Le voci dal palazzo, Salvini: “C’è chi devasta le città e chi pensa al territorio”. Calenda: “Non serve a nulla proporre ricette alla Cetto La Qualunque”. Bonelli: “L’unità non basta”

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Politica
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Nel palazzaccio della politica si parla della vittoria di Roberto Occhiuto in Calabria. “Da una parte – dice il vice premier, Matteo Salvini – chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio”. “Il campo largo? Che dire? Il carrozzone non va” ironizza la deputata di Fratelli d’Italia, Ylenja Lucaselli.

“43% di affluenza in Calabria e come previsto vince il Governo uscente. Ci sarà un momento – attacca il leader di Azione, Carlo Calenda – in cui realizzeremo che questo regionalismo è profondamente malato e che non serve a nulla proporre ricette alla Cetto La Qualunque?”

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Anche in Calabria gli elettori hanno riposto la loro fiducia nella coalizione di centrodestra”. (Giorgia Meloni)

“Non c’è più un centrosinistra, c’è una sinistra. E il compito di Forza Italia è quello di coprire lo spazio che era della Democrazia Cristiana e del Partito Socialista”. (Antonio Tajani)

“Grande vittoria per il centrodestra in Calabria. Da una parte chi protesta, devasta le città e attacca le Forze dell’Ordine, dall’altra i cittadini che pensano al bene del proprio territorio. Avanti tutta!” (Matteo Salvini)

“Il campo largo? Che dire? Il carrozzone non va”. (Ylenja Lucaselli, Fratelli d’Italia)

“Forza Italia è in campo più forte che mai mentre invece le opposizioni che promuovono manifestazioni che si concludono nella violenza e nella devastazione delle città pagano il prezzo del loro estremismo, del loro livore, della loro incapacità”. (Maurizio Gasparri, Forza Italia)

“Il risultato calabrese, come quello marchigiano, dimostrano che non si vince sfruttando temi mediatici come la Palestina o il reddito di cittadinanza. Occorre piuttosto incalzare sulla concretezza dei temi quotidiani: la pressione fiscale, il costo della vita, la sanità. Si vince al centro”. (Matteo Renzi)

“43% di affluenza in Calabria e come previsto vince il Governo uscente. Ci sarà un momento in cui realizzeremo che questo regionalismo è profondamente malato e che non serve a nulla proporre ricette alla Cetto La Qualunque?” (Carlo Calenda)

“Noi lo diciamo da tempo: è necessario cominciare a parlare di punti programmatici, perché l’unità da sola non basta. Dobbiamo dire al Paese, agli italiani, cosa vogliamo fare dell’Italia, come vogliamo cambiarla rispetto a una destra che sta aggredendo diritti civili, sociali e ambientali, impoverendo il Paese, dove la povertà assoluta aumenta, aumenta la pressione fiscale e crescono i grandi problemi ambientali”. (Angelo Bonelli, Alleanza Verdi e Sinistra)

“Sono sempre più i cittadini che si allontanano dalla partecipazione alla politica, forse perché la ritengono ormai ridotta a una sommatoria di calcoli e convenienze. Questo ci amareggia e ci spinge a metterci in discussione e a fare ancora di più per dimostrare che no, non siamo ‘tutti uguali’ nel modo di intendere la politica”. (Giuseppe Conte)

“Il campo largo non può essere un totem, né un atto di fede. È uno strumento, non un fine”. (Pina Picierno, Partito Democratico, Quotidiano Nazionale)

“Calabria docet: senza il centro si perde”. (Clemente Mastella)

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