Libano, due razzi colpiscono una base Unifil. Quattro militari italiani sono rimasti feriti: “Investiti da schegge di vetro e pietrisco”
- Postato il 22 novembre 2024
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Quattro militari italiani della missione Unifil sono rimasti feriti dopo che la base nel sud del Libano dove si trovavano è stata colpita. I quattro, secondo quanto si apprende da fonti di governo, non sarebbero in pericolo di vita. La base di Shama è stata raggiunta da due razzi lanciati probabilmente da Hezbollah, uno dei quali ha impattato contro l’esterno del bunker, la cui struttura non ha comunque ceduto. Alcuni dei soldati sono stati però investiti da schegge di vetro e pietrisco e per questo lievemente feriti. Sul posto sono state ritrovate tracce di almeno un razzo da 122 millimetri, che non è in dotazione all’esercito israeliano. Sono in corso le indagini per stabilire la dinamica di quanto accaduto I soldati erano nei bunker perché era scattato il livello di allerta 3 – segnalato durante i momenti di particolare pericolosità per attacchi tra Israele ed Hezbollah in quel momento – che impone anche l’utilizzo di elmetto e giubbotto.
“È intollerabile che ancora una volta una base di Unifil sia stata colpita”, ha dichiarato il ministro della Difesa Guido Crosetto. “Cercherò di parlare – ha aggiunto – con il nuovo ministro della Difesa israeliano, cosa che è stata impossibile dal suo insediamento ad oggi, per chiedergli di evitare l’utilizzo delle basi Unifil come scudo. Ancor più intollerabile è la presenza di terroristi nel Sud del Libano che mettono a repentaglio la sicurezza dei caschi blu e della popolazione civile”. “Ho immediatamente contattato il comandante del contingente, Stefano Messina, per sincerarmi delle condizioni dei quattro militari, che non destano preoccupazioni”, ha aggiunto Crosetto. “Ho anche contattato la mia controparte libanese ribadendo che il contingente italiano di Unifil permane nel sud del Libano per offrire una finestra di opportunità alla pace e non può diventare ostaggio degli attacchi delle milizie“.
Quelli che hanno colpito la base Unifil “dovrebbero essere due missili, da quello che si vede, lanciati da Hezbollah. Ancora una volta è inaccettabile quello che sta accadendo e così come abbiamo detto a Israele di prestare la massima attenzione“, così “diciamo con altrettanta fermezza a Hezbollah che i militari italiani non si possono toccare. Se pensano di continuare a fare danni alle basi italiane hanno sbagliato”, ha commentato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani aggiungendo che nessuno ha riportato ferite gravi, “si tratta solo di escoriazioni e un luogotenente pare abbia ferite leggere. Nessuno di loro è in pericolo” ma “è intollerabile quanto accaduto”.
Martedì scorso otto razzi da 107 millimetri hanno raggiunto lo stesso quartiere generale del contingente italiano. In quell’occasione erano state colpite alcune aree all’aperto e il magazzino ricambi della base, dove non era presente alcun soldato. Cinque militari italiani erano stati messi sotto osservazione in infermeria. Anche in questo caso si era trattato di razzi lanciati da Hezbollah. I precedenza le basi dell’Unifil, anche quelle italiane, erano state interessate da ripetuti attacchi dell’esercito israeliano.
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