Le voci dal palazzo, Salvini: “Referendum? In pochi andranno a votare”. Vannacci: “Farò tutto il possibile per farlo fallire”. Schlein: “Le Meloni spera nel fallimento. È una vergogna”. Landini: “La crisi della democrazia e del lavoro sono collegate”

  • Postato il 6 giugno 2025
  • Politica
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Nel palazzaccio della politica si litiga sui referendum sul lavoro e sulla cittadinanza. “Sono contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza” tuona la premier Giorgia Meloni. “La Cgil fa una opposizione partitica, ideologica e domenica e lunedì – dice il leader della Lega Matteo Salvini – ai referendum raccoglierà il frutto di questo suo pregiudizio, penso che in pochi andranno a votare”.

Dall’altra parte della barricata, la segretaria dem Elly Schlein: “Questa è una battaglia giusta. Ed è un’occasione per cambiare in meglio l’Italia. I tatticismi esasperati li lascio a Meloni, lei spera di intestarsi il fallimento del referendum: non i voti, ma gli astenuti. È una vergogna”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Sono contrarissima a dimezzare i tempi della cittadinanza. La legge sulla cittadinanza in Italia è ottima, tra l’altro molto aperta”. (Giorgia Meloni, La Verità)

“La Cgil fa una opposizione partitica, ideologica e domenica e lunedì ai referendum raccoglierà il frutto di questo suo pregiudizio, penso che in pochi andranno a votare”. (Matteo Salvini, La Verità)

“Questa è una battaglia giusta. Ed è un’occasione per cambiare in meglio l’Italia. I tatticismi esasperati li lascio a Meloni, lei spera di intestarsi il fallimento del referendum: non i voti, ma gli astenuti. È una vergogna”. (Elly Schlein, La Stampa)

“C’è una crisi della democrazia e c’è una crisi del lavoro e, secondo me, le due cose sono collegate: quando cresce la precarietà, quando la gente è povera pur lavorando, quando si muore nel lavoro, ci si sente soli e non rappresentati ed è così che più entra in crisi la democrazia”. (Maurizio Landini, La Stampa)

“Io il prossimo fine settimana farò tutto il possibile per far fallire questo referendum e quindi non andrò a votare, e lo dico a voce alta”. (Roberto Vannacci, Lega, Affari Italiani)

“In un sistema in cui l’esito del referendum è legato al quorum è un mio diritto non andare a ritirare la scheda e quindi lo esercito”. (Augusta Montaruli, Fratelli d’Italia)

“Le nostre riforme hanno aumentato i diritti e migliorato le condizioni dei lavoratori”. (Matteo Renzi, Il Corriere della Sera)

“Io voterò cinque sì a questi referendum. Per quanto riguarda la cittadinanza, credo che sia importante innanzitutto per ragioni di giustizia. Sarebbe un atto di verità. L’Italia è di fatto un Paese plurale”. (Livia Turco, Quotidiano Nazionale)

“La Meloni continua a sfuggire a una scelta fondamentale: da che parte stare. Tra un’Italia con più diritti e un’Italia più precaria, tra la sicurezza sul lavoro e l’indifferenza verso chi ogni giorno rischia la vita”. (Marco Sarracino, Partito Democratico)

“La vita e la dignità dei lavoratori non possono essere sacrificate sull’altare del risparmio o dell’efficienza a tutti i costi”. (Cecilia Maria Guerra, Partito Democratico)

“Meloni finora si è sottratta al confronto mostrando tutto il timore che ha della democrazia”. (Riccardo Magi, +Europa)

“Il 67 per cento dei bambini con background migratorio è nato in Italia e frequenta le nostre scuole. Questo dato, da solo, racconta l’enorme ingiustizia che si consuma quotidianamente ai danni di migliaia di bambine e bambini: crescono nel nostro Paese, parlano la nostra lingua, condividono lo stesso percorso educativo dei loro coetanei, ma non hanno le stesse opportunità di vedersi riconosciuta la cittadinanza italiana”. (Irene Manzi, Partito Democratico)

“Il fallimento del Jobs Act è evidente. Ha seguito le orme delle peggiori riforme degli ultimi 25-30 anni, basate sull’idea errata che ‘flessibilità’ significasse automaticamente ‘più lavoro’. I numeri parlano chiaro: due terzi dell’occupazione dipendente creata tra il 2015 e il 2018 è precaria”. (Valentina Barzotti, Movimento 5 Stelle)

“Dopo anni in cui abbiamo visto un padre lavorare spaccandosi la schiena e non riuscire a mantenere la famiglia; lo stipendio di una madre rimanere fermo al palo mentre è sempre più difficile mettere la cena in tavola perché tutto costa sempre di più; i nostri giovani, cioè figli e nipoti, scappare all’estero in cerca di contratti più stabili e paghe più alte per costruirsi una vita che qui non riescono a costruirsi; è proprio per loro che bisogna andare a votare. Votare quattro sì per ridare dignità e stabilità al lavoro”. (Chiara Appendino, Movimento 5 Stelle)

“Il prossimo voto referendario sarà l’occasione concreta per cambiare le leggi ingiuste che in questi anni hanno reso precari i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. In un Paese dove si continua a morire di lavoro, dove si è poveri pur lavorando, dove la precarietà è diventata la regola e non l’eccezione, dove se lavori e paghi le tasse in Italia, ma sei nato in un altro Paese, devi aspettare 10 anni per chiedere la cittadinanza, è il momento di dire basta e cambiare le cose”. (Peppe De Cristofaro, Alleanza Verdi e Sinistra)

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Blitz

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