Le lucciole brillavano già 100 milioni di anni fa
- Postato il 16 novembre 2024
- Di Focus.it
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Le lucciole sono tristemente sempre più rare nelle nostre città, lo spettacolo delle loro luci che illumina la notte sempre più difficile da osservare. L'inquinamento, luminoso e non solo, rischia di far scomparire questi insetti, tutti membri della famiglia Lampyridae.
Sarebbe un dramma, soprattutto se si considera da quanto tempo le lucciole brillano nel buio: stando a uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B: Biological Sciences si tratta di quasi 100 milioni di anni. La ricerca descrive uno straordinario fossile ritrovato nel Myanmar, che attualmente risulta il più antico esempio di lucciola bioluminescente mai scoperto.. Un tesoro nell'ambra. Oggi esistono circa 2.500 specie di lucciole, diffuse su tutto il pianeta. Sappiamo come funziona la loro bioluminescenza: la luce viene emessa al livello dell'addome e serve sia per attirare i potenziali partner, sia per mettere in guardia i predatori.
Quello che ancora non sappiamo è come esattamente questi insetti abbiano sviluppato questa capacità: il fossile ritrovato nel Myanmar potrebbe aiutarci a risolvere la questione. Si tratta di un esemplare di una specie battezza Flammarionella hehaikuni, il cui corpo perfettamente conservato è stato ritrovato in un pezzo di ambra che risale a 99 milioni di anni fa, durante il Cretaceo.. L'evoluzione delle lanterne. Come detto, Flammarionella è stata scoperta nel Myanmar, che è noto per i suoi depositi di ambra. Si tratta del secondo fossile di lucciola scoperto nella regione nel giro di pochi anni, dopo Protoluciola albertalleni.
L'aspetto interessante del nuovo fossile è che la struttura della sua "lanterna" è diversa da quella di Protoluciola, a dimostrazione che già durante il Cretaceo questi insetti stavano differenziando le loro fonti di luce: il prossimo passo sarà confrontare nel dettaglio le diverse strutture, per ricostruirne l'evoluzione e paragonarle con quelle delle lucciole attuali.
Di sicuro sappiamo che la bioluminescenza in questi insetti ha (almeno) un centinaio di milioni di anni: una ragione in più per proteggere quelle che ci rimangono..