Le mostre di novembre 2025 da vedere in Italia

  • Postato il 28 ottobre 2025
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  • Di SiViaggia.it
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La fotografia è arte in quanto, come la pittura e la scultura, è capace di comunicare emozioni, storie e concetti, senza bisogno di parole. E alla fotografia sono dedicate tantissime mostre nel mese di novembre in Italia. Dal grande Ferdinando Scianna al genio di Helmut Newton fino allo sguardo femminile attraverso il personalissimo obiettivo di Vivian Maier e Margaret Bourke-White, gli appuntamenti non mancano.

Ma prendono il via anche importanti appuntamenti, in previsione del Natale 2025 e delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 con mostre imperdibili. Non mancano i grandi Maestri e le importanti opere esposte nei musei più importanti d’Italia. Ecco la nostra selezione.

Da Picasso a Van Gogh a Treviso

Dal 15 novembre 2025 al 10 maggio 2026, il Museo Santa Caterina di Treviso ospita la grande mostra di autentici capolavori: 60 quadri dal prestigio altissimo che propone i capolavori del XIX e XX secolo provenienti dal Toledo Museum of Art, in Ohio. Saranno esposte opere di Matisse, Bonnard, De Chirico, Modigliani, Berthe Morisot, Van Gogh, Camille Pissarro, Gauguin, Cézanne, Caillebotte, Renoir, Sisley, Pierre-Auguste Renoir, Edouard Manet, Edgar Degas e uno splendido Picasso.

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@Toledo Museum of Art
Claude Monet, Ninfee, 1914-1917

Lorenzo Lotto a Milano

Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita, dal 28 ottobre 2025 al 1° febbraio 2026, la Natività di Lorenzo Lotto, in arrivo dalla Pinacoteca Nazionale di Siena. L’opera, realizzata dall’artista definito “il genio inquieto” del Rinascimento per la sua straordinaria originalità, è al centro dell’esposizione giunta alla 17^ edizione dell’iniziativa. Ai ipotizza che la tavola sia appartenuta in origine alla collezione Gonzaga di Mantova saccheggiata nel 1630 durante la guerra dei Trent’Anni. In quella occasione, alcune opere, sottratte dal capitano Piccolomini sarebbero giunte a Siena.

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@Siena, Pinacoteca Nazionale
Lorenzo Lotto (Venezia, 1480 circa – Loreto, Ancona, 1557 circa)

Vivian Maier a Roma

Inaugura il nuovo Museo del Genio di Roma la mostra “Vivian Maier. The Exhibition”, dedicata alla più amata fotografa americana, scoperta solo dopo la sua morte e oggi celebrata nei più importanti musei del mondo, di cui si festeggia il centenario della nascita. Oltre 200 opere dei suoi scatti più celebri e intensi in mostra. Per la prima volta dalla sua costruzione negli Anni ’30, l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, un edificio di oltre 4.000 metri quadrati, riapre al pubblico nella nuova veste di grande centro culturale, che ospiterà importanti esposizioni. In contemporanea, infatti, a partire dal 31 ottobre 2025 e fino al 15 febbraio 2026, ospiterà anche la mostra “Pop Air”, una selezione iconica e site specific delle opere di uno degli artisti più versatili e brillanti del panorama italiano, Ugo Nespolo.

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©Estate of Vivian Maier, Courtesy of Maloof Collection and Howard Greenberg Gallery, NY
Vivian Maier, Self-Portrait, New York, NY, 1953

Atleti olimpici a Chiavenna (SO)

Tra le prime manifestazioni che accompagnano l’attesa dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026, a Chiavenna, in Valtellina, è stata inaugurata la mostra “Atleti valtellinesi e atleti azzurri ai Giochi Olimpici – La magia di un’emozione, la sfida di un sogno”, allestita nell’ex Convento dei Cappuccini. Promossa dalla Provincia di Sondrio con APF Valtellina e Camera di Commercio, l’esposizione celebra la storia sportiva locale e nazionale, rendendo omaggio agli atleti valtellinesi che, negli ultimi cento anni, hanno portato i colori italiani sul palcoscenico olimpico. La mostra resterà aperta fino al 26 novembre, con ingresso libero. La mostra proseguirà a Madesimo a partire dal 29 novembre, presso la presso la Sala Carducci della Palazzina Servizi, dove resterà per un paio di mesi.

Scianna a Castiglia di Saluzzo (CN)

Dal 24 ottobre 2025 al 1° marzo 2026, l’antica fortezza e residenza marchionale, oggi spazio museale e luogo del contemporaneo, ospita la personale di Ferdinando Scianna, primo fotografo italiano a essere annoverato tra i membri della prestigiosa agenzia internazionale Magnum Photos e uno dei protagonisti assoluti della fotografia del Novecento. La mostra, dal titolo “Ferdinando Scianna. La moda, la vita”, curata da Denis Curti, esplora, per la prima volta, uno dei capitoli meno noti della carriera di Scianna: la moda. Un ambito che l’autore affronta con il suo linguaggio da fotogiornalista, scardinando ogni estetica patinata a favore di una narrazione più umana. Scianna porta la moda fuori dalle passerelle e dentro la vita, restituendo immagini che sono insieme documento e poesia, verità e immaginario. Il percorso espositivo presenta oltre 90 fotografie.

