L’EDICOLA, Il Corriere: “Gaza City, esodo sotto le bombe”. Repubblica: “Israele: distruggeremo Gaza”. Il Fatto: “Roma, no alla bandiera palestinese: Pd astenuto”

  • Postato il 17 settembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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La notizia principale di oggi in apertura sui quotidiani è quella relativa all’inizio dell’operazione militare con cui l’esercito israeliano intende conquistare e occupare interamente la città di Gaza. Diversi quotidiani titolano anche riguardo alle conclusioni di una commissione d’inchiesta indipendente delle Nazioni Unite, secondo cui nella Striscia di Gaza è in corso un “genocidio”. “Gaza City, esodo sotto le bombe”, titola il Corriere. “Israele: distruggeremo Gaza”, è l’apertura di Repubblica. “Roma, no alla bandiera palestinese: Pd astenuto”, è invece la prima pagina de Fatto Quotidiano.

Ecco la rassegna stampa di oggi: 

“Israele: distruggeremo Gaza” (La Repubblica).

“Gaza City, esodo sotto le bombe” (Il Corriere della Sera).

“Gaza, il doppio tradimento”. L’editoriale di Andrea Polito: “Due grandi democrazie stanno tradendo in queste ore alcuni dei valori che ce le hanno rese così care. La prima è Israele. Con l’invasione di Gaza City, ciò che era cominciata come una guerra ad Hamas si trasforma definitivamente in un’operazione di espulsione (presumibilmente per sempre) dei suoi abitanti palestinesi e di ripulitura del luogo. La distruzione non basta più, siamo ora entrati nella fase Caterpillar: la rimozione dei laterizi con i giganteschi bulldozer D9 che spianano il terreno, un efficiente lavoro di movimento-terra. Come mostrano le immagini satellitari, lì dove c’erano le macerie create dai bombardamenti ora stanno facendo un deserto”.

“Israele, inferno a Gaza City” (La Stampa).

“Fisco, addio a crediti per 408 miliardi. Spunta l’accesso ai dati dei conti correnti” (Il Sole 24 Ore).

“Gaza brucia, il mondo condanna” (Il Messaggero).

“L’allarme di Draghi, l’ipocrisia dell’Europa”. L’editoriale di Paolo Balduzzi: “Non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire, si dice. E, ascoltando le parole che Mario Draghi ripete ormai da oltre un anno, viene il sospetto che anche all’ex Presidente del Consiglio sia più volte venuta alla mente questa espressione, osservando le (mancate) reazioni delle istituzioni europee ai suoi inviti. Che sono stati, ricordiamolo, messi nero su un bianco nel 2024, all’interno di una impressionante relazione sulla competitività del nostro continente. E poi ribaditi in ogni occasione pubblica in cui Draghi ha potuto esprimersi. La risposta dell’Europa, appunto, latita”.

“Garlasco, abbiamo scherzato” (Il Giornale).

“In una parola” (Il Manifesto).

“Arginare l’odio” (Avvenire).

“Roma, no alla bandiera palestinese: Pd astenuto” (Il Fatto Quotidiano).

“Fiori rosa fiori di Peskov”. L’editoriale di Marco Travaglio: “Siccome l’attentato russo all’aereo di Ursula non era né russo né attentato, siccome il killer russo del leader Nato-nazista ucraino Parubij era un ucraino incazzato col suo governo, siccome lo sciame di droni fuori rotta abbattuti o caduti in Polonia aveva subìto eguale sorte in Bielorussia ed è improbabile che Putin bombardi il migliore amico…”.

“Il Papa: Prego per Kirk e la sua famiglia” (Libero).

“All’università tornano i picchiatori rossi” (La Verità).

“Gaza, l’abisso morale di Israele. L’Onu: È in corso un genocidio” (Domani).

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Autore
Blitz

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