L’EDICOLA, La Stampa: “Sanzioni a salve per Israele”. Repubblica: “La spartizione di Gaza, una miniera d’oro”. Il Fatto: “Ue, finte sanzioni a Bibi senza toccare le armi”
- Postato il 18 settembre 2025
- Politica
- Di Blitz
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La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è ancora quella relativa all’azione militare israeliana nella città di Gaza. In particolare, ci si concentra sulla proposta della Commissione europea di sanzioni verso Israele, considerate insufficienti da molti osservatori, e sulle parole del ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich, interessato solo agli aspetti economici del piano di ricostruzione immobiliare della Striscia di Gaza proposto con l’appoggio degli Stati Uniti. “Sanzioni a salve per Israele”, titola La Stampa. “La spartizione di Gaza, una miniera d’oro”, è l’apertura di Repubblica. “Ue, finte sanzioni a Bibi senza toccare le armi”, è invece la prima pagina del Fatto.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“La spartizione di Gaza, una miniera d’oro” (La Repubblica).
“Gaza, l’Europa sanziona Israele: Basta orrore” (Il Corriere della Sera).
“Le nostre parole”. L’editoriale di Roberto Gressi: “Molti dei nostri lettori se li ricordano bene quegli anni terribili, gli anni Settanta e Ottanta. Il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro, l’assassinio dei magistrati Girolamo Minervini e Francesco Coco, il commissario Luigi Calabresi, il giornalista Walter Tobagi, Indro Montanelli gambizzato, e tutti gli altri, mai dimenticati, perché le vittime del terrorismo rosso furono più di ottanta. Le stragi nere dell’Italicus, di piazza della Loggia, della stazione di Bologna. Ma anche le cacce feroci. Virgilio e Stefano Mattei, bruciati vivi nella loro casa, perché missini, Stefano di anni ne aveva otto, e andava alle elementari con il grembiulino e il fioccone bianco”.
“Sanzioni a salve per Israele” (La Stampa).
“La Fed taglia i tassi, altri due in vista” (Il Sole 24 Ore).
“Fisco, stop ai furbetti delle cartelle” (Il Messaggero).
“Gas e IA: l’Europa in un vicolo cieco”. L’editoriale di Guido Boffo: “I dazi avranno un impatto sulle imprese italiane, e non sarà indolore, ma non sembrano aver lasciato strascichi sui rapporti tra Roma e Washington. Né d’altra parte era pensabile che accadesse. Donald Trump considera Giorgia Meloni una interlocutrice affidabile, un’amica, come ama ricordare l’ambasciatore Usa a Roma, Tilman Fertitta. E Giorgia Meloni ha confermato la sua postura atlantista nel frangente più critico nella storia dell’Alleanza, smarcandosi dalle critiche alla von der Leyen su quello che altre capitali hanno considerato un cedimento alla Casa Bianca, e perseguendo la diplomazia della mediazione tra l’America e l’Europa”.
“Ecco la rete islamista che muove la Flotilla” (Il Giornale).
“Pacco raccomandato” (Il Manifesto).
“Sfollati e sanzioni” (Avvenire).
“Ue, finte sanzioni a Bibi senza toccare le armi” (Il Fatto Quotidiano).
“L’autoattacco polacco”. L’editoriale di Marco Travaglio: “I soliti imbecilli pensano che ci occupiamo delle fake news atlantiste sull’attacco imminente o addirittura in corso della Russia all’Europa perché siamo putiniani. Abbiamo scritto fin dal primo giorno che l’invasione russa dell’Ucraina è un crimine internazionale ingiustificabile anche se provocato dalla Nato”.
“Così la sinistra combatte l’odio: Vi abbiamo già appeso per i piedi” (La Verità).
“Compagni che sbroccano” (Libero).
“Smotrich: Gaza è un affare d’oro. Israele massacra, l’Ue non morde” (Domani).












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