Le mosse di Merz per blindare il nuovo governo. Ecco tutti i ministri
- Postato il 5 maggio 2025
- Esteri
- Di Formiche
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Prima dell’accordo in sé tra Cdu-Csu e Spd spicca un elemento nel nuovo governo tedesco guidato dal conservatore Friedrich Merz: l’idea di coagulare persone fidate nei ruoli chiave, come esteri, cancelleria ed economia, per evitare il controcanto che ha caratterizzato il socialista Olaf Scholz con due ministri verdi come Baerbock e Habeck. Così si spiegano molte delle scelte, a partire dal Fazzolari tedesco, Thorsten Frei, fino al nuovo titolare degli esteri, il 60enne (e amico stretto di Merz) Johann Wadephul. Ma figurano anche conferme come Pistorius alla difesa e scommesse, come alcuni volti della Spd che già studiano da possibili candidati cancellieri nel 2029. Nel mezzo delle nomine ci sono i dossier su cui i nuovi ministri sono già al lavoro, su tutti il bilancio tedesco, la crisi dell’automotive, l’energia e la difesa, con una particolarissima attenzione alla guerra in Ucraina, alle relazioni geopolitiche con la Cina e ai rapporti con l’amministrazione Trump.
Qui Cdu
Agli esteri va Johann Wadephul, stretto amico di Merz e quindi in discontinuità con il duo non sempre allineato Scholz-Baerbock. Dotato di un profilo pro Nato, pro Ue e pro Ucraina, definisce Mosca un nemico e annuncia di voler sostenere Kyiv a cui offrirà “l’opportunità essere su un piano di parità con la Russia”. Ritiene urgente un maggiore impegno in seno all’alleanza atlantica e all’amministrazione Trump dice “che è nel loro interesse avere un’Ucraina forte nella Comunità europea”. Spiccatamente atlantista, è a capo della Delegazione tedesca presso l’Assemblea Parlamentare della Nato, membro della Commissione Politica per i Partenariati Nato, della Sottocommissione per le Relazioni Transatlantiche, del Consiglio Interparlamentare Georgia-Nato. Ha già incontrato a Bruxelles nei giorni scorsi il Segretario Generale della Nato Mark Rutte e i suoi omologhi italiano e inglese, oltre a prendere parte alle esequie di papa Francesco a Roma.
Anche all’energia c’è un cambio radicale: si passa infatti dal verde Robert Habeck alla 51enne Katherina Reiche, già ceo di Westenergie, il più grande operatore di reti elettriche in Europa. Deputata dal 1998, ha lavorato a stretto contatto con i ministeri dell’Ambiente e dei Trasporti.
Ministro federale per gli affari speciali e capo della Cancelleria federale sarà il 51enne Thorsten Frei, uno dei più stretti confidenti del cancelliere che avrà il compito di coprirgli le spalle. Già sindaco di Donaueschingen, una cittadina di circa 22.000 abitanti nel sud-ovest del Baden-Württemberg, è considerato una sorta di “Fazzolari” di Merz per via del suo ruolo di profondo studioso e di gestore delle possibili fronti di crisi. Intende “risolvere i problemi in anticipo, prima che degenerino in qualcosa di più grande”.
Indossa sempre una Stella di David dal 7 ottobre 2023 la nuova ministra della famiglia Karin Prien, nata nei Paesi Bassi ma con entrambi i suoi nonni ebrei, costretti a fuggire dalla follia nazista. Un giornalista conservatore e amante dell’opera va alla cultura: è Wolfram Weimer, altro amico di Merz con cui condivide i fine settimana a base di sport, già caporedattore di Die Welt e Focus e fondatore della rivista Cicero.
Qui Csu
La Csu esprime il titolare degli interni, Alexander Dobrindt, alle prese con le politiche migratorie oggetto di una specifica iniziativa dell’unione basata su norme più stringenti come i respingimenti alle frontiere, il taglio dei sussidi sociali per i richiedenti asilo, più espulsioni anche verso l’Afghanistan e la Siria, oltre ad un’attenzione al modello-Albania adottato dall’Italia. Un 60enne maestro macellaio va all’agricoltura per volontà espressa di Markus Soder: si tratta di Alois Rainer, figlio e fratello di due ministri. Allo spazio la 47enne Dorothee Bär, che dovrà gestire i numerosi finanziamenti destinati alla Baviera come polo high-tech.
Qui Spd
La prima notizia è la conferma di Boris Pistorius, già alle prese con il dossier difesa nell’ultimo governo alla luce del maxi piano di rinnovamento da 100 miliardi annunciato dopo la guerra in Ucraina e, a maggior ragione ora, che si discute di RearmEu. Non semplice il suo ruolo in un Paese attento ai dettagli, come il reclutamento del personale e il concetto di “difesa totale”, che dovrà passare gioco forza per una battaglia contro gli sprechi vista la mole di denaro stanziata.
All’ambiente va il banchiere 49enne Carsten Schneider, piuttosto inesperto nel settore pur essendo deputato dal 1998, per questa ragione sarà affiancato da un tutor come Jochen Flasbarth, che in precedenza ricopriva questo incarico presso il ministero dell’Ambiente, che sarà Segretario di Stato.
Il nuovo ministro per la cooperazione allo sviluppo è l’irachena Reem Alabali-Radovan, già Commissaria per l’integrazione nel governo del Primo Ministro del Meclemburgo-Pomerania. Allo sviluppo urbano la Spd porta in dote a Merz la 37enne Verena Hubertz, tenace già vice capogruppo al Bundestag, che lo scorso anno ha fatto approvare l’accordo Ceta di libero scambio con il Canada, osteggiato dalle sinistre. Particolarmente sensibile al mondo delle imprese per aver fondato una start-up, è vista come il trade union socialista con un settore altamente in difficoltà come qello degli alloggi e delle costruzioni.
Alle finanze il 47enne Lars Klingbeil, che già studia da leader del suo partito per il 2029 pur tra le critiche per la mediocre performance elettorale. Dovrà lavorare pancia a terra contro le scarse aspettative di crescita che hanno smorzato le prospettive di fatturato. La prima mossa che dovrà fare è la presentazione della bozza di bilancio 2025, mentre il primo evento pubblico di un certo peso è già alle porte: il 20 maggio si svolgerà a Banff la riunione di gruppo dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G7.
Alla giustizia l’esperta Stefanie Hubig, già alla guida del dipartimento penale prima di ricoprire per ben due anni la carica di Segretario di Stato sotto il ministro Heiko Maas. Al lavoro Bärbel Bas, già presidente del Bundestag e considerata il volto nuovo della Spd per il dopo Scholz: tra i principali dossier che dovrà affrontare, ve ne sono alcuni molto delicati, visti i rapporti tra gli alleati (e le diverse posizioni), come la pensione di maternità e l’aumento del salario minimo a 15 euro.