L’importanza di vedere oltre la Terra

  • Postato il 18 aprile 2025
  • Di Il Foglio
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L’importanza di vedere oltre la Terra

Perché dobbiamo spendere soldi per cercare chissà cosa nello Spazio? Non li si potrebbero usare per qualcosa di utile? Due domande che abbiamo sentito innumerevoli volte. Due domande a cui è lecito rispondere solo con un “eh già”, se non si vuole finire a difendere posizioni per troppi indifendibili. Eppure cercare chissà cosa nello Spazio è necessario. E non solo scientificamente. Perché quando quel chissà cosa viene trovato, o anche solo ipotizzato, sa generare uno stupore che accarezza la nostra immaginazione. E’ un’immaginazione sognante, capace di accendere interessi sino a quel momento nemmeno sospettabili in adulti e bambini. Sono un innesco certe scoperte, anche se sono solo nulla di più di una mera ipotesi.

   

La possibilità, anche se incerta, che possano esserci forme di vita lontano dalla Terra avanzata dall’équipe di astrofisici di Cambridge dopo aver rilevato l'esistenza di tracce di molecole che sul nostro pianeta sono associate solo all’attività biologica, è uno di questi inneschi. Sono inneschi capaci di appassionare bambini alle materie scientifiche, di indirizzare carriere scolastiche e universitarie. Ma anche far porre qualche domanda in più a chi vuole e sa porsele.

 

Jean-Claude Izzo non ha mai scritto romanzi o racconti di fantascienza, eppure più volte raccontò che lo sbarco dell’uomo sulla Luna fu ciò che lo avvicinò alla letteratura.

 

Syd Barrett fu immaginando lo Spazio che iniziò a mettere le basi per il suono dei Pink Floyd.

 

Friedrich Dürrenmatt disse che fu studiando la Teoria della relatività che gli venne lo spunto per il suo primo romanzo, "Il giudice e il suo boia", e che fu grazie alle prime immagini satellitari che capì che aveva senso rappresentare quel “piccolo groviglio di inutili vite che chiamiamo Terra”. 

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Autore
Il Foglio

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