L’EDICOLA, Il Corriere: “Giustizia, sì alla riforma tra le liti”. La Stampa: “Ponte, Zaia gela Salvini. Rivoluzione Giustizia”. Il Fatto: “La ‘riforma del secolo’ cade nella piazza vuota”
- Postato il 31 ottobre 2025
- Politica
- Di Blitz
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La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa al via libera definitivo alla riforma della giustizia che introduce la separazione delle carriere dei magistrati. Per diventare legge adesso dovrà essere sottoposta a referendum. “Ponte, Zaia gela Salvini. Rivoluzione Giustizia”, titola La Stampa. “Giustizia, sì alla riforma tra le liti”, è l’apertura del Corriere. “La ‘riforma del secolo’ cade nella piazza vuota”, è la prima pagina del Fatto Quotidiano.
Ecco la rassegna stampa di oggi:
“La giustizia della destra” (La Repubblica).
“Giustizia, sì alla riforma tra le liti” (Il Corriere della Sera).
“Errori e slogan sulla giustizia”, di Giovanni Bianconi: “Anche al momento dell’approvazione definitiva non sono mancati slogan contrapposti, che c’entrano poco o niente con il merito della riforma costituzionale della magistratura. Evocata da un lato come il toccasana per frenare gli errori giudiziari e la «giustizia politicizzata», e dall’altro come un pericolo immanente e imminente per la democrazia. Affermazioni quanto meno azzardate, e ci sarebbe da augurarsi che la campagna referendaria che sta per cominciare sfugga alla trappola di richiami fideistici o catastrofici, ancorché infondati. Ma viste le premesse è difficile che accada”.
“Ponte, Zaia gela Salvini. Rivoluzione Giustizia” (La Stampa).
“Italia e Germania, crescita ferma a zero. Lagarde: prospettive Ue ancora incerte” (Il Sole 24 Ore).
“Sì alla separazione giudici-pm” (Il Messaggero).
“Il senso compiuto della Costituzione”, di Massimo Martinelli: “Ci sono voluti quasi quarant’anni. Un tempo infinito, per dare un senso compiuto alla definizione di “giusto processo”. Che è quella che aveva immaginato Giuliano Vassalli, uno che da partigiano organizzò la fuga di Sandro Pertini e di Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli, a Roma, nel quale erano stati rinchiusi dai militari nazisti e si guadagnò una medaglia al valor militare. Voleva un giusto processo quando da ministro della Giustizia pensò il nuovo codice di procedura penale. Era una visione di ispirazione democratica, condivisa con l’allora presidente della Commissione Giustizia della Camera, Giuliano Pisapia, giurista e deputato eletto con Democrazia Proletaria e poi con Rifondazione Comunista”.
“Giustizia è fatta” (Il Giornale).
“L’opera del fantasma” (Il Manifesto).
“La ‘riforma del secolo’ cade nella piazza vuota” (Il Fatto Quotidiano).
“Che cosa separano”, di Marco Travaglio: “Oggi il Fatto riprende la battaglia in difesa della Costituzione contro l’ennesima schiforma che la stravolge in peggio: la separazione delle carriere e dei Csm fra giudici e pm e l’esproprio del potere disciplinare affidato a una ridicola Alta Corte (unica per giudici e pm)”.
“La vendetta della Corte dei Conti” (La Verità).
“Parola alle urne” (Avvenire).
“Vince Giorgia, brinda Silvio” (Libero).
“Giustizia, saraà battaglia totale. Meloni punta a spaccare le toghe” (Domani).
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