Lega, Vannacci non va al consiglio federale che discute del flop delle Regionali in Toscana: “Sono al Parlamento Ue”
- Postato il 20 ottobre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Un consiglio federale per analizzare il brutto risultato alle elezioni regionali, a partire dalla sconfitta in Toscana dove la Lega è passata in cinque anni dal 22 al 4%. Eppure, dopo giorni di proteste da parte della fronda del Nord contro la “vannaccizzazione” del partito, il protagonista più atteso non ci sarà: il vicesegretario della Lega Roberto Vannacci, che è stato anche responsabile della campagna elettorale in Toscana, martedì non parteciperà al consiglio federale convocato da Matteo Salvini in via Bellerio, a Milano. “Sono a Strasburgo, in plenaria”, conferma la sua assenza al Fatto. L’agenda del Parlamento Europeo prevede la discussione su un tema importante: l’accordo di pace appena raggiunto in Medio Oriente. Ma non ci saranno voti.
Il processo ai vertici del Carroccio sul risultato in Toscana – se mai si farà – dunque sarà senza Vannacci. Dopo il risultato delle elezioni del 12 e 13 ottobre, infatti, diversi dirigenti di primo piano del partito hanno criticato la gestione del generale e la campagna elettorale costruita su temi troppo estremisti. Attacchi sono arrivati dai capigruppo Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, ma anche dai governatori come Luca Zaia, che secondo Repubblica non si presenterà al consiglio federale di martedì.
La gestione di Vannacci della campagna elettorale ha creato diversi dissapori nello storico partito toscano emarginando l’ex candidata Susanna Ceccardi che già a metà settembre aveva discusso con Salvini al consiglio federale accusando Vannacci di mettere “a disagio” il partito. Il leader aveva risposto chiedendo di evitare “divisioni inutili” e difendendo il suo vicesegretario. Il generale così è riuscito a piazzare i suoi fedelissimi in lista e, nonostante il risultato molto sotto le aspettative, ha fatto eleggere in consiglio regionale Massimiliano Simoni, portavoce del movimento “Il mondo al Contrario“.
Salvini nei giorni scorsi ha deciso di convocare un consiglio federale con diversi punti all’ordine del giorno: l’analisi del voto, la campagna elettorale per le prossime elezioni in Campania, Puglia e Veneto di fine novembre, il tesseramento e il rilancio di un nuovo decreto Immigrazione. La novità, però, è che la segreteria del partito tornerà a riunirsi nella storica sede della Lega in via Bellerio e non più a Roma, alla Camera con la possibilità di collegarsi in presenza come avvenuto nelle ultime volte.
A chiederlo era stato all’ultimo federale il consigliere regionale emiliano Tommaso Vergiati che aveva preso la parola per fare un intervento critico chiedendo al segretario di cambiare linea politica in vista delle politiche e che il federale tornasse a riunirsi a Milano e non più a Roma.
Nella lettera di convocazione, dunque, si legge che la riunione si terrà esclusivamente in presenza e i dirigenti non potranno collegarsi da remoto. Un modo anche per evitare fughe di notizie mentre la riunione è in corso. Non a caso alla conferenza dei capigruppo del Senato di giovedì scorso, Romeo ha chiesto che martedì a Palazzo Madama non ci fossero voti ma solo discussioni generali per un “incontro importante di partito”. Insomma, i parlamentari romani potranno partecipare senza problemi. Il protagonista più atteso, cioè Vannacci, però non ci sarà.
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