L'evasione di Artem Uss: Lolic confessa i dettagli del piano

  • Postato il 22 aprile 2025
  • Di Agi.it
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L'evasione di Artem Uss: Lolic confessa i dettagli del piano

AGI - "Non ho mai negato di avere partecipato ma non pensavo che fosse una cosa così grossa". In videoconferenza da Belgrado, perché la Serbia ha sinora negato all'Italia la sua consegna, l'indagato Srdan Lolic ammette in aula di avere contribuito all'evasione il 22 marzo 2023 dell'imprenditore russo Artem Uss dagli arresti domiciliari a Basiglio (Milano), mentre era in attesa dell'estradizione chiesta dagli Stati Uniti.

Nel controesame davanti alla giudice Ombretta Malatesta, Lolic approfondisce quanto già emerso dall'esame nella scorsa udienza sul ruolo che avrebbe avuto nel blitz a favore del figlio di Alexander Uss, il governatore della regione russa siberiana di Krasnoyarsk, molto vicino a Putin.

I contatti con i mandanti russi

Rispondendo alla domanda su chi gli propose di collaborare per la fuga di Uss, Lolic riferisce di "due telefonate" tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 con Viktor Zubarev, il parlamentare russo del partito che sarebbe morto di lì a pochi mesi. "Lui mi disse che c'era la possibilità che sarebbe venuta da me una persona di fiducia del padre di Artem Uss per parlare con me dell'evasione", cioè Dmitry Chirakadze, l'imprenditore imputato con base a Ginevra. "I dettagli dell'evasione? Ancora non li avevamo decisi perché i giudici italiani non si erano pronunciati sull'estradizione. Non sapevamo se lui avrebbe avuto i domiciliari. Comunque l'opzione di aiutare la fuga era in programma fin da subito, quando Artem era ancora in carcere".

I dettagli del piano

"Certo, al telefono non era una cosa di cui si poteva parlare espressamente ma le cose si possono dire anche in un altro modo - ha proseguito -. Sapevamo che se i giudici avessero detto no all'estradizione, avremmo organizzato un'evasione per aiutarlo". Lolic racconta poi di avere conosciuto Uss padre a Mosca dopo la fuga del figlio. "Abbiamo pranzato in un ristorante italiano e in quell'occasione ho ricevuto una collana d'oro e l'invito gratis a una spedizione gratis al Polo Nord".

Le accuse

Chirakadze, l'aristocratico accusato di essere la mente dell'operazione, è accusato di evasione in concorso, aggravata dalla transnazionalità. Gli altri presunti membri del “commando” hanno patteggiato.

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Agi.it

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