Legge di Bilancio: ipotesi Irpef ridotta, rottamazione light e nuove misure per famiglie e lavoro

  • Postato il 9 ottobre 2025
  • Economia
  • Di Agi.it
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Legge di Bilancio: ipotesi Irpef ridotta, rottamazione light e nuove misure per famiglie e lavoro

AGI - Il taglio delle tasse per il ceto medio, con l'Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro, le misure sul lavoro e il pacchetto in favore delle famiglie. La rottamazione in versione 'light'. E poi il nuovo contributo a carico delle banche. Sono i punti di cui si è discusso nel corso del vertice dei leader di maggioranza a Palazzo Chigi sulla legge di bilancio, in vista del varo del testo atteso lunedì 13 ottobre in Cdm.

Rottamazione e Contributo delle Banche

Nei prossimi giorni le misure verranno limate. La nuova finestra per la rottamazione potrebbe durare al massimo per 9 anni spalmata lungo 108 rate ma su una platea ridotta. "Crediamo che possa essere data l'ultima chance. Il tema bastone e carota però si impone. Non possiamo immaginare una rottamazione che duri all'infinito a beneficio di tutti, bisogna distinguere tra meritevoli e non meritevoli", chiarisce il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Il titolare del Mef sottolinea: "Abbiamo intenzione di chiedere alle banche, naturalmente in modo concertato, un contributo che riteniamo di meritare per il sistema Paese, poiché il beneficio in tema di rating è andato a vantaggio di tutti, anche agli istituti di credito. Non c'è nessun intento punitivo o velleitario ma la richiesta di contribuire in un momento particolare per il Paese".

Le proposte su istituti di credito e pace fiscale, a quanto viene riferito da fonti parlamentari, sarebbero un tentativo di mediazione tra le richieste della Lega e le perplessità di parte della maggioranza su queste misure. Su una misura, la principale della manovra, il taglio dell'Irpef dal 35% al 33% per i redditi fino a 50mila euro, tutti nella maggioranza sembrano concordare: dovrebbe comportare un aumento delle buste paga di circa 440 euro l'anno. L'intervento si stima costi circa 4 miliardi.

Economia Solida e Conti Pubblici

La premier Giorgia Meloni rivendica una "economia solida" e i "conti pubblici in ordine", che dovrebbero condurre ad avere "già nel 2026 un indebitamento sotto la soglia del 3% del Pil". Mentre Giorgetti sottolinea: "La sostenibilità della finanza pubblica regola la condotta dell'esecutivo, nella convinzione che sia necessaria ancor di più in presenza di grande incertezza sulle prospettive macroeconomiche future. Solo un uso accorto delle risorse disponibili può consentire di fronteggiare eventuali shock negativi". Poi chiosa: "I ministri, soprattutto quelli dell'Economia, sopportano l'onere politico di dire molti no" per avere "conti pubblici in ordine". Difficile dunque che tutte le richieste dei partiti verranno esaudite, perché le risorse per la prossima manovra sono limitate. Si partirà da una base di 16 miliardi.

Pensioni e Pacchetto Famiglia

Sulle pensioni ci sarebbero diverse ipotesi al vaglio al momento, tra cui quella di stoppare l'aumento solo per coloro che hanno già compiuto 64 anni, con un intervento da circa 1,5 miliardi. "Ci sarà, userei questo termine, una sterilizzazione selettiva. Penso che non ci sono quelli più fortunati o quelli meno fortunati ma quelli meritevoli e quelli meno", argomenta Giorgetti. Il pacchetto famiglia invece potrebbe aggirarsi attorno al miliardo. La maggioranza sarebbe al lavoro anche per la conferma del congedo parentale facoltativo all'80% dello stipendio per tre mesi dopo la fine di quello obbligatorio. Tra le misure che dovrebbero trovare spazio un bonus per i libri scolastici per famiglie con Isee contenuto. Si va inoltre verso la proroga delle detrazioni del 50% in modo selettivo sulla prima casa.

Nel corso delle audizioni sul Dpfp Bankitalia invita a "limitare gli incrementi di spesa o le riduzioni di entrate di natura temporanea: hanno effetti solo transitori sulla domanda, aumentano il livello del debito e risultano spesso difficili da rimuovere". Mentre l'Ufficio Parlamentare di Bilancio annota come: "un aumento permanente della spesa per la difesa dovrà necessariamente essere compensato da misure di riduzione della spesa in altri settori o di aumenti discrezionali delle entrate".

Le opposizioni criticano l'impostazione data dal governo alla prossima manovra. Per il responsabile economia del Pd Antonio Misiani: "Secondo le stime dell'Upb la crescita economica nei prossimi tre anni sarà mediamente inferiore alle previsioni del governo e nel 2026 l'impatto della manovra sarà addirittura negativo sul Pil". Mentre il leader del M5s Giuseppe Conte fa un appello bipartisan per un "maxi taglio delle tasse", l'aumento "consistente dell'assegno unico", gli investimenti "sulla sanità pubblica e non su quella privata" e per "recuperare incentivi per recuperare competitività".

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Agi.it

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