L’insetto che ha cambiato colore per colpa nostra

  • Postato il 22 novembre 2024
  • Di Focus.it
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Una delle storie più note legate all'evoluzione e alla possibile rapidità del processo è quella delle falene inglesi che con la rivoluzione industriale cambiarono colore, scurendosi per meglio adattarsi al "nero cittadino" causato dallo smog. Ora, come raccontato da uno studio pubblicato su Science, abbiamo un altro caso simile di rapida evoluzione causata dall'attività umana: un insetto neozelandese ha dovuto cambiare colore per colpa della deforestazione, che ha fatto così sparire un altro insetto dal suo habitat.. Vestito minaccioso. L'insetto in questione appartiene all'ordine dei Plecotteri, e in particolare al genere Zelandoperla; è nativo della Nuova Zelanda e, nelle foreste in cui vive, condivide l'habitat con un altro plecottero del genere Austroperla. Quest'ultimo insetto è velenoso: produce cianuro per tenere alla larga i predatori. Zelandoperla ha quindi sviluppato una strategia difensiva semplice ed efficace: la sua livrea è quasi identica a quella della sua collega tossica, e questo le basta per convincere gli uccelli a girarle alla larga. Il problema è che, mentre Zelandoperla è un insetto di foresta ma se la cava anche dove gli alberi non ci sono, Austroperla è scomparso da vaste aree della Nuova Zelanda a causa della deforestazione. . Meglio un cambio di look … Ci sono quindi intere popolazioni di Zelandoperla che, ormai da qualche anno, imitano un insetto velenoso che non esiste più nel loro habitat. Ecco perché, nelle zone deforestate, questi insetti hanno cambiato colore, passando dal nero al beige. Con una serie di esperimenti, il team dell'Università di Otago che ha condotto lo studio ha potuto verificare che, dove ci sono ancora alberi, i predatori puntano direttamente agli esemplari di Zelandoperla che hanno cambiato colore. Dove però la zona è deforestata, sono gli esemplari "mimi" che vengono presi di mira, mentre quelli beige vengono ignorati. Il cambio d'abito, insomma, funziona, anche se con ogni probabilità questi insetti ne avrebbero fatto volentieri a meno..
Autore
Focus.it

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