Le voci dal palazzo, Donno (M5s): “Assenze del governo in Aula? Un operaio lo avrebbero licenziato”. Grimaldi (Avs): “Forse mancano i soldi per le sveglie”
- Postato il 19 dicembre 2024
- Politica
- Di Blitz
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Dopo le comunicazioni al Senato e alla Camera della premier Giorgia Meloni, nel palazzaccio della politica si continua a discutere intorno alla manovra. In mattinata poi si sono accese le polemiche per l’assenza del governo in apertura della seduta di oggi a Montecitorio dove è iniziato l’iter per l’approvazione.
La seduta, inizialmente sospesa, è poi ripresa dopo l’arrivo in Aula della sottosegretaria al Mef, Lucia Albano e poi dei ministri Luca Ciriani e Giancarlo Giorgetti. “Questo è il fantastico mondo di Giorgia – ironizza il deputato Leonardo Donno del Movimento 5 Stelle -. Nella vita reale se un operaio arriva in ritardo rischia il licenziamento, mentre voi vi permettete il lusso di non presentarvi neanche”. “L’assenza del governo in Aula stamattina – gli fa eco l’onorevole Benedetto Della Vedova – è inqualificabile e gravissima”.
“È tragicomico – replica un po’ a tutti Lino Ricchiuti di Fratelli d’Italia – ascoltare la morale sulla manovra da parte di chi ha dilapidato i soldi degli italiani tra banchi a rotelle, monopattini e previsioni farlocche dei bonus”.
Ecco le voci dal palazzo della politica:
“Le novità sulle pensioni? Più che una svolta, vedo una sconfessione aperta del vicepremier Salvini. Prima voleva abolire la mia legge. Poi prometteva Quota 41. Alla fine presenta come una grande riforma la flessibilità che esiste già, introdotta da Dini nel 1995 e accelerata da noi nel 2011. Anzi fa peggio dell’esistente. Privilegiando maschi di età matura, come con Quota 100. E lasciando fuori i più deboli: donne e giovani”. (Elsa Fornero, La Repubblica)
“È una legge di Bilancio profondamente riscritta dagli emendamenti del governo. Una legge priva di elementi cruciali come la politica industriale, priva di un piano, il salario minimo, le risorse per la sanità pubblica e per la scuola. C’è la volontà del governo di spingere verso la privatizzazione della sanità, della scuola e del sistema pensionistico”. (Maria Cecilia Guerra, Partito Democratico)
“Questo è il fantastico mondo di Giorgia. Nella vita reale se un operaio arriva in ritardo rischia il licenziamento, mentre voi vi permettete il lusso di non presentarvi neanche. Mi sorge un dubbio: non e’ che gli esponenti di governo non parlamentari e residenti a Roma stanno scioperando per non avere avuto l’aumento di stipendio come i non residenti? Compratevi una sveglia, siete senza vergogna. Maggioranza, Governo: recuperate un minimo di dignita’ altrimenti andate a casa”. (Leonardo Donno, Movimento 5 Stelle)
“L’assenza del governo in Aula stamattina è inqualificabile e gravissima. In quanto a rispetto istituzionale, siamo già oltre il limite previsto senza che il governo si dimentichi di mettere la sveglia la mattina in cui in Aula c’è la legge di bilancio. Chiedo che il Presidente Fontana convochi la Presidente del Consiglio Meloni e il ministro Ciriani per comunicare loro che il Parlamento della Repubblica non aspetta i comodi del governo”. (Benedetto Della Vedova, +Europa)
“Ma si rende conto della gravità istituzionale di quei banchi vuoti? Ci avete costretto a venire alle 8 di mattina e ora scopriamo che mancano i soldi per le sveglie? Il presidente della Camera convochi la prima ministra per questa sciatteria istituzionale”. (Marco Grimaldi, Alleanza Verdi e Sinistra)
“Le proteste per le assenze? È legittimo, l’opposizione è nata per protestare. Anche io quando ero all’opposizione protestavo”. (Giancarlo Giorgetti, Lega)
“È tragicomico ascoltare la morale sulla manovra da parte di chi ha dilapidato i soldi degli italiani tra banchi a rotelle, monopattini e previsioni farlocche dei bonus; nel 2025 ci saranno da pagare 38 miliardi di euro per il Superbonus per una manovra da 30 miliardi. E pensare che c’è chi non ha organizzato neanche una mezza giornata di sciopero mentre questa montagna di denaro pubblico veniva sperperato”. (Lino Ricchiuti, Fratelli d’Italia)
“Stiamo continuando a mettere soldi in sanità e il fondo non è mai stato così alto come con questo governo. È un lavoro che stiamo facendo e che fino ad ora nessuno aveva fatto. Avere un fondo che da 136 arriva a 140 miliardi nel 2026 vuol dire che c’è una visione, che c’è attenzione sull’argomento sanità”. (Licia Ronzulli, Forza Italia)
“Abbiamo migliorato la manovra e siamo molto soddisfatti del testo che uscirà dalla Camera dei Deputati. In particolare, sostenere gli infermieri con il 5% di tassazione fissa sugli straordinari, aiutare i bambini con disabilità che frequentano le scuole paritarie con 50 milioni di euro. E infine a dare ancora un aiuto alle piccole e medie imprese con il fondo di garanzia. Questa è la strada giusta”. (Maurizio Lupi, Noi moderati)
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