L'intenso e il drammatico. Il XXVIII Festival di Pasqua di Roma 

  • Postato il 17 aprile 2025
  • Di Agi.it
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L'intenso e il drammatico. Il XXVIII Festival di Pasqua di Roma 

AGI - Il pianto di Pietro nella “Passione secondo Matteo” di Bach, il rarissimo “Stabat Mater” di J. G. Rheinberger, il “Lux Aeterna” di Edward Elgar. Intenso e drammatico l'avvio del XXVIII Festival di Pasqua nello scenario romano della Basilica di San Giovanni dei Fiorentini, al bivio tra Lungotevere e via Giulia. È la chiesa - ideata da Giacomo della Porta con interventi poi del Maderno e di Pietro da Cortona - che s'impone alla vista per la cupola barocca, allungata fino allo spasimo, tanto che i romani la chiamano “il confetto succhiato”.

In questo tempio, che fu frequentato da san Filippo Neri e, ai tempi nostri, dal parrocchiano Giulio Andreotti, qui celebrato nelle esequie, ha avuto inizio, nella Domenica delle Palme, la manifestazione di musica e spettacolo che più caratterizza il tempo della morte e resurrezione di Cristo. Un “format” fondato nel 1998 da Enrico Castiglione, regista e scenografo di teatro musicale, che da ventisette anni coniuga la grande musica sacra (comprese inedite partiture), con la raffinatezza artistica di storiche chiese capitoline.

Programma del Festival

Una serie di appuntamenti – a ingresso libero e gratuito – che impegneranno la Settimana Santa e proseguiranno fino alla Pentecoste, l'8 giugno prossimo. L'avvio, nella serata di domenica scorsa, è stato commovente: l'”Erbarme dich”, il lamento con cui Pietro chiede pietà per aver rinnegato tre volte Cristo - una delle pagine più alte della musica sacra - ha avuto come protagonisti il mezzosoprano Maria Elena Pepi, il coro dei Fiorentini e l'Orchestra Pessoa sotto la direzione di Mauro Bacherini.

Il Triduo Pasquale del giovedì, venerdì e sabato santo è all'insegna dei mottetti di Giovanni Pierluigi da Palestrina con la partecipazione della Schola Cantorum del Festival di Pasqua e del Coro della Cappella Giulia della Basilica di San Pietro, che offriranno un cammino spirituale all'interno della musica sacra.

Eventi di punta

Ma gli eventi di punta della manifestazione saranno quelli in cartellone il giorno di Pasqua e il Lunedì dell'Angelo, entrambi in due scenari da Sindrome di Stendhal. Alle ore 20 di domenica nel cuore più antico della spiritualità cristiana: la basilica dei Santi Bonifacio e Alessio all'Aventino, che risale al IV-V secolo e che fu ricostruita nel 1216 da papa Onorio, restaurata nel 1582 e nel Settecento: conserva perciò elementi di tutte le epoche, dalle colonne risalenti ad Onorio al campanile romanico, alla facciata cinquecentesca, alle reliquie di San Tommaso Becket sotto l'altare maggiore. In cartellone alcune tra più popolari ed amate arie di musica sacra, per un programma festoso, che vedrà protagonista una star internazionale della lirica, il soprano Amarilli Nizza – protagonista del grande repertorio operistico tardoromantico e verista nei teatri d'Europa, America e Asia - accompagnata dall'Orchestra del Festival sotto la direzione di Stefano Sovrani. Il “Concerto di Pasqua” offrirà quindi musiche ed arie di particolare suggestione, come “Pietà Signore” di Alessandro Stradella, la struggente “Ave Maria” di Caccini, l'”Agnus Dei” di Georges Bizet, l'”Ave Maria” sull'intermezzo della Cavalleria Rusticana, il “Panis Angelicus” dalla Messa Solenne di César Franck, l'”Ave Maria” dall'Otello di Verdi, ma anche arie di Giacomo Puccini.

Natale di Roma

Il giorno successivo, 21 aprile, che coincide con il Natale di Roma, l'incontro è nella maestosa cornice del Pantheon, vero simbolo della Città. Anche quest'anno con il patrocinio del Perinsigne Capitolo della Basilica di Santa Maria ad Martyres (così il nome ecclesiastico del Pantheon). Dietro agli spartiti e sotto la cupola che dall'”oculus” spande luce come un miracolo divino, i complessi degli Strumentisti e del Coro della Cappella Musicale del Pantheon, diretto da Michele Loda, con la partecipazione del flautista Lorenzo Marruchi: in programma il rarissimo repertorio della musica gregoriana, rappresentativo delle celebrazioni salienti della Quaresima e della Pasqua, insieme a brani polifonici, spaziando tra autori come Luca Marenzio, Giovanni Gabrieli, Georg Friedrich Handel, Dietrich Buxtehude, fino a Wolfgang Amadeus Mozart, con particolare attenzione a Giovanni Pierluigi da Palestrina, di cui verrà eseguita integralmente Sicut cervus.

Subito dopo la Settimana Santa, la XXVIII edizione del Festival continuerà con altri appuntamenti. Da segnalare il Concerto in programma venerdì 9 Maggio 2025, alle ore 20, nella Basilica dei Santissimi Dodici Apostoli, con il Coro dell'Università delle Arti di Astana diretto da Batyrzhan Smakov che renderà omaggio non solo ad Alessandro Scarlatti e a Giovanni Pierluigi da Palestrina, ma anche a Lorenzo Perosi, in occasione di una più ampia collaborazione tra il Festival di Pasqua e le istituzioni musicali del Kazakistan.

Messiah di Haendel

Domenica 11 Maggio 2025, sempre alle 20, si torna a San Bonifacio e Alessio all'Aventino per un altro capolavoro, il Messiah di Georg Friedrich Haendel. L'Orchestra Sinfonica del Festival, insieme alla Schola Cantorum, al Coro Harmonia Vocalis e al Coro Ruggero Giovannelli, con la partecipazione del soprano Daniela Barbàra, del tenore Carlo Putelli, del contralto Marita Paparizou, del basso Massimo Di Stefano, saranno diretti da Claudio Maria Micheli.

Concerto di Pentecoste

Infine, il tradizionale “Concerto di Pentecoste” si svolgerà l'8 Giugno 2025 presso la Basilica di Sant'Andrea della Valle a conclusione della XXVIII edizione del Festival. Riflettori accesi sul soprano americano Kristin Sampson che interpreterà alcune delle più celebri arie sacre, con la partecipazione straordinaria di Mons. Pablo Colino, decano della Musica Sacra, già per trent'anni maestro di cappella della Basilica di San Pietro e per oltre sessant'anni infaticabile direttore di cori da lui stesso fondati, e oggi, novantenne, attivo nel coordinare il Coro della Cappella Giulia della Basilica di San Pietro.

 

Gli altri grandi interpreti che si sono esibiti nelle storiche edizioni della manifestazione di Castiglione – da Montserrat Caballé a José Carreras, da Uto Ughi a Lorin Maazel e a Zubin Mehta, da Arnoldo Foà ad attori hollywoodiani tra cui James Caveziel, il protagonista del sensazionale film “La Passione di Cristo” di Mel Gibson - possono essere riascoltati sul portale www.musicalia.tv dove saranno disponibili anche tutti i concerti di quest'anno. Un regalo ai romani e ai pellegrini del Giubileo.

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Autore
Agi.it

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