L’EDICOLA, Repubblica: “Israele-Iran, la tregua regge”. La Stampa: “Armi, l’Ue s’inchina a Trump”. Il Fatto: “La guerra è già finita e l’ha persa Netanyahu. Per Ora”
- Postato il 25 giugno 2025
- Politica
- Di Blitz
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La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa al cessate il fuoco raggiunto fra Iran e Israele dopo dodici giorni di guerra, con la mediazione del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ieri mattina ha imposto l’accordo ai due Paesi. “Armi, l’Ue s’inchina a Trump”, titola La Stampa. “Israele-Iran, la tregua regge”, è l’apertura di Repubblica. “La guerra è già finita e l’ha persa Netanyahu. Per Ora”, è invece la prima pagina del Fatto Quotidiano.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“Israele-Iran, la tregua regge” (La Repubblica).
“Israele e Iran: Guerra finita” (Il Corriere della Sera).
“Quei limiti ai poteri”. L’editoriale di Sabino Cassese: “Il presidente Trump ordina la deportazione degli immigrati, limita la libertà della ricerca, licenzia dipendenti pubblici, ordina e minaccia interventi militari, oscilla continuamente tra annunci e ritrattazioni, tutto questo senza espresse autorizzazioni parlamentari. È la prima volta che accade nella bicentenaria storia della democrazia americana? Si può dire che siamo in presenza di una torsione autoritaria o che riprendono vigore i germi di totalitarismo insiti in quella democrazia?”.
“Armi, l’Ue s’inchina a Trump” (La Stampa).
“Concordato, stretta sui controlli” (Il Sole 24 Ore).
“Teheran, la tregua fragile” (Il Messaggero).
“La forza delle armi che aiuta la diplomazia”. L’editoriale di Mario Ajello: “Fatica la tregua voluta da Trump che sta cercando di convincere Israele e Iran a deporre le armi dopo averle usate lui stesso ma non fatica – perché non esiste alternativa – la ratio che sta dietro l’iniziativa di pace del presidente americano e che muove ogni possibilità di pace da quando esiste il mondo. Ovvero quella per cui il ricorso, obbligato dalle circostanze, limitato e ben giustificato, “chirurgico” come si dice con brutta espressione, alle operazioni militari vale allo stesso tempo come strumento di deterrenza e come un tentativo di dare forza alla diplomazia e non di vanificarla”.
“La guerra è finita” (Il Giornale).
“Pane e piombo” (Il Manifesto).
“La guerra è già finita e l’ha persa Netanyahu. Per Ora” (Il Fatto Quotidiano).
“Editoriale a tempo”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Questo editoriale si autodistruggerà un secondo dopo che l’avrete letto: tanto quanto durano le incrollabili e tetragone convinzioni di Trump e dei minileader Ue. Dopo 10 giorni di conflitto Israele-Iran, Trump annuncia che è finita “la guerra dei 12 giorni” (2 sono omaggio), ma si scorda di precisare che per ora l’ha vinta l’Iran…”.
“Patto fra Trump e Putin dietro la tregua in Iran” (La Verità).
“Militanti in fuga da Elly, Addio festa dell’Unità” (Libero).
“Altre tre prove del declino rosso”. L’editoriale di Mario Sechi: “Tre fatti in cronaca s’intrecciano, disegnano una trama, presentano una storia, rivelano lo spirito del tempo, lo smarrimento di quelli che ti vogliono spiegare il mondo, ma lo manipolano per far quadrare le proprie illusioni con la realtà. Il soggetto sono i progressisti, l’oggetto è la storia. La Gaza Cola. La Coop è una importante organizzazione, gode dei frutti del capitalismo e della libertà, la prima garanzia della libera circolazione delle merci, il fondamento della grande distribuzione. Tra i suoi clienti ci sono milioni di persone che hanno idee politiche diverse, ogni biografia diventa capitale umano, patrimonio immateriale. Anche la storia degli ebrei e degli israeliani ne fa parte”.
“Iran-Israele, la tregua regge. Trump: Ho fermato la guerra” (Domani).












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