Le mostre da non perdere a Praga nell’estate 2025
- Postato il 4 luglio 2025
- Fotografia
- Di Artribune
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Fotografia, pittura, design. I musei e le istituzioni di Praga offrono una grande varietà di mostre per riflettere sulla società da molteplici punti di vista, con un focus su quello femminile. Di seguito, una selezione degli appuntamenti più importanti in città.
Niccolò Lucarelli
Fred Kramer al Museum of Decorative Arts
La prima retrospettiva su Fred Kramer (1913–1994), il più affermato fotografo pubblicitario ceco degli Anni ’50-’80, attinge alla vasta collezione oggi conservata al Museum of Decorative Arts. Kramer si dedicò alla fotografia documentaristica sociale sin dagli Anni Trenta, eccellendo soprattutto nella fotografia in studio, combinando l’eredità dell’arte d’avanguardia con le strategie commerciali dell’epoca. Dagli Anni ’50 collaborò con aziende attive all’estero (Skloexport, Centrotex, Kovo e altre) e con il magazzino di Stato House of Fashion. Il fulcro della mostra è la sua produzione fotografica degli Anni Sessanta, quando fu uno dei pochissimi a realizzare anche fotografie a colori e a collaborare con importanti grafici. Divenne noto soprattutto per la sua Madonna di Košíře, una precedente fotografia pubblicitaria che fu scelta negli Anni Ottanta come logo dai giovani editori della rivista culturale underground Revolver Revue.
Fino al 27 luglio 2025
Photo: Fred Kramer
Museum of Decorative Arts in Prague
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Il rapporto tra uomo e natura nell’arte tra gli Anni ‘30 e ‘70 alla Galleria Nazionale di Praga
La mostra Silent spring. Art and nature 1930-1970 esamina il rapporto tra uomo e natura attraverso opere d’arte dagli Anni ’30 all’inizio della “normalizzazione” degli Anni Settanta, concentrandosi sulla ricerca di forme astratte organiche nella scultura, emerse per la prima volta nel Surrealismo, prima della Seconda Guerra Mondiale e, successivamente, nella scultura degli Anni ’60. Prendendo il titolo dall’influente libro di Rachel Carson, che per prima ha delineato l’impatto ambientale dell’uso di pesticidi, la mostra pone l’accento sulla scultura cecoslovacca di quei decenni. Da una prospettiva contemporanea, il fenomeno dell’astrazione organica è legato alle odierne domande eco-futuristiche: la vita come la conosciamo sarà ancora possibile domani? Questo aspetto attuale della riflessione è ulteriormente evidenziato attraverso interventi di artisti contemporanei. Sono esposte quasi 100 opere di oltre 40 artisti provenienti dalle collezioni della Galleria Nazionale di Praga, insieme a opere provenienti da gallerie regionali e istituzioni straniere di Polonia, Slovacchia e Germania, raramente esposte al pubblico.
Fino al 31 agosto 2025
Silent spring. Art and nature 1930-1970
National Gallery Prague – Trade Fair Palace
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Pavel Jasanský alla House of Photography della Prague City Gallery
Laureato in geologia, Pavel Jasanský (1938–2021) si dedicò alla fotografia a cavallo tra gli Anni ’50 e ’60, e si distinse come fotografo dotato di eccezionale empatia e intuizione già nella serie Paristory (1967-1976). Applicò queste qualità anche alla fotografia documentaria indipendente, con la quale ritrasse i micromondi carichi di emotività di istituzioni e ospedali, cimiteri e carnevali. Il suo lavoro documentaristico fu poi pubblicato nel libro Město (La città), originariamente concepito insieme a Vladimír Birgus e ai poeti Petr Cincibuch, Jaromír Pelc e Josef Šimon. Nel ciclo Nuovo Paesaggio, Nuovi Abitanti (1985-1990), che potrebbe essere descritto come un “documentario soggettivo”, mostra inavvertitamente la fase del “socialismo in decadenza”, spesso citando assurdi fantasmi della civiltà e dei media. Ma il ciclo racconta anche lo stato d’animo di un individuo sensibile al culmine della modernità, sopraffatto da informazioni visive che si ramificano e si sovrappongono in connessioni quasi allucinogene. Il capitolo finale dell’opera di Jasanský è un progetto che conclude i suoi legami e le sue collaborazioni personali durati una vita: Signed Photos (1965-2015) è un album completo di foto di contemporanei di Jasanský, che spaziano da familiari e vicini di casa ad amici e colleghi, fino a celebrità internazionali.
Fino al 31 agosto 2025
Pavel Jasanský
Prague City Gallery – House of Photography
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Czech Design Week 2025
Il festival di design contemporaneo Czech Design Week 2025 si terrà non solo nella Sala Espositiva Mánes, ma anche, per il secondo anno consecutivo, al Palazzo Clam-Gallas. Per la prima volta, il festival si espanderà anche negli spazi pubblici della città, con l’ingresso del leggendario Café Slavia. Mentre Mánes presenterà mostre collettive e le novità di creativi, studenti, aziende e studi, il Palazzo Clam-Gallas ospiterà mostre che uniscono il design all’arte. Il festival offre una panoramica unica degli sviluppi attuali nel design, insieme a un programma giornaliero di eventi collaterali incentrati su temi di attualità molto sentiti nel mondo del design e della cultura. Come negli anni precedenti, il programma della Czech Design Week prevede conferenze tematiche, dibattiti, proiezioni e incontri che collegheranno il design a questioni urgenti del nostro tempo, dall’intelligenza artificiale al ruolo dell’arte nello spazio pubblico, fino all’esplorazione di come il design possa essere un mezzo per prendersi cura della società e di noi stessi.
