Linkin Park a Milano: 78 mila fan in delirio per il ritorno con la nuova cantante

  • Postato il 25 giugno 2025
  • Di Panorama
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Sembrava finita la storia dei Linkin Park dopo la morte del leader e frontman Chester Bennington. Un lutto all’apice del successo che per anni ha reso improbabile anche solo l’idea di un ritorno in scena. Poi, all’improvviso, il colpo di scena: l’arrivo della nuova vocalist Emily Armstrong che si è rivelata da subito essere molto più di una semplice sostituta.

Voce potentissima, carisma e presenza scenica impressionante. Quel che ci voleva per rimettere una band dal potenziale enorme, con un curriculum di canzoni che sono state la colonna sonora degli anni Duemila per un’intera generazione, come dimostrano i 78 mila spettatori che hanno preso d’assalto l’Ippodromo di Milano per un concerto-evento, uno di quegli spettacoli dove nei prossimi anni sarà bello poter dire: “io c’ero”.

Musicalmente parlando i Linkin Park sono l’ibrido perfetto tra le suggestioni rock del passato e le sonorità dei Millennials, un mix che ha caratterizzato il sound della serata milanese. Il concerto è diviso in quattro atti ed è una carrellata trionfale che tiene insieme i pezzi più iconici del gruppo e i brani dell’ultimo disco con la Armstrong, intitolato From Zero.

L’inizio è fulminante con un brano manifesto come Somewhere I belong, seguita da Crawling e Cut The Bridge. E poi, Liyng from you, The emptiness machine. Pezzo dopo pezzo la nuova vocalist acquista sicurezza sul palco e convince la folla dell’Ippodromo di essere quella giusta per dare nuova linfa alla band.

L’altro valore aggiunto al gruppo è il nuovo batterista Colin Brittain. Insomma il feeling tra band e pubblico cresce di minuto in minuto e sfocia nel coro “sei bellissima”, il tributo dei fan alla nuova arrivata. L’altro polo d’attrazione del gruppo è come sempre Mike Shinoda che a un certo punto scende dal palco per abbracciare i ragazzi delle prime file.

Quando arrivano i pezzi forti della scaletta, l’empatia è totale: tutti cantano e ballano sulle note di What I’ve done, Numb, In The end, Faint, Papercut, Heavy is the crown. A chiudere Bleed it out. I 78 mila di Milano si sono diverytiti, la band ha dato il meglio e soprattutto la nuova frontman è entata definitivamente nell’immaginario dei fan. Niente male per una band che ha rischiato di chiudere la carriera anzitempo. I Linkin Park sono rinati e sono qui per rimanere.

Autore
Panorama

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