“Le diete iperproteiche non fanno bene, basta demonizzare carboidrati e zuccheri”: l’esperto mette in guardia sull’“ortoressia nervosa” e sui rischi dei trend alimentari

  • Postato il 6 dicembre 2025
  • Salute
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Adesso siamo nella fase delle super proteine, ho persino visto l’acqua proteica in vendita”. Per non parlare della demonizzazione di carboidrati, grassi, del glutine e del lattosio. Questa ossessione per ciò che mangiamo si chiama “ortoressia nervosa” e, in molti casi, si sta sostituendo all’anoressia generata dal mito della perfezione del corpo e dalle bufale rese virali dalla penetrazione dei messaggi in rete. Dal palco allestito nella sede dell’ambasciata italiana a Londra, un panel di esperti ha sfatato i tanti, troppi, falsi miti legati all’alimentazione e il prof. Luca Piretta, gastroenterologo e a lungo consulente Rai sul tema, non ha lasciato spazio a dubbi: “I macronutrienti non sono intercambiabili”. Il nuovo trend generato dall’ossessione per le proteine, stando all’analisi fornita dal professore, sarebbe il risultato di anni nei quali si è parlato male di zuccheri e grassi. “Ora ci sono rimaste solo le proteine – ha concluso – ma le letture molto commerciali, portate avanti da chi non conosce la scienza, non ci fanno bene”.

Più proteine del necessario

Per stare all’interno dei termini scientifici bisogna partire dal ruolo che ciascun macronutriente ha per il nostro organismo ed il mantenimento della nostra salute.
“Per effetto di cortocircuiti mentali ed informativi – ha chiarito Piretta – si sono fatti diventare zuccheri e grassi dei nutrienti pericolosi, ma il risultato più grave è che si danno più proteine del necessario”. La totale demonizzazione dei primi, insomma, rappresenterebbe un errore oltre che una risposta semplificata e drastica al necessario bisogno di diminuirne il consumo dopo anni di euforica abbondanza, altrettanto errata. “Le proteine hanno una funzione plastica – prosegue il ragionamento il professor Piretta – servono a costruire le strutture cellulari degli organi e sono funzionali a far funzionare i tessuti, lo scopo energetico è marginale”. Questo ruolo compete agli zuccheri, dei quali, dunque, non si può né si deve fare a meno. Stesso dicasi per i grassi “che hanno una funzione enorme perché le membrane delle cellule sono fatte di grassi, così come molti ormoni e le guaine delle fibre nervose”. Ridurre questi macronutrienti in maniera drastica o aumentarli “non è necessariamente positivo”.

Le parole di Roberta Re

Un esempio pratico: per un adulto di 70 kg, in media sono sufficienti 70 g di proteine al giorno, mentre oggi se ne danno molte di più. La corretta quantità dipende dallo stile di vita che si conduce, dall’attività che si svolge, “una dieta iper proteica obbliga il nostro organismo ad uno sforzo per smaltire le molecole tossiche delle proteine, cioè l’azoto”, quindi non esistono scorciatoie. “È necessario fare una netta distinzione tra ingredienti, cibo e dieta”, chiarisce Roberta Re, direttore Scientifico Cambridge Food Science. “Spesso si parla di zucchero o di grasso, ma quello che noi mangiamo sono alimenti come parte di una dieta: non è la torta di per sé, ma cos’altro mangio? Quante volte mangio questa torta?”. Insomma lo squilibrio nascerebbe se mangiassimo una torta ogni giorno senza stare attenti al bisogno di fibra e verdura. “Noi italiani, poi, abbiamo un dolce per ogni giorno del calendario” sorride. Ci sono molti, troppi miti in circolazione, c’è molta teoria, ma è la pratica quella che va tenuta in considerazione: “serve definire le nostre necessità per lo stile di vita che facciamo, perchè si può trovare un pezzettino di scienza o di ricerca che supporta ogni teoria, ma se lo estrapoli e dici tutti hanno le stesse necessità non è vero. Un influencer popolare su Tiktok può illuderti e farti credere che la tua convinzione sia supportata dalla ricerca, ma quell’assunto non è sempre valido per tutti”.

“Quando mangiamo siamo felici”

Il problema è la disinformazione – aggiunge Piretta – e con i social la possibilità di dare informazioni e dati sfugge al controllo e chiunque può dire cavolate, nessuno lo impedisce, così girano tante stupidaggini che se sono di successo diventano vere”. Ciò che è vero è che la salute non è solo quella fisica, ma anche psicologica: “quando mangiamo siamo felici – sottolinea il professore con aria bonaria – questo fa bene alle emozioni”. La dieta mediterranea, celebrata anche dall’Agenzia ICE nell’ambito degli eventi organizzati per la decima edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo, non è solo mangiare le cose giuste, ma è soprattutto “convivialità”. L’ossessione per le diete crea distorsioni, danni e falsi miti le cui vittime più fragili sono i giovani e gli incauti frequentatori dei social.

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Il Fatto Quotidiano

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