L’esercito Usa crea una seconda zona militare al confine con il Messico per trattenere i migranti

Una seconda zona militare è stata creata dall’esercito Usa lungo il confine con il Messico. È un’area Texas dove le truppe potranno trattenere temporaneamente migranti o intrusi e si aggiunge alla zona militare già designata nel New Mexico. La notizia è stata diffusa dall’agenzia Reuters sul suo sito web.

Donald Trump spinge così ancora sulla sua battaglia storica contro l‘immigrazione illegale dal confine messicano. Un mese fa l’amministrazione statunitense aveva designato una prima striscia di 440 km quadrati lungo il confine del New Mexico come “Area di Difesa Nazionale“. Ora arriva la “Texas National Defense Area“, una striscia lunga 101 km che si estende a est dal confine tra Texas e New Mexico a El Paso.

Secondo Reuters sono circa 11.900 i soldati attualmente schierati al confine. I militari non sostituiranno la US Customs and Border Protection che mantiene la giurisdizione sugli attraversamenti illegali delle frontiere nella zona. Il governatore del Texas Gregg Abbott, repubblicano come Trump, ha pubblicato giovedì le foto di soldati della Guardia nazionale intenti a rafforzare la barriera di filo spinato, sottolineando che “il Texas continua a collaborare con l’amministrazione Trump per fermare l’immigrazione illegale” e ringraziando il presidente Usa per avere ridotto del “99,99%” gli attraversamenti illegali. Di parere opposto la governatrice democratica del New Mexico, Michelle Lujan Grisham, che già il mese scorso si è opposta a quella che definisce una “zona cuscinetto per le deportazioni” e “uno spreco di risorse e di personale militare”.

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