“L’intraprendenza? Aiuta a superare l’inerzia e trasformare le idee in azioni concrete”

  • Postato il 7 gennaio 2025
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Curioso di tutto, melomane, bibliofilo. Collezionista di ranocchie e di Jaguar, bon vivant e molto altro ancora. Nelle tasche di Romeo Sozzi c’è sempre posto per un taccuino, dove annota sfumature di colore o schizzi a matita. L’ispirazione può arrivare da molte cose, soprattuto se hai la passione per l’arte e l’artigianato nel sangue.

Originario di Valmadrera, comune della provincia di Lecco in Lombardia, ha sempre vissuto immerso nella natura, ma a due passi dalla città. Da ragazzo ha viaggiato per l’Europa in moto e, zaino in spalla, ha incontrato artisti e architetti famosi che lo hanno ispirato nella vita e nel lavoro.

Dopo gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, negli anni ’70 debutta nell’interior decoration e nel 1988 fonda la sua azienda, Promemoria, che sotto la sua direzione diventa una realtà creativa e produttiva internazionale. Il suo simbolo è una rana, nata da uno schizzo a matita: “Guarda sempre avanti, è curiosa e porta fortuna”, spiega Sozzi. “Mi ritrovo in questo animaletto. La rana si muove sulla terra, nell’aria  e si tuffa nell’acqua, si muove veloce”.

©Promemoria Headquarters

Dal 2015, l’imprenditore-designer che ama farsi chiamare “sarto del mobile” guida anche Bottega Ghianda, realtà creata dal celebre ebanista Pierluigi Ghianda noto come “poeta del legno”, scomparso nello stesso anno, rinnovandola e continuando a fare dell’artigianalità il suo credo.

I prodotti di entrambe le aziende sono realizzati a mano da artigiani esperti e appassionati, che dedicano tempo e attenzione ai dettagli, alla qualità dei materiali e ai processi di lavorazione, applicando innovazioni tecnologiche all’antica arte dell’ebanisteria.

    Bottega Ghianda ©Giacomo Albo
    Bottega Ghianda ©Giacomo Albo
    ©Promemoria
    ©Promemoria

Il gruppo Sozzi Arredamenti, che comprende la produzione dei due brand, ha chiuso il 2023 con un fatturato di 31 milioni di euro (+15% rispetto ai 27 milioni del 2022) e nel 2014 Bottega Ghianda ha ricevuto, negli spazi dell’Adi Design Museum di Milano, il Compasso d’oro per la sedia Farfallina, chiamata così perché leggera come una farfalla.

Dal 2001, Sozzi trascorre il suo tempo libero a Villa Mapelli, che ha rinnovato secondo la sua visione: “Non si tratta di scimmiottare un’epoca o uno stile. Volevo dei materiali che esprimessero la mascolinità, nella consapevolezza che la femminilità si sarebbe compiuta nella scelta dei tessuti e dell’arredamento”.

Composta di un corpo centrale in stile neoclassico costruito intorno alla metà del XVII secolo, con l’aggiunta di due ali simmetriche, Villa Mapelli non ha nulla delle dimensioni delle altre celebri ville del lago di Como.

    Villa Mapelli ©Daniele Cortese
    Villa Mapelli ©Daniele Cortese
    Villa Mapelli ©Daniele Cortese
    Villa Mapelli ©Daniele Cortese
    Villa Mapelli ©Daniele Cortese

Con una splendida vista sul lago, la villa ha ispirato Antonio Fogazzaro per il suo “Piccolo mondo antico”, e negli anni ha ospitato personaggi come Franz Liszt, Richard Wagner, Giuseppe Verdi, oltre a tutto il jet set del ‘700. Forbes Italia lo ha intervistato.

Quanto conta l’intraprendenza nella vita?

È una qualità fondamentale perché permette di agire con iniziativa, determinazione e creatività, anche in contesti difficili o incerti. Aiuta a superare l’inerzia e trasformare le idee in azioni concrete. Consente di affrontare sfide, cogliere opportunità e spingersi oltre i propri limiti, contribuendo a una crescita personale continua.

A me ha aiutato ad affrontare le avversità con un atteggiamento proattivo, cercando soluzioni piuttosto che arrendersi ai problemi.

Quali sono i successi di cui va più fiero?

La mia azienda. Eravamo 14 persone alla sua nascita mentre ora siamo 140. Una tradizione ebanistica che si tramanda da quattro generazioni. Credo che la forza del design italiano, quello che lo contraddistingue dagli altri, stia proprio nella famiglia. Un sapere che si tramanda di padre in figlio, un passaggio culturale di straordinaria conoscenza di mobili, legni e tessuti.

Deve esserci poi innovazione, costruzione stilistica. Ma in primis bisogna rispettare la storia e conoscere le tradizioni. Il costante confronto con gli altri, e con i clienti, concorre a generare nuove idee. In questi ultimi anni, grazie all’introduzione di macchine altamente tecnologiche e di materiali una volta impensabili come il carbonio, le fibre plastiche e i metalli leggeri, siamo arrivati alla produzione di idee più innovative.

Si sta perdendo in Italia il valore dell’artigianalità?

Lo dico sottovoce, ma penso proprio di si. Vedo anche una decadenza del Made in Italy.

Cosa significa oggi innovare nel design?

Credo che la buona volontà, il rispetto dell’uomo, dell’ambiente e dei consumi siano molto importanti. Bisogna anche mettersi in discussione ogni giorno. Innovazione è conoscenza. La curiosità porta a uno scambio, a un cocktail in cui scatta la creatività. Introdurre idee, approcci, processi o prodotti nuovi che rispondono in modo originale e creativo alle esigenze dei committenti, migliorando l’esperienza, la funzionalità e l’estetica.

Come si rilassa nel tempo libero? 

Sono un viaggiatore: amo la scoperta, l’aria, la luce, gli spazi, camminare nei boschi. Amo toccare, accarezzare, annusare qualsiasi superficie, tessuto, finitura e immagazzinare le sensazioni che mi vengono trasmesse. La mia ispirazione parte da questa curiosità tattile e coloristica. Poi i libri, la musica, i musei e le mostre.

Cosa spegne la sua creatività?

Onestamente non mi annoio mai, non ne ho il tempo. Anzi, trovo che il tempo sia sempre tiranno e vorrei fare molto di più. Le preoccupazioni invece mi spengono, come la maleducazione e la stupidità.

Gli artisti che l’hanno finora ispirata?

Mondrian, Fontana. Aggiungerei la cappella degli Scrovegni di un Giotto trecentesco. La vado a visitare, di tanto in tanto.

L’articolo “L’intraprendenza? Aiuta a superare l’inerzia e trasformare le idee in azioni concrete” è tratto da Forbes Italia.

Autore
Forbes Italia

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