Liguria, primo volta per per Bucci in Consiglio: oggi giuramento, poi la presentazione della giunta
- Postato il 26 novembre 2024
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. A quasi un mese dalle elezioni oggi debutta in consiglio regionale il nuovo presidente Marco Bucci. Ai suoi fianchi non ci sarà ancora la giunta che, per quanto ormai formata e resa pubblica, andrà formalmente presentata in aula la settimana prossima. L’assemblea legislativa della Liguria riprende i lavori con una seduta tecnica che avrà il compito di eleggere i componenti della giunta per le elezioni e il presidente del Consiglio. Il governatore prenderà la parola solo per pronunciare il giuramento di fedeltà alla Costituzione della Repubblica e allo Statuto della Regione.
A presiedere la seduta odierna in apertura dei lavori è secondo le regole il consigliere più anziano, vale a dire l’irriducibile Giovanni Boitano, classe 1950, nato a Favale di Malvaro, ex assessore di Claudio Burlando, rieletto all’ultimo giro con la lista civica Orgoglio Liguria nella coalizione di centrodestra. A coadiuvarlo saranno i più giovani, Federico Bogliolo e Federico Romeo, entrambi genovesi del 1992, rispettivamente Vince Liguria e Partito Democratico.
Salvo sorprese, il trio dell’ufficio di presidenza che viene votato oggi a scrutinio segreto è già definito dagli accordi politici di maggioranza e minoranza. Il presidente dell’assemblea legislativa sarà Stefano Balleari, primo degli eletti a Genova in Fratelli d’Italia, già vicesindaco di Genova e consigliere uscente. Il suo vice sarà Roberto Arboscello, unico eletto del Pd nella circoscrizione di Savona. Il segretario dovrebbe essere un altro rappresentante del territorio savonese, il forzista Angelo Vaccarezza.
Con la proclamazione del Consiglio inizia ufficialmente l’era di Marco Bucci in Regione e finisce definitivamente quella di Giovanni Toti a quattro mesi dalle sue dimissioni. Quelli che un tempo erano gli arancioni fedeli all’ex governatore si sono accasati in altre forze politiche. L’unico dei suoi sarà l’assessore Giacomo Giampedrone, riconfermato in squadra nonostante la sfortunata esclusione post elezioni. Nessun ripescaggio invece per Jessica Nicolini, storica portavoce di Toti, arrivata terza a fronte di due seggi conquistati da Vince Liguria nella circoscrizione genovese e tagliata fuori dal mancato ingresso di Matteo Campora in giunta.
A proposito di giunta, quattro assessori scelti da Bucci per ora siedono tra i banchi del consiglio: Simona Ferro e Luca Lombardi di Fratelli d’Italia, Alessandro Piana della Lega, Marco Scajola di Forza Italia. Con la nomina formale dovranno dimettersi da consiglieri, secondo una prassi consolidata già nell’era Toti. In questo modo scatterà il seggio per i primi esclusi: rispettivamente Lilli Lauro, Veronica Russo, Armando Biasi e Chiara Cerri.
Tra i banchi dell’opposizione c’è il candidato sconfitto Andrea Orlando, che non ha ancora sciolto la riserva sul suo futuro politico: parlamentare del Pd al servizio dell’attività politica nazionale o leader della minoranza in Liguria con l’ulteriore compito di traghettare il centrosinistra alle comunali di Genova nel 2025? Forse oggi l’ex ministro chiarirà le sue intenzioni. Se dovesse rinunciare al suo seggio, in base al complesso meccanismo di assegnazione, lascerebbe il posto a un altro dem savonese, Giorgio Cangiano.
Dal punto di vista degli equilibri politici, il centrodestra ha un consigliere in meno rispetto alla scorsa legislatura (sono 18, contando anche Bucci che ha diritto di voto) ed è meno evidente il traino della componente civica che esprime 6 pedine suddivise in due liste (la Lista Toti ne aveva 8 a inizio mandato). La Lega vede dimezzati i propri consiglieri (da 6 a 3), Forza Italia triplica (da 1 a 3), Fratelli d’Italia quasi raddoppia (da 3 a 5). Guardando alle singole forze politiche è palese lo strapotere del Pd che ha quasi il monopolio della minoranza con 8 consiglieri su 12 (erano 6 su 11), che salgono a 9 contando pure Orlando. Il M5s è ulteriormente ridimensionato (da 2 a 1), Alleanza Verdi Sinistra e Lista Orlando insieme pesano quanto la Lista Sansa (3 consiglieri).