L’EDICOLA, Repubblica: “Israele spara, Gaza muore”. La Stampa: “Jenin, tensione Italia-Israele”. Sole 24ore: “Laureati in fuga: 97mila via dall’Italia”
- Postato il 22 maggio 2025
- Politica
- Di Blitz
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Le principali notizie in apertura sui quotidiani italiani di oggi, giovedì 22 maggio 2025, sono dominate dalla situazione sempre più tesa tra Israele e i territori palestinesi. In particolare, l’attenzione si concentra sulle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza, dove continua a mancare l’arrivo degli aiuti umanitari destinati alla popolazione civile, bloccati da giorni. Durante una recente conferenza stampa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato con decisione l’intenzione di assumere il pieno controllo dell’intera Striscia, suscitando nuove polemiche internazionali. A Jenin, in Cisgiordania, un altro episodio critico ha visto protagonisti i soldati israeliani, che hanno sparato colpi di avvertimento contro una delegazione diplomatica internazionale in visita a un campo profughi, scatenando la reazione di vari governi stranieri. Intanto, alcuni quotidiani si concentrano su altri temi: Il Fatto Quotidiano analizza i dati del nuovo rapporto ISTAT, mentre Libero riporta aggiornamenti sulle indagini per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Gaza, affondo di Netanyahu”. (Il Corriere della Sera)
“Israele spara, Gaza muore”. (La Repubblica)
“Jenin, tensione Italia-Israele”. (La Stampa)
“Netanyahu fermi le bombe”. (Il Messaggero)
“Basta bombardamenti sulla Striscia, serve un cessate-il-fuoco immediato” dice Antonio Tajani al Messaggero. “Abbiamo convocato l’ambasciatore israeliano a Roma e chiesto chiarimenti. È inaccettabile usare le armi con una delegazione di diplomatici – sottolinea -. È inaccettabile, una violazione aperta del diritto internazionale. I diplomatici non si toccano”.
“Crisi Israele-Italia”. (Il Giornale)
“Laureati in fuga: 97mila via dall’Italia”. (Il Sole 24ore)
“Lavoro, salari e povertà: l’Istat sbugiarda Meloni”. (Il Fatto Quotidiano)
“L’occupazione cresce quasi esclusivamente per gli over 50, le retribuzioni reali sono ancora ampiamente sotto il livello del pre-Covid – scrive nell’editoriale del Fatto Quotidiano Roberto Rotunno -, la produttività del lavoro è in calo, la povertà assoluta in lieve crescita e tra le conseguenze della crisi salariale c’è l’aumento del numero di persone che rinunciano a curarsi perché le liste d’attesa sono troppo lunghe e non possono permettersi la sanità privata. Come al solito, la migliore “opposizione” alla narrazione del governo Meloni, che da mesi ostenta i record sul lavoro, la fanno i freddi numeri dell’Istat”.
“Quanto può costare l’errore su Garlasco”. (Libero Quotidiano)
“Non sono ancora finiti gli esami scientifici della Procura di Pavia sull’impronta numero 33, quella trovata sul muro delle scale che portano al seminterrato di casa Poggi – scrivono Cesare Giuzzi e Pierpaolo Lio sul Corriere della Sera – e che i consulenti della Procura Gianpaolo Iuliano e Nicola Caprioli “alla luce delle nuove potenzialità tecniche a disposizione” attribuiscono all’indagato Andrea Sempio. “L’ufficio sta procedendo ad ulteriori investigazioni sul punto”, spiega la Procura. Si cercano tracce di sangue latenti nell’impronta”.












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