Le location di Diabolik: Ginko all’Attacco – un viaggio nel noir italiano

Diabolik: Ginko all’attacco è il secondo capitolo della saga diretta dai Manetti Bros, dedicata al leggendario ladro mascherato interpretato questa volta da Giacomo Gianniotti al posto di Luca Marinelli nel primo film. Diabolik è ancora in fuga, braccato senza tregua dal tenace ispettore Ginko (Valerio Mastandrea), ma questa volta la caccia prende una piega più personale. Quando Ginko finisce nel mirino di Diabolik dopo un audace colpo, la tensione tra i due raggiunge nuovi livelli.

In un crescendo di trappole, inganni e inseguimenti mozzafiato, l’ispettore è disposto a tutto pur di fermare il criminale che da anni sfugge alla giustizia. Al centro del conflitto, le donne che li accompagnano: la misteriosa Eva Kant (Miriam Leone), alleata e amante di Diabolik, e la risoluta Altea (Monica Bellucci), compagna di Ginko. Tra colpi di scena, maschere e tradimenti, il film porta avanti il duello psicologico tra bene e male, in un’Italia noir sospesa tra realtà e finzione.

Dove è stato girato

Le location in Diabolik: Ginko all’Attacco non sono solo sfondi, ma veri protagonisti che amplificano la tensione narrativa. L’ambientazione noir, fatta di luci e ombre, città che nascondono segreti e angoli di mistero, crea un’atmosfera coinvolgente che trasporta lo spettatore direttamente nel mondo di Diabolik. Le ambientazioni del film sono scelte con cura per evocare il clima delle storie originali del fumetto, combinando elementi realistici e fantastici. Ogni location riflette aspetti diversi dei personaggi e della trama, rendendo Diabolik: Ginko all’Attacco un’opera che affascina non solo per la sua azione ma anche per la sua estetica visiva.

Diabolik 2
Fonte: Ufficio stampa
Valerio Mastandrea in Diabolik 2

Bologna Clerville

Bologna si trasforma nuovamente nella città immaginaria di Clerville. Tra inseguimenti ad alta tensione e sparatorie, le riprese coinvolgono luoghi come via Marconi, piazza dei Martiri, via dei Mille e via Don Minzoni, regalando un’atmosfera urbana intensa e dinamica. Dalle riprese aeree effettuate con un drone emerge anche il suggestivo tratto della Nuova Porrettana, che collega la frazione di Borgonuovo al cuore di Sasso Marconi, dove l’ispettore Ginko, a bordo di una Citroën Pallas, si muove nel suo incessante inseguimento.

La città di Diabolik è una metropoli dallo stile europeo, con forti richiami a Milano e Genova, città italiane ricche di storia e atmosfera. Le vie strette, i ponti, e le piazze cittadine sono luoghi chiave per gli inseguimenti e i colpi del protagonista.
Uno dei luoghi più iconici è la villa segreta di Diabolik, nascosta tra le montagne. Questa location rappresenta il rifugio perfetto per il ladro, con tecnologie avanzate e passaggi segreti che riflettono l’ingegno del personaggio.

Una Milano metropolitana

Il confronto tra la Clerville ricostruita a Bologna e le scene girate nel centro di Milano è quasi impercettibile: quest’ultima ha offerto location iconiche come via Larga, piazza della Scala e piazza Edison, come arterie principali di Clerville, adattandosi perfettamente alle esigenze narrative. È curioso notare che in Piazza Affari, per esigenze di scena e per non distogliere troppo l’attenzione, il celebre “Dito” di Maurizio Cattelan non era presente o è stato rimosso digitalmente in alcune inquadrature per mantenere l’atmosfera “classica” del fumetto. Piazza Giuseppe Missori è stata scelta per ospitare la facciata dell’Hotel Excelsior, l’albergo di lusso dove alloggia Eva Kant. Infine un dettaglio più sottile ma molto evocativo riguarda la facciata della Casa degli Omenoni sempre a Milano, con i suoi “telamoni” (le grandi statue che sorreggono il balcone).

L’eleganza di Trieste

Anche Trieste torna protagonista con riprese nel celebre Caffè San Marco di via Battisti 18, in corso Italia e in piazza della Borsa, teatro di uno spettacolare inseguimento tra le auto della polizia guidate dall’ispettore Ginko (Valerio Mastandrea) e la leggendaria Jaguar E-Type di Diabolik. Anche altre località del Friuli Venezia Giulia sono state coinvolte, come Muggia, il Ponte Romano di Premariacco, Portopiccolo e il Monte San Michele a Gorizia.

Trieste
Fonte: iStock
Lungo il Canal Grande a Trieste

Sulle coste del Lazio

Non mancano, infine, scorci del litorale laziale che fanno da sfondo a alcune scene, completando un viaggio visivo che attraversa diverse realtà italiane per dar vita al mondo oscuro e avvincente del celebre ladro. Il film Diabolik: Ginko all’Attacco, ispirato al celebre fumetto creato dalle sorelle Giussani, si distingue non solo per la trama avvincente e i personaggi iconici, ma anche per le sue suggestive location, che contribuiscono a creare quell’atmosfera noir tipica della serie.

La storia è ambientata in una città immaginaria che richiama l’Italia degli anni ’60 e ’70, caratterizzata da un mix di architettura moderna e classica, strade labirintiche e angoli oscuri. Questa ambientazione urbana è fondamentale per sottolineare il dualismo tra Diabolik, il ladro geniale, e il commissario Ginko, simbolo della legge e dell’ordine. Il quartier generale del commissario Ginko è un edificio austero e imponente, simbolo dell’autorità e della legge. Le scene in questura mostrano l’impegno del commissario nel catturare Diabolik, creando un contrasto visivo e tematico con la libertà del ladro. Il porto della città è spesso teatro di scambi misteriosi e fughe rocambolesche, con navi, container e banchine che aggiungono un tocco di suspense e pericolo.

 

Autore
SiViaggia.it

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