Lewis Hamilton, stato di crisi: non bastano i problemi Ferrari, ora chiudono anche i suoi ristoranti vegetariani

  • Postato il 23 aprile 2025
  • Di Virgilio.it
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Se dovessimo assegnare la palma di delusione della griglia 2025 di F1 dopo i primi cinque appuntamenti (pronti quindi a riprendercela indietro con somma gioia), quella andrebbe di sicuro a Lewis Hamilton. Abbiamo vissuto un inverno di grande entusiasmo mediatico per l’arrivo del sette volte campione del mondo alla Ferrari, e giunti in primavera inoltrata la carrozza si è invece trasformata in zucca per il britannico. E a proposito di prodotti dell’orto, siccome piove sempre sul bagnato ecco che giunge pure la notizia della chiusura definitiva della catena di ristoranti vegetariani aperta assieme a Leonardo Di Caprio.

Crisi Hamilton, più lento di Leclerc

Prima però la questione Ferrari: nelle ultime gare la SF-25 ha dato qualche sprazzo di miglioramento, tale però con la monoposto guidata da Charles Leclerc, che alla fine dopo quattro gare ha conquistato in Arabia Saudita il primo podio stagionale per Maranello.

Non basta la vittoria della Sprint a Shanghai: quello per Hamilton è stato solo un fuoco di paglia, sepolto sotto la cenere di un adattamento alla vettura rossa che ancora, sic et simpliciter, non c’è. Lo stesso pilota dopo la gara di Gedda ha candidamente e amaramente ammesso di non aver mai avuto una sensazione di completo agio con l’auto, “nemmeno per un istante”.

Ma al tempo stesso non ha cercato alibi: la colpa non è tanto della SF-25, visto che nelle mani del compagno di squadra (che si temeva potesse diventare l’anello debole del team, e invece le parti per ora si sono ribaltate), come abbiamo accennato, è stata infine valorizzata, soprattutto con il nuovo pacchetto di aggiornamenti. D’altronde, la trentina di secondi che nell’ultima gara a Gedda hanno separato i due Ferrari la dicono lunga sullo stato delle cose.

Per Hamilton non ci sono soluzioni con la Ferrari

Non solo: Hamilton ha pure affermato che non intravede soluzioni e, tranchant, ha presupposto che il resto della sua stagione sarà così. Ovvero galleggiare nella mediocrità dei risultati come frutto delle difficoltà nell’ambientarsi con la propria Ferrari (faticando in particolare con l’effetto suolo). Alla faccia dell’iscrizione di diritto alla corsa per l’ottavo titolo mondiale in carriera.

E mentre il britannico lotta con i demoni del bilanciamento della sua vettura (a fine stagione faremo i bilanci, ma con il senno di poi cosa sarebbe successo se fosse rimasto Carlos Sainz, soprattutto in ottica campionato Costruttori?) e al tempo stesso fatica a capire esattamente cosa non vada con la SF-25, fuori dalle piste piomba un’altra tegola sul capo riccioluto di Hamilton.

Chiude definitivamente Neat Burger, la catena di ristoranti fondata con Di Caprio

Nel Regno Unito ha chiuso la catena di ristoranti vegetariani Neat Burger. Un’idea nata sei anni fa dalle menti del pilota, allora Mercedes, e di Leonardo Di Caprio, insieme per proporre un’alternativa sostenibile in primis ai normali hamburger di carne, offrendo comunque un intero menù 100% vegetariano. Il marchio era anche diventato partner del team X44, sempre fondato da Hamilton, in gara nell’Extreme E sino al 2023, per poi annunciare il proprio ritiro dalla serie degli eSuv per la stagione successiva.

Perdite milionarie e 150 esuberi

La notizia è stata lanciata per primo dal The Sun, che riporta come tutti i ristoranti in UK (due, gli ultimi rimasti a seguito delle altre chiusure, compresa la filiale di New York) hanno abbassato le serrande dopo che Neat Burger ha registrato delle perdite nel 2022 da 7,9 milioni di sterline, pari a 10 milioni di dollari. Un passivo peggiore rispetto all’anno prima di 3,2 milioni. Come conseguenza di questa decisione presa dell’azienda, circa 150 lavoratori rimarranno senza il loro impiego.

In tempi di crisi di rigetto della cultura woke sposata da Hamilton e Di Caprio, l’idea di proporre menù vegetariani e sostenibili per l’ambiente evidentemente non ha più presa. O più semplicemente, non piaceva l’offerta culinaria. Sta di fatto che questa brutta notizia (ben peggiore comunque per chi si vedrà recapitare la lettera di licenziamento, ovviamente) è un ennesimo colpo sotto la cintola per il pilota Ferrari in crisi di risultati.

Autore
Virgilio.it

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