L'eterno ritorno del problem solver Max Allegri sulla panchina del Milan con Igli Tare ds, l'unica alternativa Italiano
- Postato il 17 aprile 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

Un’estate fa si valutava il suo possibile rientro, in grande stile senza immaginare nel medio periodo l’avvicendarsi di protagonisti sui generis rispetto alla Serie A e alla storia della società di via Aldo Rossi sulla panchina del Milan.
Massimiliano Allegri, già protagonista di un ciclo vittorioso e di due diversi intervalli positivo su quella della Juventus sarebbe tornato in auge per l’incarico dopo che la scelta della proprietà e della dirigenza milanista di è concentrata sull’ex Lazio. Proprio Tare avrebbe indicato nel conte Max la scelta su cui puntare in abbinamento al tecnico più celebrato della stagione, ovvero Vincenzo Italiano che sta regalando al Bologna un altro sogno.
- Milan, con Tare in arrivo il nuovo allenatore
- Perché il ritorno di Allegri è possibile
- L'altro candidato, Italiano
- Rinnovo bloccato, le motivazioni
- Theo Hernandez, stagione tormentata al Milan
Milan, con Tare in arrivo il nuovo allenatore
Come è ormai assodato salvo catastrofi, Sergio Conceicao non rimarrà la prossima stagione alla guida del Milan che, una volta definita la figura del diesse, dovrà scegliere chi ricoprirà quel ruolo che dovrebbe essere affidato a una figura molto distante da Fonseca e dal lusitano che ha vinto la Supercoppa senza poi incidere con le sue soluzioni.
Sappiamo, però, che Giorgio Furlani e Igli Tare si sono visti per la prima volta, hanno parlato per ore e si sono scambiati opinioni sul Milan del futuro concentrando la conversazione sul tecnico che occuperà la panchina e il suo staff, di conseguenza. Tre, almeno: Massimiliano Allegri, Vincenzo Italiano e, in misura minore, Cesc Fabregas.
Perché il ritorno di Allegri è possibile
Alle giuste condizioni, Allegri accetterebbe di tornare al Milan dove ha già vinto uno scudetto (e la Panchina d’Oro) prima di andare alla Juventus e dove vive sua figlia maggiore, Valentina, la quale ha un percorso autonomo, una sua famiglia ma che coltiva costantemente un rapporto intenso con il padre che non avrebbe intenzione di lasciare l’Italia. Una valutazione dettata da ragioni personali, private e che lo ha spinto a considerare come inadeguate le opzioni e le proposte giunte dall’Arabia e dall’estero.
Insomma, l’interesse da parte dell’ex allenatore sarebbe possibile e molto più concreto rispetto ad altri candidati che non hanno incontrato e conosciuto il mood milanista, inoltre il tecnico livornese non teme i sequel e i possibili impatti in termini di confronti e gestione giocatori.
L’altro candidato, Italiano
L’altro candidato forte è Vincenzo Italiano, attuale allenatore del Bologna che sta facendo molto bene e sarebbe pronto ad allenare una big dopo Fiorentina (oggi affidata a Raffaele Palladino) e appunto i felsinei. Meno alte le quotazioni, invece, di Fabregas che ha un ruolo doppio nel Como e di Maurizio Sarri del quale si era parlato in precedenza.
Chiunque prenderà il posto di Conceicao potrebbe ritrovarsi con una base di partenza ritoccata, a causa dei prestiti in scadenza e dei rinnovi da chiudere. Il nodo non sono solo Theo e Maignan, sia chiaro. O i saluti a Walker e Joao Felix, ma chi effettivamente andrà a costituire i pilastri della squadra.
D’altronde, rispetto al suo potenziale, complici risultati e gli infortuni accusati negli anni anche il rendimento del portiere francese è in calo.
Rinnovo bloccato, le motivazioni
Una flessione quella di Maignan, che non ha messo in discussione il rinnovo ma lo ha posto in stand-by: le parti sono da mesi d’accordo per un prolungamento fino al 30 giugno del 2028 con opzione per il 2029 a 5 milioni di euro più bonus ma in questo momento sia Maignan che il Milan si sono presi una pausa di riflessione per valutare meglio la situazione. Una sorta di sospensione dal giudizio, e dal rinnovo, rispetto a questioni meramente economiche.
L’esito della trattativa non è scontato. Se la divergenza di visione non dovesse essere superata Maignan verrebbe ceduto in estate per centrare un obiettivo tra i pali alla portata del club: il migliore sula piazza è e rimane Gigio Donnarumma, ex rossonero in odore di Inter, ma le alternative a costi più contenuti non mancano.
I nomi più probabili sarebbero Chevalier del Lille (favorito) visti i buoni rapporti con il Milan, Rimanendo in Serie A, sarebbe molto apprezzato anche Marco Carnesecchi dell’Atalanta.
Theo Hernandez, stagione tormentata al Milan
In campionato, come in Champions, Theo ha speso il meglio di sé in alcune partite per irritare e dimostrarsi involuto in altre, al cospetto delle sue qualità inimitabili che hanno condotto il Milan di Stefano Pioli a trovarsi trascinante, fino a conquistare uno Scudetto che pare ormai un ricordo. Splendido ma lontano.
Senza considerare gli intoppi e i casi che lo hanno travolto, dalla questione della convocazione con la Francia fino ai video e alla querelle con Fabrizio Corona. Non facile, come stagione.
I prestiti sono, poi, altro cruccio: Joao Felix pare intenzionato a ringraziare e a fare ritorno al Chelsea anche per mancanza di slancio da parte del club, mentre l’infortunato Walker tornerebbe al City a fine prestito.
A Milano forse ha salvato altro, magari più rilevante rispetto alla sua pur notevolissima carriera sportiva ma è complicato pensare di rivederlo in rossonero.