Liquidi in aereo, regole nel caos: costi extra fino a 130 euro per chi sbaglia

  • Postato il 4 agosto 2025
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  • Di SiViaggia.it
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Le nuove regole sui liquidi trasportabili a bordo degli aerei stanno creando molta confusione tra i passeggeri, con il rischio di elevate spese extra per chi non rispetta le normative.

Durante la stagione estiva, quando milioni di viaggiatori si spostano per le vacanze, è importante conoscere cosa si può portare nel bagaglio a mano e quali sono le conseguenze in caso di errori.

Le compagnie aeree applicano tariffe elevate per chi deve imbarcare all’ultimo momento trolley in stiva, mentre in molti aeroporti europei le regole non sono uniformi.

Caos sulle regole dei liquidi in aereo: una confusione che pesa sui passeggeri

La normativa sul trasporto di liquidi nei bagagli a mano è cambiata negli ultimi anni, ma non tutti gli aeroporti e le compagnie aeree hanno adottato le stesse procedure.

Alcuni scali europei hanno introdotto scanner di nuova generazione che permettono di portare a bordo liquidi in confezioni superiori ai classici 100 ml, fino a un massimo di due litri totali. Tuttavia, non tutti gli aeroporti applicano questa nuova regola.

Di conseguenza, molti passeggeri si trovano a scoprire solo al momento dei controlli di sicurezza se possono portare con sé acqua, profumi, gel o creme, oppure se dovranno lasciarli o imbarcarli in stiva.

Secondo Assoutenti, questa situazione di disorganizzazione rischia di tradursi in costi aggiuntivi e disagi per i viaggiatori. La mancanza di un regolamento uniforme tra gli scali crea confusione e insicurezza, con passeggeri spesso impreparati e poco informati sulle differenze tra aeroporti.

Aeroporti e scanner di nuova generazione: quali sono le novità

Negli ultimi anni molti aeroporti europei hanno installato scanner moderni in grado di analizzare i liquidi nel bagaglio a mano senza dover rispettare il vecchio limite dei 100 ml per singola confezione.

Tra questi ci sono: Milano (Malpensa e Linate), Roma Fiumicino, Bologna, Torino, Dublino, Belfast, Edimburgo, Parigi (Charles de Gaulle e Orly), Londra (Heathrow, Gatwick, Southend), Birmingham, Madrid, Palma di Maiorca, Düsseldorf, Colonia, Amburgo, Berlino, Francoforte sul Meno, Stoccarda, Monaco di Baviera, Praga, Bratislava, Sarajevo e Malta.

Questi scanner permettono di portare liquidi fino a due litri complessivi, agevolando i passeggeri che non devono più dividere gel, profumi o bevande in piccole bottigliette.

Tuttavia, anche se gli apparecchi sono presenti, non sempre le regole vengono applicate uniformemente: alcuni aeroporti mantengono il limite tradizionale dei 100 ml. Questo genera un quadro confuso e incoerente, che rende difficile per i viaggiatori sapere in anticipo cosa possono portare senza incorrere in problemi.

Costi elevati per chi non rispetta le regole: quanto si rischia

L’errore di portare liquidi non conformi nelle dimensioni o quantità previste può costare caro. Se i controlli bloccano i prodotti, spesso i passeggeri si vedono obbligati a imbarcare in stiva il proprio trolley all’ultimo minuto, con tariffe che variano a seconda della compagnia aerea e possono essere davvero elevate.

Ryanair, per esempio, applica costi che vanno da 35,99 fino a 75 euro a volo, Vueling richiede dai 40 ai 75 euro, WizzAir e easyJet hanno tariffe attorno ai 65-70 euro.
Per Ita Airways (per i biglietti economy light), la situazione è ancora più severa: partendo da 60 euro per voli nazionali e 70 euro per voli europei, si arriva a una spesa massima di 130 euro per alcune destinazioni intercontinentali come Giappone, Stati Uniti, Brasile o Thailandia.

Questi costi extra rappresentano una spesa imprevista che può rovinare l’esperienza di viaggio, soprattutto se si viaggia con un budget limitato. Per evitare brutte sorprese, Assoutenti ha chiesto all’Enac di rendere pubblica e facilmente consultabile una lista aggiornata degli aeroporti che accettano liquidi sopra i 100 ml nel bagaglio a mano. 

Autore
SiViaggia.it

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