificava che in caso di mancata adesione il presunto debito andava indicato come “non dovuto”.

Ed è il caso della Agilent spa, che nel 2019 ha ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti dell’Asp di Reggio per un debito di 21mila 800 euro.

Decreto alla quale l’azienda non si oppose, lasciando la pratica nel cassetto e accumulando, ad oggi, oltre 13mila euro di interessi.

ASP REGGIO E L’OBBLIGO DEL TAR


A febbraio di quest’anno, però, il Tar reggino ha obbligato l’Asp al pagamento entro sessanta giorni, mettendo in moto la task force interna dell’Azienda che sta lavorando sulle richieste dei creditori.
In altre parole, il controllo necessario per capire due cose: se ci fossero già stati pagamenti nei confronti dell’azienda e se il credito in questione non fosse stato già ceduto ad una banca di factoring o simili.

DECRETO DI CIRCOLARIZZAZIONE


Stando al decreto di circolarizzazione ci sarebbero tutti i presupposti per dichiarare questo debito “non dovuto”, ma ecco il cavillo che potrebbe far rientrare molti altri creditori dal buco della serratura.

«Stante la mancata costituzione dell’Azienda sanitaria – si legge nella delibera dell’Asp di Reggio Calabria – nel giudizio di ottemperanza per eccepire la non tenutezza a soddisfare tale debito in conseguenza della mancata circolarizzazione» bisogna rispettare quanto disposto dal Tar.

LA LIQUIDAZIONE DELL’ASP DI REGGIO


E dunque l’Asp dovrà liquidare non solo 21mila 800 euro, tutte le spese accessorie e poco più di 13mila euro di interessi calcolati dall’ottobre 2018 a marzo 2025. Il totale sono poco più di 42mila euro. Un caso limite? Possibile, ma anche un problema che potrebbe ripresentarsi nei prossimi mesi con altre aziende e non solo a Reggio Calabria.

IL CASO DELL’ASP DI COSENZA


L’Asp di Cosenza, come raccontato nei giorni scorsi, si è ritrovata a sborsare decine di migliaia di euro accumulate in dodici anni di mancati pagamenti e con in mezzo una procedura di transazione, segno che la situazione sul debito pregresso è ancora una partita aperta. Ora il problema delle mancate presenze in Tribunale che avrebbero potuto cancellare, del tutto o in parte, una richiesta creditoria. Il punto è importante: le aziende non hanno ancora estinto tutti i debiti pregressi e lo stato di attuazione di quanto previsto dalla circolarizzazione resta in parte “misterioso”.
Ad ora, infatti, non è stato chiarito in maniera organica quanto resta da pagare viste le singole verifiche in corso da parte dei gruppi di lavoro aziendali.

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