I cani della Groenlandia, o più semplicemente groenlandesi, sono una delle razze più antiche e "pure" del mondo; convivono da un migliaio di anni con gli Inuit della Groenlandia, e li hanno seguiti nel corso dei secoli durante le loro migrazioni.
Proprio questa considerazione sta alla base di uno studio pubblicato su Science che ricostruisce le origini genetiche dei cani della Groenlandia e il loro legame strettissimo con il popolo che li ha addestrati e trasformati nei perfetti cani da slitta.. Dal Canada alla Groenlandia. Giunti in Nord America 1.000 anni fa, portati dal popolo Thule (i progenitori degli Inuit canadesi), i cani della Groenlandia sono poi arrivati sull'isola che dà loro il nome insieme a un gruppo di esploratori, che si stabilirono in Groenlandia intorno al 1200.
Gli Inuit li chiamano Qimmit, e li usano da secoli come cani da slitta, nonostante i loro numeri stiano crollando di recente, a causa dell'urbanizzazione e della concorrenza dei mezzi motorizzati che "rubano loro il lavoro", per così dire: nel 2002 ce n'erano 25.000 in tutta la Groenlandia, mentre nel 2020 il numero era crollato a 13.000.. Genetica. Esplorare le loro origini genetiche e i loro legami con il popolo che li ha addestrati è essenziale per la loro conservazione: il team dello US National Institutes of Health che ha condotto lo studio ha quindi confrontato campioni di DNA prelevati dalle ossa di cani della Groenlandia ritrovate in siti archeologici, musei e persino vestiti di pelle di cane, con il patrimonio genetico di un centinaio di Qimmit che vivono oggi sull'isola – un lavoro che ha coinvolto anche gli allevatori Inuit, fondamentali per il recupero dei campioni.. Più vicini a razze asiatiche. I risultati dell'analisi dimostrano alcuni fatti interessanti. Innanzitutto, nonostante la somiglianza fisica con i lupi, i cani della Groenlandia sono geneticamente molto distanti tra loro, e condividono solo porzioni antiche del DNA: le storie di ibridazione tra cani e lupi non trovano quindi conferma nella genetica. I Qimmit sono tra l'altro geneticamente più vicini alle razze asiatiche (soprattutto husky e malamute) che a quelle europee, un dato che il team ha definito "molto sorprendente".. Migrazioni. Le differenze tra le diverse popolazioni di cani della Groenlandia, poi, hanno permesso di ricostruire anche i pattern di migrazione degli Inuit, e persino l'ordine in cui le diverse regioni del Paese sono state colonizzate quasi 1.000 anni fa. Il risultato più interessante è che gli Inuit e i loro cani sono arrivati in Groenlandia passando dal Canada circa 200 anni prima di quanto si pensasse finora. I risultato dello studio, dicono gli autori, sono fondamentali per preservare l'unicità genetica della razza, e magari "rimpolpare" la popolazione esistente..