Legambiente: «In Campania, torna a crescere la produzione dei rifiuti urbani»

  • Postato il 11 dicembre 2025
  • Campania
  • Di Quotidiano del Sud
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Legambiente: «In Campania, torna a crescere la produzione dei rifiuti urbani»

Legambiente: «In Campania, torna a crescere la produzione dei rifiuti urbani». Nel 2024 produzione urbana a 2,6 milioni di tonnellate. Avanza la differenziata, ma aumenta il pattume: un campanello d’allarme per la Regione.


La Campania segna un paradosso: la produzione complessiva di rifiuti urbani torna a crescere, raggiungendo nel 2024 le 2.616.342 tonnellate, +1,02% rispetto all’anno precedente, nonostante la diminuzione della popolazione. Il dato pro capite sale a 469 kg per abitante, sei chili in più rispetto al 2023, segnalando un leggero aumento dei consumi o una minore efficacia delle politiche di prevenzione. Ma non tutto è negativo. La raccolta differenziata continua a consolidarsi, arrivando al 58,05%, +1,47 punti percentuali, posizionando la Regione tra le realtà meridionali con performance medio-alte, pur lontana dagli standard del Nord.

Legambiente: 121 Comuni “Rifiuti Free”

Secondo Legambiente, sono 121 i Comuni Rifiuti Free, dove la raccolta differenziata supera il 65% e ogni cittadino produce al massimo 75 kg di rifiuti indifferenziati all’anno. Crescono anche i Comuni Ricicloni: 340 quest’anno, rispetto ai 323 del 2023, confermando l’impegno verso una gestione sostenibile dei rifiuti.

Benevento e Salerno in testa

A livello territoriale, l’ATO di Benevento si conferma il più virtuoso con il 73,30% di RD, seguito da Salerno (67,99%) e Avellino (62,21%), sistemi di raccolta ormai maturi e stabili. Buone performance anche per Napoli 3 (62,88%), mentre l’ATO Caserta registra il miglior progresso dell’anno con 59,16%. Meno virtuosi, ma in miglioramento, gli altri ATO napoletani: Napoli 2 (54,69%) e Napoli 1 (45,31%), ancora lontani dai target regionali.

Capoluoghi a confronto

Tra le città principali, spicca Salerno (74,16%), tra le migliori d’Italia. Avellino (63,22%) e Benevento (62,98%) mantengono livelli superiori alla media regionale. Caserta sale al 62%, mentre Napoli raggiunge il 44,38%, ancora lontana dagli standard dei capoluoghi più virtuosi.

«Da decenni i Comuni Ricicloni campani e le aziende leader del settore hanno rappresentato esperienze pilota di livello europeo – afferma Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – dimostrando che la sostenibilità non è un’utopia, ma una concreta opportunità di sviluppo. Oggi è il tempo di radicare e rafforzare il salto in avanti fatto dalla nostra regione». La Campania si trova così a un bivio: controllare la crescita dei rifiuti totali e rafforzare i territori ancora in ritardo nella raccolta differenziata, per trasformare la gestione dei rifiuti in un vero motore di sostenibilità e sviluppo.

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