Le voci dal palazzo, Tajani: “È inutile riconoscere oggi lo Stato palestinese”. Salvini: “Difendere Israele significa difendere la libertà”. Bonelli: “La storia non ci perdonerà”

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Come ovvio, nel palazzaccio della politica si continua a parlare di quel che sta accadendo a Gaza. “Non possiamo riconoscere oggi lo Stato palestinese perché è assolutamente inutile” dice il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Dal mio punto di vista – dice l’altro vice premier, Matteo Salvini – difendere Israele, il diritto a vita di Israele significa difendere la libertà e la democrazia, quindi Israele ha tutto il diritto di garantirsi un futuro sereno”.

Dall’altra parte della barricata, la segretaria dem Elly Schlein: “Ci battiamo contro i crimini in questo Paese e non solo: bisogna fermare i crimini di Netanhyau a Gaza e in Cisgiordania. Le minacce ripetute dei ministri israeliani non sono accettabili”. Sulla stessa linea, il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli: “Noi dobbiamo schierare l’Italia dalla parte giusta della storia. Quello che sta accadendo è qualcosa che la storia non ci perdonerà”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Non possiamo riconoscere oggi lo Stato palestinese perché è assolutamente inutile. Lo ha detto stamane Lucio Caracciolo, direttore di Limes, che riconoscere lo Stato palestinese è un modo per lavarsi la coscienza e non risolve il problema perché oggi non c’è lo Stato palestinese, da una parte c’è Hamas e dall’altra c’è l’Autorità nazionale palestinese”. (Antonio Tajani)

“Parlo come Matteo Salvini, e come capo del mio partito e parte del governo, non posso parlare a nome di tutti: dal mio punto di vista difendere Israele, il diritto a vita di Israele significa difendere la libertà e la democrazia, quindi Israele ha tutto il diritto di garantirsi un futuro sereno”. (Matteo Salvini, i24News)

“Ci battiamo contro i crimini in questo Paese e non solo: bisogna fermare i crimini di Netanhyau a Gaza e in Cisgiordania. Le minacce ripetute dei ministri israeliani non sono accettabili”. (Elly Schlein)

“Lo stiamo dicendo tutti. Da destra e da sinistra. Dal governo alla maggioranza, dalle più alte cariche dello Stato in giù. Lo dice perfino l’opposizione: bisogna abbassare i toni. Salvo dar fuoco alle polveri quando si sta in Parlamento o quando si parla con i media o attraverso i social. Sorge il sospetto che si vada cercando l’incidente per sperare in un trauma, un’inversione di rotta nel consenso che i cittadini stanno tributando al centrodestra”. (Fabio Rampelli, Fratelli d’Italia)

“Questa Unione europea ha fallito. L’ha detto anche il commissario europeo Teresa Ribera. Ha fallito sui dazi, ma anche sulla guerra. Oggi solo Trump e Putin parlano di pace, invitano Zelensky, ma sta nel menù”. (Roberto Vannacci)

“Noi dobbiamo schierare l’Italia dalla parte giusta della storia. Quello che sta accadendo è qualcosa che la storia non ci perdonerà”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra, Rai News 24)

“Gaza stiamo assistendo a una sostituzione etnica e a continui massacri e invasioni di territorio palestinese. E in questo quadro il governo Meloni sta continuando a inviare soldi dei cittadini italiani al criminale Netanyahu. Noi vogliamo che si blocchi il transito delle armi verso Israele proprio come ha fatto la Spagna. Quella che manca è la volontà politica di Meloni”. (Francesco Silvestri, Movimento 5 Stelle, Coffee Break)

“La notizia di oggi è la mobilitazione e lo sciopero della Cgil ed il fatto che si vada in tutte le piazze con la richiesta molto esplicita al governo e all’Europa che non possono continuare a guardare senza fare e dire quello che c’è da fare verso quel massacro, quella deportazione che è in corso a Gaza”. (Maurizio Landini)

“È arrivata a me  e ad altri parlamentari di Avs che qualche mese fa si sono recati in Palestina, questa lettera dall’ambasciata israeliana che ci ha comunicato che siamo considerati persona sgradita e ci ha tolto i visti da passaporti di servizio. Questo la dice lunga su cosa avviene e vorrei sapere cosa dice il governo”. (Peppe De Cristofaro, Alleanza Verdi e Sinistra)

“Gli Usa stanno mettendo in atto una vera e propria strategia persecutoria nei confronti di chi difende i diritti del popolo palestinese e il diritto internazionale e lo sta facendo con l’odioso strumento delle sanzioni. È successo al procuratore capo della Corte Penale internazionale, Karim Khan, e ad altri 8 giudici della stessa Corte che hanno emesso i mandati di cattura internazionale contro Benjamin Netanyahu e l’ex ministro Gallant. È  successo alla relatrice speciale Francesca Albanese, prima rappresentante dell’Onu a subire questo trattamento”. (Laura Boldrini, Partito Democratico)

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Blitz

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