Le canzoni adesso le crea l’intelligenza artificiale: ecco le 5 migliori app da provare per fare musica con l’AI
- Postato il 26 dicembre 2024
- Tecnologia
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’intelligenza artificiale si sta gradualmente imponendo anche nel mondo della musica. Ebbene sì perché, oltre alle celebri ChatGPT e Gemini (per citare due tra le AI più utilizzate), ci sono tanti altri programmi di creazione che – in molti casi – aiutano a semplificare le attività svolte dagli utenti. Anche in ambito musicale si stanno affinando le tecniche di compositori elettronici che vanno ad aiutare o, in alcuni casi, ispirare i produttori e gli appassionati del settore nella creazione di tracce innovative. Tra le tante AI che stanno nascendo e migliorando, ce ne sono cinque che – ad oggi – si possono considerare “competitive”.
AIVA
Un paradiso per ogni aspirante beatmaker. AIVA è l’ideale per chi si vuole approcciare al mondo delle strumentali senza necessariamente avere troppa esperienza alle spalle. Le grafiche all’interno del compositore elettronico sono chiare e ben definite. Lo strumento consente sia di creare musica da zero, sia di “personalizzare” brani già esistenti nel programma. L’accesso ad AIVA è gratuito, anche se con qualche limitazione. L’utente non abbonato, infatti, potrà scaricare tre files da lui ideati al mese e, inoltre, le tracce concepite non potranno superare i tre minuti di durata. Tuttavia, pagando 15€ al mese, aumenteranno i download effettuabili. Attivando l’abbonamento “Pro Mensile” a 49€, la fruizione di AIVA può considerarsi professionale a tutti gli effetti: si potranno fare e scaricare progetti da 5 minuti e 30 secondi, avere un’intera – eventuale – monetizzazione garantita e 300 downloads al mese, il tutto senza doversi preoccupare dei processi di licenza musicale.
Soundful
Per gli appassionati di musica e non solo. Il generatore potenziato dall’AI, tramite un’iniziale breve serie di domande, permette all’utente di specificare la ragione per la quale sta per imbattersi nella creazione di suoni innovativi. Se c’è sicuramente chi è alla ricerca d’ispirazione artistica, non bisogna sottovalutare tante altre categorie di persone che vogliono trovare una musichetta convincente. Soundful permette di selezionare il settore d’interesse dell’utente, in modo tale da proporgli in anteprima delle possibili combinazioni che lo possano incuriosire. Ad esempio: se una persona ha appena inaugurato un’attività e vuole sponsorizzarne al meglio l’apertura, Soundful è in grado di consigliare delle canzoncine apposite.
Suno
L’intelligenza artificiale sarà in grado di creare canzoni ad hoc sulle nostre foto e video. In che modo? Grazie alla nuova funzionalità “Suno Scenes”, dopo pochi secondi che l’utente ha caricato nel sistema un contenuto da lui precedentemente realizzato (come foto o video), l’AI svilupperà una colonna sonora pensata appositamente per quel determinato scatto. Suno Scenes capirà le emozioni espresse nelle immagini e, elaborando l’input ricevuto, offrirà una canzone che risulterà essere in linea con ciò che suscitato dalla foto selezionata dall’utente. Attualmente Suno Scenes è disponibile solo negli Stati Uniti per iPhone, anche se la versione Android è in fase di sviluppo. Con Suno è possibile sperimentare generi che vanno dal metal, al rock fino al rap. In base al prompt fornito dagli utenti, il programma fornirà testi in linea con la richiesta effettuata. Le voci dei “cantanti artificiali” non sono perfette ma si stanno sempre più avvicinando ad una marcata somiglianza con gli artisti reali, specialmente con chi usa l’auto-tune nei brani.
Boomy
Anche le richieste azzardate non appaiono poi così lontane. Il rap non è un genere facile da imitare, anche artificialmente. La sfida lanciata per l’AI di Boomy, era quella di replicare i testi di due famosi rapper italiani. Oltre agli incastri presenti nei brani, il sistema doveva riconoscere sporche, doppie e ritornelli (tutti segnalati nel prompt). Il risultato non è stato generalmente esaltante ma, considerando la difficoltà d’esecuzione, ci sono state alcune parti della canzone in cui l’AI ha risposto in modo notevole. È bene specificare che, testi della lunghezza originale di tre minuti, sono stati elaborati e “rivisitati” dal programma in pochi secondi. Oltre a basi che abbracciano l’hip hop, con Boomy si possono sperimentare strumentali provenienti da tutti i generi musicali.
Soundraw
Centinaia di combinazioni possibili per ottenere un beat perfetto. Si passa dal pop, al funk fino ad arrivare a generi più “recenti” come la trap ma, soprattutto, la drill. Le combinazioni per ottenere suoni innovativi sono tutte da scoprire. Nota dopo nota, basso dopo basso. Quando si genera un suono (o ne si sceglie uno preimpostato), in fondo alla schermata, compare l’intera frequenza con annesse possibilità di modifica. Il mixer, presente a sinistra nella “barra di selezione dei suoni”, permette di modificare l’intensità della base fino a quel momento ideata. Dall’inizio alla fine, la strumentale è divisa in frame da 6-7 secondi l’uno; al loro interno si può intervenire a piacimento, cambiando i suoni. Si può passare da un’intensità “quiete”, ad una “media”, fino ad arrivare a quella “estrema” (e viceversa). Per avere un’esperienza più completa di produzione musicale, Soundraw offre diversi pacchetti d’abbonamento. Il più economico, quello da 16.99€ al mese, serve ai creator per avere background sonori illimitati da scegliere per i loro contenuti. Il più costoso, da 49.99€ al mese, permette di distribuire le creazioni degli utenti anche su piattaforme come Spotify e di mantenere l’intera somma delle – eventuali – royalties generate.
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