Lilou, la donna pilota che ha fatto la storia della Ferrari
- Postato il 8 maggio 2025
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Lilou Wadoux non è soltanto un nome emergente del motorsport internazionale, è già il simbolo della nuova generazione Ferrari. Giovane, talentuosa e determinata, è stata la prima donna a vincere una gara nel FIA World Endurance Championship (WEC), nell’International Motor Sports Association (IMSA) e nell’European Le Mans Series (ELMS). La pilota francese ha tracciato una strada che unisce innovazione, inclusività e passione pura per la competizione.
Nata ad Amiens il 10 aprile 2001, Wadoux rappresenta molto più di un talento al volante. È un’icona in divenire, un punto di riferimento per le nuove leve del motorsport e una figura chiave in un mondo ancora dominato da presenze maschili. La sua storia con Ferrari è il risultato di una crescita costruita con grinta, talento e scelte coraggiose, che hanno portato a scrivere una pagina storica per l’endurance mondiale.
L’inizio del sogno
Lilou Wadoux ha iniziato il suo percorso agonistico dal karting nel 2015, proprio come accade per la maggior parte dei piloti professionisti. In precedenza, aveva intrapreso un percorso sportivo da tennista ma un problema fisico la fece virare verso il mondo dei motori.
Partecipa nei monomarca francesi, distinguendosi subito per costanza e talento. Nel 2017 entra nel campionato Peugeot 208 Racing Cup, dove fa subito parlare di sé. Poi il passaggio al TCR Europe e quindi alle competizioni GT, dove attira l’attenzione di osservatori e team manager per il suo stile di guida preciso, la rapidità nell’apprendere e una maturità fuori dal comune.
Il vero salto di qualità arriva nel 2022 quando Wadoux entra nel programma ufficiale FIA WEC, diventando la prima donna pilota ufficiale Ferrari nell’endurance. Ha debuttato nel campionato mondiale endurance in classe LMP2 per il Richard Mille Racing Team, chiudendo la stagione con quattro piazzamenti nella top ten. Alla 8 Ore del Bahrain del novembre 2022, è diventata la prima donna a guidare una Hypercar.
L’approdo in Ferrari
Quando nel 2023 Ferrari ufficializza la presenza di Lilou nel team ufficiale AF Corse, in molti la vedono come un azzardo. Ma è una mossa vincente, alla guida della Ferrari 488 GTE nella categoria LMGTE Am, insieme a Alessio Rovera e Luis Perez Companc, Wadoux vince a Spa-Francorchamps, uno dei circuiti più tecnici e storici dell’endurance mondiale. Uno di quelli che con Ferrari e il WEC vanta un feeling speciale.
Quella vittoria non è solo una medaglia personale, ma un momento storico per tutto il motorsport. Lilou diventa la prima donna a conquistare un successo in una gara del WEC con una Ferrari ufficiale. Un traguardo che fa il giro del mondo e che rappresenta, di fatto, l’inizio di una nuova era per la Casa di Maranello. Un’era che sembra ancora brillante visto l’ultimo successo del 4 maggio 2025 quando al Circuit Paul Ricard vince la 4 Ore di Le Castellet in ELMS.
“Diventare un pilota ufficiale è un sogno che si avvera e che comporta grandi responsabilità. L’impegno messo nel lavoro però paga sempre e farò del mio meglio per ripagare chi ha creduto in me sin dagli inizi” aveva dichiarato Wadoux quando è entrata a far parte della famiglia Ferrari. “Non corro per dimostrare qualcosa in quanto donna. Corro per vincere” ha aggiunto dopo la vittoria a Spa. E i fatti continuano a darle ragione.
Uno stile che convince
Gli addetti ai lavori sono unanimi con Wadoux, è veloce, affidabile, costante. In un campionato come il FIA WEC, dove le gare si misurano in ore e non in giri, la capacità di mantenere alta la concentrazione, preservare la vettura e sfruttare ogni stint è fondamentale. E Lilou ha dimostrato di saperlo fare con naturalezza.
Il suo approccio al lavoro ha conquistato anche i tecnici di Maranello. Tra le prime a raggiungere il box e l’ultima ad andarsene, studia i dati, si confronta con gli ingegneri, lavora sull’assetto. Un modello di professionalità che rompe ogni stereotipo di genere e conferma il suo valore sportivo.
Le Mans
Il futuro per Lilou Wadoux parla chiaro, l’obiettivo è l’approdo in classe regina, con una Ferrari Hypercar 499P. Già nei test di fine stagione 2023 ha avuto modo di provare la vettura, impressionando gli ingegneri per il feeling immediato e per la sensibilità nella gestione delle gomme.
Il sogno dichiarato? Correre e vincere la leggendaria 24 Ore di Le Mans in Hypercar. Ha già corso lì nel 2023 ottenendo un 11esimo tra i GT. “Le Mans è la corsa che ho sempre sognato. Vincere lì con Ferrari sarebbe qualcosa di indescrivibile” ha dichiarato a margine della stagione competitiva 2023. E la casa di Maranello sembra intenzionata a investire a lungo termine su di lei. Il progetto femminile in Ferrari ha in Lilou una punta di diamante, pronta a trascinare anche nuove generazioni di piloti donne.
Giovane, internazionale, inclusiva
In un’epoca in cui l’immagine è importante tanto quanto le performance, Wadoux rappresenta per Ferrari una figura chiave. Giovane, elegante e professionale, è l’ambasciatrice perfetta del marchio in un contesto globale, dove la figura del pilota si intreccia sempre più con quella del personaggio pubblico.
Il suo profilo social è pulito, tecnico, appassionato. È spesso coinvolta in attività con i tifosi, nelle giornate in pista, e partecipa a eventi per promuovere la parità di genere nel motorsport. Con naturalezza e senza forzature, è diventata un punto di riferimento per ragazze e ragazzi che sognano un futuro tra i cordoli.
Il sostegno a Wadoux come pilota ufficiale di Ferrari Competizioni GT, conferma la grande attenzione che la casa del Cavallino Rampante pone nei confronti del ruolo delle donne nell’automobilismo sportivo. Lo testimonia anche la partnership tra la Ferrari Driver Academy e il programma “FIA Girls on Track – Rising Stars“, creato dalla Women in Motorsport Commission della Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA).
Molto più di una promessa
Lilou Wadoux ha già scritto il suo nome nella storia della Ferrari e del motorsport mondiale. Ma la sensazione diffusa è che questo sia solo l’inizio. Il suo talento, la sua mentalità e la fiducia che le è stata concessa da un marchio come Ferrari fanno pensare a un percorso ancora lungo e ricco di soddisfazioni.
In un mondo che cambia, dove la performance si misura anche nella capacità di aprire nuove strade, Wadoux rappresenta l’orgoglio di una Ferrari che guarda al futuro senza dimenticare la propria eredità. Con il rombo del motore nel cuore e il rosso sul petto.