L'idea della “ruota” potrebbe avere 12.000 anni
- Postato il 5 dicembre 2024
- Di Focus.it
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Una serie di pietre di forma circolare perforate al centro e attraversate da stecchini, ritrovate nel sito archeologico di Nahal Ein Gev II nel nord di Israele e risalenti a 12.000 anni fa, potrebbero essere i primi esempi noti di fusi per la filatura a mano, una tecnologia che avrebbe anticipato lo sviluppo della ruota (apparsa sui carri solo 6.000 anni fa).. Per filare. Gli archeologi che li hanno studiati ritengono che i ciottoli forati venissero usati come piccoli "volani" alla base di un fuso (i volani sono masse circolari rotanti che servono a regolarizzare il moto rotatorio di un oggetto) per trasformare le fibre naturali in filati per creare vestiti e altri tessuti. «Gli utensili in pietra appena scoperti dimostrano che 12.000 anni fa eravamo già in grado di sfruttare la ruota, migliaia di anni prima dei primi carri», afferma Talia Yashuv dell'Università Ebraica di Gerusalemme, in uno studio pubblicato su PlosOne.. Lo studio in 3D. Il team di Yashuv ha studiato 113 pietre parzialmente o completamente perforate trovate nel sito di Nahal Ein Gev II, un antico villaggio appena a est del Mar di Galilea. È dal 1972 che gli archeologi analizzano questi manufatti prevalentemente a composizione calcarea, ma finora non erano riusciti a spiegare cosa fossero esattamente e come venissero prodotti.
Recentemente però, la scansione 3D ha rivelato che i fori (3-4 centimetri di diametro) erano stati praticati a metà di ogni lato usando un trapano a mano in selce, che – a differenza dei trapani moderni – crea un buco di forma conica stretta e irregolare. «Forare da entrambi i lati avrebbe aiutato a bilanciare la pietra per una rotazione più stabile», dice Yashuv. Alcune delle pietre erano parzialmente perforate o avevano fori decentrati, probabilmente si trattava di pietre scartate dovute a errori durante la lavorazione.. La prova. I ricercatori sono convinti che le pietre, del peso medio di 9 grammi, fossero troppo pesanti e "brutte" per essere ciondoli e troppo leggere e fragili per essere usate come pesi da pesca. Per le loro dimensioni i ricercatori ritengono più probabile che i manufatti fossero parti di fusi. Per testare questa ipotesi hanno creato oggetti simili usando ciottoli presi nel sito del ritrovamento e un trapano di selce. Poi hanno chiesto all'artigiana Yonit Kristal di provare a filare il lino con questi oggetti, usandoli come volano. «I manufatti hanno funzionato, anche quelli non perfettamente rotondi, abbia dedotto che l'importante è eseguire la perforazione al centro della massa», ha concluso Yashuv.. Da qui nasce la ruota. Questi ritrovamenti, dunque, sono i più antichi volani rotanti conosciuti finora. «Questa scoperta suggerisce che gli uomini avevano sperimentato la tecnologia e l'uso della rotazione di un oggetto migliaia di anni prima di inventare il tornio da vasaio e la ruota del carro, che è apparsa circa 5.500 anni fa e che i volani dunque, probabilmente hanno contribuito alla creazione di queste invenzioni», conclude Yashuv.. Una voce contraria. Carole Cheval della Côte d'Azur University di Nizza, Francia, tuttavia, non è pienamente convinta della scoperta. Secondo la studiosa, infatti, i volani funzionano più come una trottola che come una ruota..