L’Italia riscopre l’aviazione interregionale: dal volo Fano–Roma Urbe al piano Enac per i piccoli scali
- Postato il 15 settembre 2025
- Di Panorama
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Prove di volo per tornare a essere un Paese aeronauticamente all’avanguardia, così possiamo riassumere in questo modo il volo dimostrativo che ha collegato l’aeroporto di Fano, nelle Marche, con quello dell’Urbe di Roma, organizzato con il supporto di Enac. Si chiama Ram (Regional Air Mobility) ed è stata sperimentata con un biturbina King Air B200 da 9 posti che ha coperto la tratta in meno un’ora al posto delle 4 ore necessarie con il treno.
La rete degli aeroporti minori
Il proposito è quello di sfruttare la rete degli aeroporti definiti “minori” che però hanno una dislocazione capillare sul territorio, basti pensare a quello dell’Isola d’Elba, di Voghera (Pv), Cremona, Ferrara, Ravenna, Lugo, Venezia Lido (un gioiello di architettura restaurato primi anni Duemila), e scendendo al Centro e al Sud fino a Capua, Palermo Boccadifalco, eccetera. Alcuni scali, come gli aeroporti di Fano e Roma Urbe sono già dotati delle infrastrutture necessarie, ovvero di piccoli terminal, e così possono diventare nodi di un nuovo modo per fare mobilità e diventando opportunità per i territori limitrofi, con vettori che potranno applicare metodi di imbarco rapidi e flessibili, per esempio trasportando anche animali domestici.
I vantaggi del modello
Senza creare congestione nei grandi scali nazionali come Roma Fiumicino, Milano Linate o Bergamo, possono essere organizzati voli da Milano-Bresso verso diverse destinazioni, magari a richiesta. Succede da settant’anni negli Usa, dove le distanze sono notevoli, ma anche nella vicina Francia, dove possono essere utilizzati anche velivoli con un solo motore, spesso turboelica, peraltro di produzione nazionale.
Il Contratto di Programma
Con tale idea nel luglio scorso era stato siglato il Contratto di Programma, tra l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (Enac) e la propria società Enac Servizi, per creare un tessuto aeronautico sfruttando mezzi dell’aviazione generale e d’affari. Questa, nella necessità di personale, può creare opportunità per i neo piloti creando ulteriore lavoro alle scuole di volo, utilizzando aeromobili di nuova generazione dotati di sistemi di sicurezza allo stato dell’arte.
Un esempio: la strumentazione digitale oggi comprende funzioni di atterraggio automatico, connessione ai servizi meteorologici, protezione dei parametri di volo e molto altro, anche su aeromobili al di sotto dei 19 posti.
La rete Enac
Enac mediante Enac Servizi oggi gestisce 21 aeroporti in punti strategici della Penisola e un eliporto sull’isola di Capri. Una rete che si candida ad essere riserva di capacità operativa a supporto degli scali maggiori e a generare nuove opportunità di investimenti sia nel settore dell’aviazione, sia nello sviluppo economico e turistico dei territori connessi.
Investimenti e collegamenti
Per rendere tale servizio interconnesso con i grandi scali sarà necessario attivare nuovi collegamenti, come quello elicotteristico che a breve decollerà da Roma Urbe per Fiumicino o verso altre strutture nell’area urbana. Oltre all’aeroporto di Roma Urbe, per cui sono stati stanziati circa 18 milioni di euro, sono previsti nel breve termine interventi di riqualifica delle infrastrutture di volo e degli impianti sugli scali di Rieti (10 milioni), Siena (34), Capua (8), Pavullo nel Frignano (6 milioni, peraltro questo aeroporto è fondamentale per le operazioni di soccorso nell’Appennino Tosco-Emiliano), Milano Bresso (9) e Viterbo (2). Nel medio termine sono in fase di programmazione interventi su tutti gli altri scali del network affidato ad Enac Servizi. E laddove non esiste un sistema di avvicinamento strumentale, in altre nazioni sono state implementate procedure basate sul sistema GPS.
Le dichiarazioni istituzionali
Il Presidente di Enac Pierluigi Di Palma ha dichiarato: “Enac ha messo in piedi un cospicuo programma di investimenti per rendere gli scali appetibili e resilienti; sono spazi da vivere integrati nel tessuto sociale, economico e culturale dei territori in cui sono inseriti, al servizio delle comunità, dello sviluppo e della delocalizzazione turistica. È un cambiamento che può rendere nuovamente attraenti zone che sono rimaste marginalizzate dallo sviluppo turistico massivo e che punta sulla qualità della vita e sulle diversità ambientali. Grazie a questo nuovo paradigma sarà possibile immaginare scenari di intermodalità aria/aria per raggiungere destinazioni talvolta lontane dai classici circuiti di massa ed in modo diverso”.
Il Direttore Generale Enac Alexander D’Orsogna ha evidenziato: “La mobilità aerea regionale rappresenta la nuova frontiera del trasporto aereo da e per gli aeroporti territoriali, in cui non ci saranno più soltanto l’aviazione d’affari e scuole di volo, ma anche servizi accessibili a un pubblico più ampio grazie a costi di esercizio contenuti, resi possibili dall’innovazione tecnologica degli aeromobili di nuova generazione e da un modello di business innovativo introdotto da Enac”.
Il Sindaco di Fano Luca Serfilippi ha dichiarato: “La nuova rotta Fano–Roma Urbe annunciata da ENAC è una scelta strategica che avvicina la nostra comunità al cuore del Paese. Sarà un moltiplicatore di competitività per le nostre imprese e determinerà più opportunità per professionisti e cittadini, grazie ai tempi di spostamento ridotti e al collegamento diretto con la capitale.”
E ancora: “Quella di oggi è una giornata importante, Fano diventa protagonista di un progetto nazionale che unisce innovazione e territorio. Il nostro aeroporto, da sempre punto di riferimento per la comunità, finalmente si apre a nuove opportunità che daranno valore alla città, alle imprese e ai turisti. Con questo passo usciamo dall’isolamento, rafforziamo il ruolo del nostro scalo e lo trasformiamo in un motore di crescita, capace di generare nuove occasioni economiche e di sviluppo per tutto il territorio”.