LeBron James, ma quale ritiro: la seconda "Decision" promuove un cognac col suo volto sull'etichetta. È bufera

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Di Virgilio.it
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Ci sono cascati in tanti, e non poteva essere altrimenti: la seconda “Decision” di LeBron James non c’azzecca nulla col basket, ma è stata montata ad arte solo e soltanto per promuovere una marca di cognac, chiamata Hennessy, che nelle prossime settimane produrrà una bottiglia in edizione limitata col nome del giocatore dei Los Angeles Lakers sull’etichetta.

Una mossa di marketing che pure potrebbe anche rivelarsi controproducente: l’hype che s’era generata dopo l’annuncio di LeBron riguardo a una seconda “Decision” aveva fatto pensare a un annuncio legato al mondo del basket, che tenuto conto del fatto che tra meno di tre mesi le primavere saranno 41 avrebbe anche potuto starci. Ma alla fine, tutto è sfociato in qualcosa di molto più trash.

Una trovata di pessimo gusto: sul web condanna unanime

Già la prima “Decision”, quella dell’estate del 2010, finì per incrinare e non poco l’immagine pubblica di LeBron, che venne accusato di essersi unito a Wade e Bosh per provare a vincere subito dopo 7 anni di sogni inespressi a Cleveland. Un episodio che a distanza di 15 anni rimane ancora uno degli esempi di come la comunicazione talvolta possa rivelarsi nociva, anziché amica di certe stelle dello sport.

La scelta di riprodurre quella stessa scena per promuovere una marca di cognac potrebbe avere altrettanti effetti indesiderati sulle vendite del prodotto: davvero c’era bisogno di scomodare un simile evento per promuovere l’etichetta con il volto di James? Sul web la “sentenza” è già stata emessa: la trovata di LeBron non è piaciuta a nessuno, e anzi in molti l’hanno trovata di cattivo gusto.

Anche perché le domande sul futuro del talento di Akron continuano a sprecarsi, ma nessuno sa quale sarà la risposta. E con i Lakers che hanno spostato ormai la bussola verso Luka Doncic, futuro uomo franchigia (acquistato senza il consenso di James in una folle trade a febbraio, con annesso “scarico” dell’amico Davis a Dallas), la sensazione è che non ci sarà un futuro a lunga scadenza in California.

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LeBron, il futuro resta un rebus: i Lakers sono già di Doncic

L’attesa per l’annuncio di LeBron ha avuto però un effetto diretto piuttosto bizzarro: i biglietti per l’ultima gara casalinga della stagione dei Lakers, che avrebbe potuto essere anche l’ultima partita di sempre disputata nella lega da James, nelle ultime 24 ore sono schizzati a prezzi inaccessibili (anche a più di 700 dollari per una piccionaia). Magari lo sarà ugualmente, ma ad oggi nessuno (forse nemmeno il diretto interessato) sembrerebbe saperlo.

LeBron che peraltro ha saltato (come Doncic) i primi test preseason dei Lakers, che quest’anno proveranno ad andare all in per l’anello, prima di attendere l’uscita del numero 23 e sfruttare l’ampio spazio salariale a disposizione per costruire attorno a Doncic una squadra da titolo che sia anche duratura nel tempo. E per consolarsi James potrà sempre bersi un cognac

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Virgilio.it

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