Le voci dal palazzo, Meloni: “Kirk, il suo sacrificio ci ha ricordato da che lato è la violenza”. Bonelli: “Parole irresponsabili”. Salvini: “Mi ha sconvolto il fiume di rabbia”. Conte: “Vogliono coprire il malcontento”

  • Postato il 15 settembre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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Nel palazzaccio della politica italica si alzano i toni e le polemiche dopo l’omicidio di Charlie Kirk. “Il suo sacrificio ci ha ricordato un’altra volta da che lato stanno la violenza e l’intolleranza” tuona la premier, Giorgia Meloni.

“Quelle di Giorgia Meloni pronunciate in un videomessaggio durante la kermesse di Vox – risponde a distanza il deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli – sono parole irresponsabili che incitano all’odio”.

“La sinistra – attacca il vice presidente della Camera, Fabio Rampelli -, minimizza la sua violenza e quella di chi le sta a fianco”. Dall’altra parte del fronte, il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte: “Alzano i toni e invitando fintamente di abbassarli. È una strategia comunicativa per coprire il malcontento diffuso. Il primo pilastro sono norme repressive delle contestazioni, il secondo è questo, dire che si sta fomentando l’odio. Noi non fomentiamo alcun odio”.

Ecco le voci dal palazzo della politica:

“Voglio rendere un sentito omaggio a Charlie Kirk, un giovane coraggioso che ha pagato con la propria vita il prezzo della sua libertà. Il suo sacrificio ci ha ricordato un’altra volta da che lato stanno la violenza e l’intolleranza”. (Giorgia Meloni)

“Noi facciamo un appello a riabbassare i toni, a difendere tutti insieme le istituzioni e la legalità, perché questa escalation è pericolosa. Ma avete visto cosa è successo al ministro Paolo Zangrillo l’altra sera a Torino? É stato costretto a fuggire dal palco della Festa dell’Unità dov’era stato invitato”. (Giovanni Donzelli, Fratelli d’Italia, Il Corriere della Sera)

“Non si può utilizzare il dramma del popolo palestinese per motivi di politica interna. Purtroppo ci sono oggi in Italia troppi cattivi maestri che usano un linguaggio violento, aggressivo nei confronti degli avversari politici. Lancio un appello a tutti a cominciare dal presidente Conte, leader del M5s, affinché si abbassino i toni. Basta minacce, insulti, affermazioni che rischiano di creare danni, tant’è che poi il ministro dell’Interno è costretto ad alzare il livello di sicurezza per figure istituzionali”. (Antonio Tajani)

“Quelle di Giorgia Meloni, pronunciate in un videomessaggio durante la kermesse di Vox, sono parole irresponsabili che incitano all’odio”. (Angelo Bonelli)

“Meloni e la destra non vogliono che si parli delle crisi industriali in corso nel Paese, non vogliono che si parli del declino economico e sociale, non vogliono che si affronti l’emergenza stipendi o l’emergenza della sanità pubblica. Quale occasione migliore di questa per buttarla in caciara?” (Nicola Fratoianni)

“Alzano i toni e invitando fintamente di abbassarli. È una strategia comunicativa per coprire il malcontento diffuso. Il primo pilastro sono norme repressive delle contestazioni, il secondo è questo, dire che si sta fomentando l’odio. Noi non fomentiamo alcun odio”. (Giuseppe Conte)

“Quello che sta accadendo mi ha colpito come mai mi era accaduto. Mai, da trent’anni a oggi. C’è un prima e un dopo. Mi ha sconvolto il fiume di rabbia e cattiveria non più nascosta. Non voglio dire che sia tutta la sinistra, ovunque ci possono essere persone poco equilibrate. Ma è la prima volta che si tocca con mano un odio e una soddisfazione per la morte di un giovane padre da anni bui. Questo può essere un episodio che cambia la storia”. (Matteo Salvini, Il Corriere della Sera)

“La sinistra minimizza la sua violenza e quella di chi le sta a fianco”. (Fabio Rampelli, Fratelli d’Italia, La Stampa)

“Nei giorni scorsi, un partitino come Italia viva ha attaccato la presidente del Consiglio nella vita intima di madre. Poi negli Usa viene ucciso un ragazzo di 31 anni un influencer conservatore e qualche intellettuale in tv dice che in fondo se l’è meritata. Sono gli stessi ragionamenti che si sentivano ai tempi di Sergio Ramelli e delle Brigate rosse o frasi come ‘Sono compagni che sbagliano’. Questo è il clima che si sta creando in questo Paese”. (Luca Ciriani, Fratelli d’Italia)

“Meloni se non vuole creare un clima di odio nel Paese deve mettere la museruola ai suoi pitbulll come il ministro Ciriani”. (Matteo Renzi)

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