Sì, le piante possono riscaldarsi, producendo o assorbendo calore. Il primo caso è il fenomeno della termogenesi, un processo secondario della respirazione cellulare effettuato dai mitocondri, il quale permette ad alcune piante di aumentare la propria temperatura interna. Ne sono esempi sia il Symplocarpus Foetidus, detto "cavolo puzzola", noto per la sua abilità di generare calore interno; sia l'Amorphophallus Titanum, una pianta della famiglia delle Aracee, la quale si autoriscalda raggiungendo una temperatura di 36°C. Quest'ultimo, lo scorso 24 Gennaio, è proprio fiorito dopo 15 anni a Sidney, in Australia.. Irraggiamento. Il secondo caso è il risultato dell'irraggiamento, un processo per il quale le foglie assorbono principalmente, attraverso la clorofilla, la radiazione rossa o blu nel primo strato delle cellule fotosintetiche. Attualmente, infatti, le piante si riscaldano così in fretta da fiorire prima, a seguito dei numerosi effetti del cambiamento climatico sul ciclo di vita degli ecosistemi..