Leone XIV. Un agostiniano nella perseveranza

PIERFRANCO BRUNI

Roma, 8 maggio 2025 – Un agostiniano.
Da Ignazio di Laiola a Agostino di Ippona. Un percorso a ritroso ma nella fede della perseveranza. Robert Francis Prevost ovvero Papa Leone XIV si porta cucite nell’anima l’Agostino della conversione e delle confessioni. Un significativo Vangelo della Fede che si apre in un mondo convenienza costruito sui Mondi. Credo che poco importa, in questo caso, la sua provenienza. Se sia dei Nord del pianeta o del Sud delle civiltà. In mezzo ci sono le sue missioni in Perù. Il problema è altro.

È dare senso alla cristianità vera delle Genti. Un po’ come San Paolo. Deciso a “strutturare” ponti per una pace nel nome di Maria, della Ave Maria, ha posto già alcuni riferimenti che riguardano questo nostro tempo diversificato e in desertificazione. Definirsi nel tempo nel quale si trova a vivere è un dato necessario con il quale la Chiesa si trova a convivere con spirituale intelligenza e mistero.

Chi conosce il vissuto del missionario prima e il contributo del cardinale dopo ha ben chiaro il percorso agostiniano del cristiano Prevost. Non possono esserci compromessi perché la Fede non è compromesso e non può chiedere compromessi. Conversazioni sí. Essere perseveranti nel riportare la pace per gli agostiniani è la bellezza dell’armonia nella misericordia. Lo stesso Agostino ha più volte sottolineato: “Dio estende la sua misericordia all’umanità non perché essa la conosca già, ma perché essa possa conoscerlo”.

Un presupposto fondamentale per il nuovo Vescovo di Roma. Con lui credo che si possa estendere la latinità della parola di Cristo conoscendo un vero cristianesimo degli uomini che pongono al centro non se stessi ma il Risorto. Altro concetto chiave nelle sue prime parole.

Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:

• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;

• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;

• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.

Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.

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