Le auto elettriche più veloci al mondo: il confronto tra bolidi a zero emissioni

  • Postato il 21 novembre 2024
  • Elettrico
  • Di Virgilio.it
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Se si dovesse chiedere a un gruppo di automobilisti quali sono le caratteristiche principali delle automobili elettriche, c’è da scommetterci che in molti parlerebbe dell’impatto ambientale ridotto, del fatto che siano silenziose o che abbiano un prezzo elevato. Solamente in pochi risponderebbero parlando della velocità che queste auto sono in grado di raggiungere. Certo, le prestazioni di molte vetture a zero emissioni, al pari di molte auto termiche o ibride, non sono certo eccezionali, ma sono adatte all’uso che se ne fa del mezzo (basti pensare a qualsiasi city car), ma ci sono anche auto elettriche in grado di raggiungere velocità elevatissimo e di percorrere mezzo miglio (circa 800 metri) in pochissimi secondi. Vediamo allora quali sono le auto elettriche più veloci al mondo.

Le tre auto elettriche più veloci al mondo

L’occasione per vedere all’opera i bolidi a zero emissioni è la drag race nella quale sono state messe a competizione la Tesla Model S Plaid, la Lucid Air Sapphire e la Rimac Nevera: tre veri e propri bolidi che in totale hanno una potenza combinata di 4.378 cavalli. La più potente tra le tre è la Rimac Nevera con i suoi 2.107 cavalli che la rendono in assoluto l’auto elettrica più potente al mondo. Segue la Lucid Air Sapphire con i suoi 1.251 cavalli mentre al terzo posto troviamo la Tesla Model S Plaid con i suoi 1.020 cavalli.

Certo l’auto della casa automobilistica di Elon Musk può sembrare ben più lenta rispetto alle altre due, ma ha comunque dimostrato di saper sfruttare al meglio tutti i propri cavalli nel breve e, a livello generale, è comunque un’auto che per la propria potenza non può che suscitare invidia a molte altre.

Il confronto tra la Tesla Model S Plaid e la Lucid Air Sapphire

I tre bolidi elettrici sono stati mesi a confronto sulla distanza di mezzo miglio, ovvero circa 800 metri, in due diverse gare su pista. Nella prima sono state messe a confronto la Tesla Model S Plaid e la Lucid Air Sapphire. Il risultato? Ad avere la meglio è stata la seconda, che ha impiegato appena 14,42 secondi a compiere la distanza di mezzo miglio partendo da ferma. La Tesla Model S ha invece impiegato qualche centesimo di secondo in più, arrivando a 14,56 secondi.

Entrambe le auto hanno raggiunto la velocità massima di 186 miglia orarie, ovvero 299 km/h, ma la differenza l’ha fatta il tempo che hanno impiegato a raggiungere quella velocità: la Lucid Air Sapphire si è dimostrata più reattiva nei primi istanti della gara, riuscendo a sfruttare più rapidamente la potenza di tutti i suoi cavalli.

Il confronto tra la Lucid Air Sapphire e la Rimac Nevera

Nella seconda gara la Lucid Air Sapphire ha invece sfidato la Rimac Nevera: ad arrivare per prima al traguardo del mezzo miglio è stata la seconda, che ha fatto valere i 2.107 cavalli di potenza, ma la gara è stata molto più equilibrata di quanto si possa pensare.

A sprintare per prima dopo il via è stata la Lucid Air Sapphire, solamente in un secondo momento tutti i cavalli della Rimac Nevera sono venuti fuori e le hanno permesso il sorpasso sull’auto rivale ma, soprattutto, le hanno consentito di tagliare il traguardo finale con il tempo di 13,84 secondi.

Nel momento in cui ha superato la linea del traguardo, la Rimac Nevera viaggiava alla velocità di 203,9 miglia orarie. Quando sarebbe convertito in chilometri orari? Ben 328 km/h. Una velocità davvero impressionato che hanno dimostrato che tutti quei cavalli di cui dispone le permettono realmente di avere una potenza ben superiore alla media e di poter raggiungere grandissime velocità. Insomma, anche i bolidi elettrici sanno correre molto veloce.

Tesla Model S Plaid, Lucid Air Sapphire e la Rimac Nevera: il confronto con la partenza in movimento

Dopo queste due prove di velocità tra la Tesla Model S Plaid, la Lucid Air Sapphire e la Rimac Nevera ne è stata eseguita un’altra sempre sulla distanza del mezzo miglio. Se nella precedente prove le tre auto pertivano da ferme, nella seconda invece partivano tutte da una velocità di 64 km/h (ovvero 40 miglia orarie).

Anche in questo caso l’auto elettrica più veloce si è dimostrata essere la Rimac Nevera, che ha tagliato prima di tutte il traguardo riuscendo a distanziare di parecchio le rivali: questo perché partendo già in movimento, e non da ferma come nella prova precedente, tutti i suoi 2.107 cavalli hanno impiegato meno tempo ad attivarsi e a far scattare l’auto verso il traguardo.

La lotta per il secondo posto tra la Lucid Air Sapphire e la Tesla Model S Plaid è stata invece molto più computante di quanto si possa immagine: alla fine, anche in questo caso, a fare la differenza è stato il numero maggiore di cavalli di cui può disporre la Lucid Air Sapphine, ma la Tesla Model S Plaid ha comunque saputo difendersi molto bene sulla pista, riuscendo ad arrivare al traguardo con poco distacco rispetto all’auto che l’ha preceduto. Insomma, anche Elon Musk può essere soddisfatto di come il proprio bolide ha risposto in pista nel confronto con due auto molto più potenti e con molti più cavalli.

Le conclusioni

La drag race tra la Tesla Model S Plaid, la Lucid Air Sapphire e la Rimac Nevera ha dimostrato che anche le auto elettriche sono in grado di raggiungere prestazioni eccezionale. È bene comunque ricordare come le prove di velocità tra questi bolidi siano state eseguite tutte su pista, in modo che i tre bolidi potessero lanciarsi a tutta velocità nella massima sicurezza.

Anche se le auto elettriche che vediamo comunemente nelle nostre città (e che stanno sempre di più cercando di imporsi nel mercato generale) non possono certo contare su tutti quei cavalli di potenza e non possono raggiungere quelle velocità, un evento come la drag race può servire per cercare di abbattere quel muro di scetticismo che ancora c’è in una grande parte degli automobilisti verso le vetture a zero emissioni. Questo, tra l’altro, è uno dei motivi per cui la rivoluzione verso una mobilità sostenibile che in molti si auspicavano non si è ancora verificata.

Autore
Virgilio.it

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