L’ira di De Luca: “Nel Pd per fare carriera bisogna essere imbecilli. E in FdI c’è chi li affianca”

  • Postato il 23 maggio 2025
  • Politica
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Durissima invettiva del presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che, nella sua diretta Facebook del venerdì, accusa senza mezze misure il Pd per critiche espresse sulla sua gestione dei trasporti.
“Ovviamente in queste settimane – esordisce il politico – si sono sviluppate e si svilupperanno iniziative propagandistiche in vista delle elezioni regionali. Ci sono politicanti, che a Roma stanno facendo la distribuzione dei pani e dei pesci: una Regione a me, una Regione a te, ma a prescindere dai problemi della stessa Regione e dagli interessi delle nostre famiglie e delle nostre imprese. È la miseria della politica di gente che in genere non ha mai lavorato e che non sa cosa è la dignità della politica”.
E rincara: “Sui trasporti dovrebbero fare un monumento alla Regione Campania per quello che ha fatto in questi anni. E invece c’è gente che fa demagogia e non manca mai anche qualche imbecille del Pd che, anziché ringraziare la Regione e prenderla a modello, continua a raccontare idiozie. Nel Pd per fare carriera bisogna essere imbecilli“.

De Luca passa in rassegna tutte le criticità che, sin dal suo primo mandato, ha dovuto affrontare in Campania: “Abbiamo fatto miracoli. C’è solo una criticità di cui abbiamo sempre parlato esplicitamente, senza aspettare che qualche imbecille facesse demagogia a tempo perso: la Cirumvesuviana. Anche qui possiamo parlare a testa alta nei confronti di chiunque”.
Il presidente regionale snocciola i motivi dei ritardi per la commessa per 50 treni nuovi sulla Vesuviana, dalla guerra in Ucraina al Covid, per poi rivolgersi ai propri detrattori: “Vorrei chiedere a qualche imbecille che fa demagogia: tu che cosa proponi? Il nulla. Stiamo parlando un linguaggio di verità. Sul 90% del trasporto pubblico della Campania abbiamo un servizio eccellente. Se qualche professore o qualche scienziato ha altre soluzioni, ce le dia. Noi siamo pronti sempre ad imparare”.

E affonda nuovamente il colpo: “È dura lavorare in Campania. E c’è perfino qualcuno che pensa di mettere la Campania in vendita al migliore offerente, sull’altare delle coalizioni politiche. Mica pensano alla Campania, al trasporto, ma quando mai. Questi pensano solo a mettersi insieme per conquistare qualche posto in Parlamento. Che miseria”.

Staffilata anche al partito di maggioranza, quando si sofferma sul capitolo sanità e sulla volontà del governo Meloni di tagliare alcuni punti nascita campani: “C’è qualche altro imbecille di Fratelli d’Italia che per non lasciare solo quell’imbecille del Pd fa demagogia sui punti di nascita”.
E aggiunge: “Mica possiamo accettare in eterno di subire scemenze. Io capisco che saranno mesi di campagna elettorale di imbecillità, ma dopo che tu hai chiarito una volta, due volte, tre volte, quattro volte, poi basta. Quindi noi risponderemo punto per punto a tutte le idiozie che metteranno in circolazione. Ma siate già pronti – continua, rivolgendosi ai campani – ne vedrete di stupidaggini in circolazione nei prossimi mesi. Loro se ne infischiano. La politica politicante ha interesse solo alle candidature. Punto e basta. E non hanno né rispetto per la dignità della politica, né rispetto per la dignità dei cittadini campani e della politica”.

Poi ribadisce: “Cose da pazzi. Si vedono a Roma e aprono il bancolotto: una Regione a me, una a te. Uè, giovanotti, vi abbiamo spiegato che questo modo di procedere in Campania non funziona. Non perdete tempo. Faremo di tutto per impedire che la Regione Campania ritorni nella palude nella quale l’abbiamo trovata. Ma ci sono tanti che stanno nelle istituzioni, non per fare il proprio dovere, ma per fare pubbliche relazioni, cerimonie – continua – e per prepararsi a fare i candidati a qualche altra cosa. Noi abbiamo lavorato in maniera diversa. Abbiamo dato l’anima per cambiare una realtà maledettamente complicata e soprattutto per conquistare, per Napoli e per la Campania, una dignità, una credibilità e un prestigio che oggi sono straordinari in Italia e non solo”.

De Luca, infine, si accomiata scusandosi con i suoi follower: “Mi perdonerete se ho voluto fare qualche puntualizzazione un po’ tignosa con toni un po’ più ‘così’, diciamo. Ma, insomma, sarete comprensivi con il mio tono e con qualche elemento di rabbia e di disgusto che vi ho voluto comunicare”.

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