Le banche native digitali crescono del 50% all’anno in Italia. Lo studio di Deloitte

  • Postato il 12 maggio 2025
  • Innovation
  • Di Forbes Italia
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In Italia, l’utilizzo dell’internet banking resta al di sotto della media europea. Secondo Eurostat, nel 2024 solo il 55% degli italiani ha utilizzato servizi bancari digitali. Un ritardo significativo, che secondo Deloitte corrisponde a circa 6-8 anni rispetto a Paesi come Francia e Spagna.

Secondo il Digital Banking Maturity di Deloitte, la diffusione del digital banking in Italia è spinta soprattutto dal canale mobile. Nel 2024 circa il 60% degli utenti ha utilizzato servizi di mobile banking, una quota destinata a salire fino all’80% entro il 2029. Parallelamente, si prevede un calo delle visite in filiale, che passeranno dal 65% nel 2024 al 50% nel 2029.

 “Negli ultimi anni, il livello di digitalizzazione in Italia ha registrato un tasso di crescita superiore rispetto ai Paesi europei, allineandosi alla media del continente”. Così ha commentato Manuel Pincetti, managing partner di Monitor Deloitte. “I comportamenti di consumo degli italiani, dunque, si dimostrano sempre più orientati al digitale nella quasi totalità delle abitudini quotidiane. Anche se questo fenomeno si riflette in misura ridotta rispetto ai comportamenti digitali in ambito bancario, il ritmo di crescita registrato tra il 2019 e il 2024 risulta superiore rispetto ai Paesi più avanzati in particolare per il canale Mobile con il 60% di active user contro il 35% del Desktop, mostrando buone prospettive per la riduzione dell’attuale divario nei prossimi anni”.

Prodotti bancari sempre più richiesti in modalità digitale secondo Deloitte

I prodotti bancari sono sempre più richiesti in modalità digitale, con una crescita significativa nelle operazioni di daily banking, nelle polizze assicurative e nei prestiti. Nel 2024, circa il 95% dei bonifici è stato effettuato tramite canali digitali, di cui il 65% attraverso app mobile. Anche il comparto bancassicurativo ha visto un’importante evoluzione. Il 50% delle polizze è stato sottoscritto online. Mentre il 40% delle relazioni tra clienti e promotori finanziari nell’ambito della gestione patrimoniale si è svolto in modalità virtuale.

La digitalizzazione ha coinvolto anche prodotti di credito più complessi. Il 30% dei prestiti è stato sottoscritto online (di cui il 45% via app), con una crescita attesa fino a 44,3 miliardi di euro entro il 2029, trainata in particolare da prestiti personali e finalizzati. Restano invece più ancorati al canale fisico i mutui, che nel 2024 hanno registrato una penetrazione digitale di appena il 15%, frenati da iter burocratici complessi e dalla preferenza dei clienti per un supporto consulenziale diretto.

Le banche del futuro

Le banche native digitali hanno registrato una crescita annua del 50% dei depositi diretti. Il numero di filiali potrebbe scendere del 20% entro il 2029. Le banche tradizionali in Italia, che a fine 2023 erano circa 390, hanno registrato una lieve crescita dei depositi diretti da clientela, con un cagr (tasso di crescita annuo composto) del +4% tra il 2019 e il 2023. Queste banche procedono nel percorso di razionalizzazione della copertura territoriale, prevedendo una riduzione del -20% tra il 2024 e il 2029, attestandosi a circa 16 mila filiali nel 2029. Come emerge dal report di Deloitte, i player bancari tradizionali focalizzano sempre più gli investimenti in ambito tecnologico, anche attraverso lo sviluppo diretto di soluzioni bancarie digitali: oltre il 35% delle banche europee ha investito nello sviluppo di una Digital Bank o FinTech negli ultimi anni e 3 banche su 4 hanno pianificato di intensificare gli accordi di collaborazione con FinTech verticali.

L’articolo Le banche native digitali crescono del 50% all’anno in Italia. Lo studio di Deloitte è tratto da Forbes Italia.

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Forbes Italia

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