L'influenza durante e dopo la pandemia di covid
- Postato il 9 novembre 2024
- Di Focus.it
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Durante la pandemia di CoViD-19 in molti si erano interrogati sugli effetti delle restrizioni imposte per limitare i contagi da SARS-CoV-2 sugli altri virus in grado di infettare l'uomo, come quello dell'influenza. Ora uno studio ha verificato nel concreto l'impatto di mascherine, lockdown, distanziamenti e altre misure "non farmacologiche" sulla circolazione e sull'evoluzione dei vari tipi di virus dell'influenza stagionale, la cui diffusione è condizionata da spostamenti e interazioni sociali (a cominciare dai viaggi aerei). I risultati sono stati pubblicati su Science.. Una piccola nicchia di diffusione. Un gruppo di scienziati guidato da Zhiyuan Chen, dell'Università di Fudan a Shanghai, Cina, ha sfruttato analisi epidemiologiche, genetiche e sui viaggi internazionali condotte prima, durante e dopo la covid per capire come la pandemia abbia alterato intensità e dinamiche della trasmissione dell'influenza.
È emerso che, anche se nel picco della pandemia i contagi da influenza sono diminuiti sensibilmente, i virus dell'influenza tipo A e quello tipo B/Victoria (uno dei due sottotipi del B conosciuti) hanno continuato a circolare in Asia meridionale e occidentale, dove erano presenti meno restrizioni anche in ragione di un numero più limitato di casi di covid. Questa circolazione su scala regionale deve aver costituito un'opportunità evolutiva importante per il virus dell'influenza stagionale.. Yamagata addio. A marzo 2023, alla fine della pandemia e con la ripresa piena del traffico aereo su scala mondiale, anche la circolazione del virus dell'influenza è tornata ai livelli prepandemici, una dimostrazione della resilienza del patogeno a una così significativa perturbazione delle circostanze di trasmissione (e anche una prova dell'importanza degli spostamenti aerei per i suoi movimenti). Lo studio ha inoltre appurato che il sottotipo di influenza B Yamagata risulta in effetti, apparentemente scomparso dall'inizio della pandemia e potrebbe essersi estinto.. Imparare dall'esperienza. La ricerca mostra concretamente il potere delle iniziative non di tipo farmaceutico - anche indirette e imposte, come quelle prese contro la covid - nel condizionare la circolazione dei virus, la loro evoluzione e la loro diversità. Le aumentate capacità di sorveglianza virale ereditate dalla pandemia potrebbero aiutarci a migliorare il monitoraggio dell'influenza stagionale, per ridurre il rischio di mancata corrispondenza tra ceppi vaccinali e virus dell'influenza circolanti (il cosiddetto mismatch, che si verifica quando il vaccino antinfluenzale prodotto è diverso dal ceppo prevalente in quella data stagione)..