L'ex premier Letta a Tgcom24: "Serve un'Europa più integrata contro i dazi e le sfide alla sicurezza"

  • Postato il 6 settembre 2025
  • Di Tgcom24
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L'ex premier Letta a Tgcom24: "Serve un'Europa più integrata contro i dazi e le sfide alla sicurezza"

Anche Enrico Letta ha partecipato al Forum Ambrosetti a Cernobbio. A Tgcom24, l'ex presidente del Consiglio ed ex europarlamentare - oggi decano della IE School of Politics, Economics and Global Affairs, la scuola di alta specializzazione dell'Università IE (Istitudo de Impresa) di Madrid - ha parlato dell'attuale situazione politica ed economica dell'Europa e di quali sono le strade da intraprendere per tornare ad avere voce in capitolo nello scacchiere internazionale. "C'è la percezione che ci sia bisogno di un'Europa più efficace per rispondere alla sfida dei dazi dall'America e della sicurezza da est, nonché la sfida industriale che arriva dalla Cina. C'è la necessità che l'Europa sia integrata. Se siamo più uniti siamo più efficaci, da soli si va poco lontano", ha detto Letta. "L'accordo sui dazi è arrivato sotto una pressione tremenda, una specie di ricatto. Il ricatto è quello di Donald Trump, che ha detto agli europei: facciamo l'accordo, sennò mollo la sicurezza dell'Ucraina. Per l'Europa era necessario mantenere gli Stati Uniti a sostegno di questa situazione tremenda sul lato est del continente", ha spiegato l'ex premier. "I dazi ci arrivano dall'esterno, ma siamo anche noi stessi a metterci dei dazi interni: sono i troppi ostacoli e le troppe frontiere che esistono ancora tra i Paesi europei. Sono cose assurde, costi che si raddoppiano. Il mercato interno non è ancora completato: l'eliminazione delle frontiere interne giocherebbe un ruolo altrettanto importante dell'eliminazione dei dazi di Trump", ha affermato Letta. "L'Europa è diventata più piccola negli ultimi vent'anni. A inizio degli anni Novanta l'Italia era economicamente grande quanto Cina e India messi assieme: sembra una cosa assurda oggi, che sono grandi 20 volte rispetto a noi. Ciò ha delle conseguenze: spesso non compriamo prodotti italiani, più solidi, ma prendiamo quelli cinesi perché hanno costi più bassi, come per l'auto", ha ricordato l'ex premier. Continua a leggere...

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Tgcom24

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