Le buche in spiaggia hanno causato più vittime degli attacchi di squali

  • Postato il 11 luglio 2025
  • Cronaca
  • Di Blitz
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Negli Stati Uniti, le morti provocate da buche e tunnel scavati nella sabbia — una pratica comune e apparentemente innocua — risultano essere più frequenti degli attacchi mortali di squali. È quanto emerge da uno studio condotto nel 2007 dai ricercatori Bradley e Barry Maron, che ha analizzato i dati tra il 1990 e il 2006. Nel periodo esaminato, secondo le rilevazioni dell’Università della Florida, le vittime di squali erano state 12, mentre i decessi per “sand entrapment”, ovvero il crollo di sabbia sulle persone, erano saliti a 16.

Se si estende l’analisi anche agli anni Ottanta, il bilancio negli Stati Uniti cresce fino a 20 morti per cause legate alle buche in spiaggia, con altri otto casi segnalati in Paesi come Australia, Nuova Zelanda e Inghilterra. Sebbene eventi di questo tipo siano rari, non sono affatto episodici. Nel 2024, ad esempio, una bambina di 7 anni ha perso la vita in Florida proprio per il cedimento di una buca che stava scavando.

I pericoli sottovalutati anche in Italia

Anche in Italia, gli attacchi di squali sono statisticamente trascurabili. Più insidiosi, invece, si stanno dimostrando i rischi legati alla sabbia. Il caso del ragazzo morto a Montalto di Castro ne è un tragico esempio. Ma non è un caso isolato: nell’agosto 2023 a Viareggio, solo il tempestivo intervento dei soccorritori ha evitato una nuova tragedia. Nel 2010, invece, un bambino italiano in vacanza alle Canarie morì schiacciato da una buca troppo profonda.

Le regole di sicurezza ci sono, ma troppo spesso vengono ignorate: non scavare buche più profonde delle ginocchia, non infilare la testa sotto la sabbia, e mai scavare accanto a dune, anche piccole. Le pareti sabbiose sono instabili e possono crollare senza preavviso.

Squali, più timore che pericolo reale

Il rischio di morire per un attacco di squalo, invece, è spesso sovrastimato. Nei mari italiani sono state censite 48 specie di squali, ma dal 1900 a oggi solo 40 incidenti sono stati registrati, e soltanto 10 con esito mortale. L’ultimo decesso risale al 1989, nel Golfo di Baratti, vicino a Piombino. Gli squali sono presenti, ma raramente rappresentano una minaccia per l’uomo. Al contrario, le buche scavate sulla sabbia continuano a mietere vittime in silenzio, spesso per semplice disattenzione.

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Blitz

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