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©Ferdinando Scianna
Ferdinando Scianna: Monica Bellucci, Palermo 1991

Margaret Bourke-White a Reggio Emilia

La Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia presenta la mostra “Margaret Bourke-White. L’opera 1930-1960”, in programma dal 25 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026 nelle sale affrescate dei Chiostri di San Pietro. Un percorso affascinante che, attraverso oltre 120 fotografie, ripercorre il lavoro, la vita e l’esperienza umana di una testimone instancabile del suo tempo e pioniera capace di superare barriere e confini di genere. Dalla copertina del primo numero della leggendaria rivista Life (1936) agli iconici ritratti a Stalin e a Gandhi fino ai servizi realizzati durante la Seconda guerra mondiale in Unione Sovietica, Nord Africa, Italia e Germania, dove documenta l’entrata delle truppe statunitensi a Berlino e gli orrori dei campi di concentramento. Suddivisa in sei sezioni tematiche, l’esposizione ripercorre, oltre alle tappe salienti della carriera di Margaret Bourke-White, anche la profonda umanità e l’incredibile forza del suo carattere.

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@Margaret Bourke-White/The LIFE Picture Collection/Shutterstock
Margaret Bourke-White, Soldato americano chiacchiera con una ragazza tedesca che prende il sole nella Berlino del dopoguerra. Germania, 1945

Mina e la Moda a Parma

A sessanta anni dal primo Carosello Barilla con Mina che fece da testimonial, la Fondazione Magnani-Rocca dedica a questo straordinario sodalizio una nuova, speciale sezione della mostra ‘Moda e pubblicità in Italia 1950-2000’, allestita fino al 14 dicembre nella Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo a Parma, esponendo una selezione di abiti e filmati provenienti dall’Archivio Storico Barilla, in omaggio al ruolo d’eccezione che la cantante ebbe nel campo della moda e della sua promozione. Raffinatissima quanto popolare trasformista, ogni volta si presentava al pubblico con abiti, acconciature e maquillage sorprendenti, spesso anticipando o dettando le tendenze. La sezione dedicata a Mina si aggiunge alla mostra dedicata all’evoluzione della promozione pubblicitaria in Italia nel settore della moda nel corso della seconda metà del Novecento, allestita alla Fondazione Magnani-Rocca nei saloni contigui a quelli che ospitano permanentemente opere capitali di Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Renoir, Monet, Cézanne, Morandi e molti altri.

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@Archivio Storico Barilla, Parma)
Un’immagine di Mina, Carosello Barilla “Ti aspetterò”

Wildlife Photographer of The Year a Milano

Dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026 il Museo della Permanente ospita i cento scatti premiati alla 61ª edizione del Wildlife Photographer of the Year, il concorso indetto dal Natural History Museum di Londra che è un omaggio allo spettacolo della natura. La mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo, in contemporanea al Natural History Museum di Londra, comprende immagini presentate su grandi light panel che le rendono ‘vive’, offrirà al pubblico un viaggio mozzafiato, a partire dallo scatto di Wim van den Hee, vincitore del premio WPY 2025: una iena spettrale in una città mineraria abbandonata.

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©Wim van den Heever - Courtesy Wildlife Photographer of the Year
“Ghost Town Visitor”, lo scatto vincitore del premio Wildlife Photographer of the Year 2025

Giovanni Segantini a Bassano del Grappa (VI)

Dal 25 ottobre 2025 al 22 febbraio 2026, i Musei Civici di Bassano del Grappa presentano la grande mostra che, a oltre dieci anni dall’ultima esposizione italiana dedicata a Segantini, celebra l’opera di uno dei massimi esponenti del Divisionismo, tra i più sensibili osservatori del mondo naturale e impareggiabile cantore della montagna quale luogo fisico e simbolico. Un centinaio di opere provenienti dalle principali collezioni pubbliche e private italiane ed europee – dal Musée d’Orsay al Rijksmuseum di Amsterdam –, alcune delle quali rintracciate a distanza di oltre un secolo dalla loro realizzazione, definiscono un percorso espositivo diviso in quattro sezioni e in tre focus tematici che, a partire dall’esordio a Brera, inquadreranno gli snodi più importanti della vicenda biografica di Segantini, mettendo allo stesso tempo in luce la straordinaria evoluzione della sua pittura.

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©Segantini Museum St. Moritz - Deposito della Fondazione Otto Fischbacher Giovanni Segantini
Giovanni Segantini, Ritorno dal bosco,1890

Helmut Newton a Caraglio (CN)

La mostra “Helmut Newton. Intrecci”, allestita nel Filatoio di Caraglio, antico setificio seicentesco tra i più importanti d’Europa, riunisce oltre cento fotografie realizzate dall’artista nel corso della sua carriera, incluse immagini inedite frutto della collaborazione di Newton con brand di fama internazionale. La complicità con modelle come Monica Bellucci, Kate Moss, Carla Bruni ed Eva Herzigová, unita alla fiducia conquistata da parte di stilisti, riviste e brand internazionali, gli ha permesso di ridefinire i canoni della fotografia patinata, modificandola in un linguaggio teatrale ed evocativo. Newton era infatti noto per trasformare camere d’albergo, teatri, musei e altri spazi urbani di città come Venezia, Monaco, Parigi, in ambienti essenziali per immagini accuratamente inscenate. La mostra dura fino al 1° marzo 2026.

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©Helmut Newton Foundation
Uno scatto di Helmut Newton per il Calendario Lavazza del 1994, Monaco 1993
Autore
SiViaggia.it

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