Fino al 14 settembre 2025
Czech Design Week
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L’arte della coppia Hartung-Bergman in mostra alla Kunsthalle Praga
La mostra And We’ll Never Be Parted fa luce su una delle coppie di artisti più singolari e radicali del XX Secolo: l’arte di Anna-Eva Bergman e Hans Hartung sarà presentata insieme per la prima volta in una grande mostra che esplora l’intera portata delle loro vite e delle loro pratiche artistiche, attraverso oltre 300 opere: dipinti, rari bozzetti, fotografie, oggetti di studio, oggetti personali, corrispondenza e opere d’arte che la coppia si è regalata. Sviluppata in collaborazione con la Fondation Hartung-Bergman di Antibes, la mostra offre uno sguardo intimo su un dialogo artistico decennale, plasmato da separazioni, ricongiungimenti e una duratura affinità creativa. Hartung fu determinante nello sviluppo dell’astrazione gestuale e le sue opere espressive sono in netto contrasto con le composizioni luminose di Bergman, ispirate ai paesaggi e alle forme naturali. Le loro visioni erano plasmate dai quattro elementi – aria, fuoco, pietra, acqua – e da una comune fascinazione per lo spazio cosmico, l’armonia musicale e l’ordine architettonico. Il pubblico potrà apprezzare non solo importanti opere che coprono un arco temporale di sei decenni, ma anche fotografie, lettere, strumenti di studio e materiale d’archivio che raccontano il mondo interiore dei due artisti.
Fino al 10 ottobre 2025
And We’ll Never Be Parted
Kunsthalle Praha
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L’arte al femminile al centro di una grande mostra alla National Gallery Prague
La mostra Women artists 1300-1900 presenta l’opera artistica femminile in Europa centrale, nei Paesi Bassi e in Italia, dal Medioevo alla fine del XIX Secolo, svelando una dimensione meno nota della storia dell’arte. Particolare attenzione sarà dedicata alla descrizione dell’ambiente in cui le artiste lavorarono, alle relazioni e alle influenze sociali che plasmarono il loro lavoro e ai temi che le donne esplorarono nella loro arte. Fra il 1300 e il 1900, le artiste ottennero gradualmente accesso alle accademie d’arte e nel tempo le artiste presero sempre più il controllo della propria carriera, affermandosi professionalmente e socialmente. Tuttavia, solo poche riuscirono a gestire uno studio d’arte come i colleghi maschi. Il tema della mostra indaga come il genere abbia influenzato l’espressione artistica e abbia storicamente limitato le opportunità delle donne, ma il talento, anche se spesso a posteriori, è sempre stato riconosciuto. Fra le storie personali raccontate in mostra, anche quelle delle pittrici del Rinascimento, molte delle quali furono vittime di violenza e intrighi; la crudeltà che subirono si rifletteva spesso nelle loro opere artistiche.
Fino al 2 novembre 2025
Women artists 1300-1900
National Gallery Prague – Waldstein Riding School
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Al DOX Centre for Contemporary Art la prima mostra in Repubblica Ceca su David Lynch
Per la prima volta in Repubblica Ceca, una mostra presenta l’opera artistica di David Lynch, un’icona del cinema mondiale, le cui opere non erano mai state esposte in modo esaustivo nel Paese. Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con lo studio parigino Item éditions e la Pace Gallery di Los Angeles, è concepito come una retrospettiva della produzione artistica di Lynch, con particolare attenzione alle sue opere più recenti degli ultimi sette anni. La gamma espressiva di Lynch è molto diversificata, avendo spaziato nel disegno, nella pittura, nella fotografia, nelle tecniche di stampa, nel design e nell’animazione per quasi sei decenni; tutti questi ambiti saranno presenti in mostra in sezioni rappresentative, tra cui cortometraggi sperimentali. La mostra non è strutturata cronologicamente, ma segue specifici collegamenti formali o tematici che, tra le altre cose, caratterizzano l’opera di Lynch. Il progetto include anche eventi collaterali a carattere musicale, cinematografico e letterario.
Fino al 2 febbraio 2026
David Lynch: up in flames
DOX Centre for Contemporary Art
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Praga festeggia il centesimo compleanno di Stanislav Kolíbal al Museum Kampa
La mostra è un omaggio all’imminente centesimo compleanno dell’artista, che festeggerà a dicembre. L’allestimento verrà rinnovato nel corso della durata per presentare le opere di Stanislav Kolíbal nel modo più ampio possibile, in dialogo con la collezione permanente dei dipinti di František Kupka, sebbene il legame tra le astrazioni di Kupka e le opere di Kolíbal non sia diretto. Tuttavia, Kolíbal, come Kupka, è uno dei grandi artisti di caratura mondiale di origine ceca; fra il 1960 e il 1970 fu membro del gruppo artistico UB 12, di cui fu co-fondatore. Espose le sue opere dal 1943, in modo indipendente dal 1949. Iniziò come pittore, illustratore, tipografo e scenografo, negli Anni ’60 iniziò a realizzare oggetti spaziali astratti, cosa che fa ancora oggi. Negli anni successivi si dedicò anche alla grafica. La sua opera è annoverata tra i fondamenti dell’arte ceca moderna. Figura di spicco del gruppo UB 12, che ebbe un ruolo importante negli Anni ’60, il suo linguaggio è la geometria, mentre il suo tema predominante è il rapporto tra illusione e realtà. Nel tempo, la sua pratica artistica è diventata una meditazione sui problemi generati dalla presenza dell’uomo sulla Terra.
Fino al 28 febbraio
Stanislav Kolíbal
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L’articolo "Le mostre da non perdere a Praga nell’estate 2025 " è apparso per la prima volta su Artribune®.